Now Reading
HELLOWEEN + HAMMERFALL @ 02 Academy Brixton Londra 5-5-2022

HELLOWEEN + HAMMERFALL @ 02 Academy Brixton Londra 5-5-2022

HELLOWEEN + HAMMERFALL “European Tour 2022-2023” @ Brixton Academy London 5-5-2022

Finalmente il tour degli Helloween a più riprese rimandato (per ovvie ragioni), è iniziato lo scorso 4 maggio a Manchester. Siamo stati presenti però alla seconda data del tour, la sera successiva, alla prestigiosa Brixton Academy di Londra, adesso meglio conosciuta come la 02 Academy Brixton. L’attesa è tanta, dopo il trionfale tour nel 2017 con la band composta da sette elementi grazie al ritorno di Michael Kiske e Kai Hansen. Intanto ne sono successe di cose. È stato pubblicato un album di inediti tutti insieme, di cui sicuramente ci sarà un seguito. La band sembra divertirsi e star bene insieme, per cui perché non continuare, dati i numeri… Ma veniamo alla serata in questione. Per la maggior parte delle date del tour gli Helloween si porteranno dietro come special guest gli svedesi Hammerfall, forti del loro nuovo album “Hammer of dawn”. Alle 19.15 circa, infatti, la band sale sul palco e devo dire che di carica ne ha da vendere. Non sono un fan sfegatato della band onestamente, li ho sempre trovati abbastanza “derivativi” anche se molto bravi nel loro genere. Devo ammettere però che visti live è tutt’altra cosa e sul palco sanno star davvero bene e divertono molto il pubblico che li accoglie benissimo. Il cantante della band, Joacim Cans, gioca molto con i presenti, chiedendo quanti di loro si trovano a un loro concerto per la prima volta, e quasi tutti rispondono di sì, che è la prima, ma questo non toglie che la maggior parte dello stesso canta quasi tutti pezzi in scaletta e si diverte moltissimo ascoltando il set degli Hammerfall, che dura circa 75 minuti. Si parte con “Brotherhood”, brano di apertura del loro nuovo lavoro da cui vengono scelte anche “Venerate me” e il brano che dà il titolo all’ album, “Hammer of dawn” appunto. Per il resto la scaletta pesca dal passato includendo classici come “Hearts on fire”, “Let the hammer fall” in cui Cans fa ancora cantare e divertire non poco il pubblico e “Glory to the brave”. Ottima la prova della band, ormai giunta a 25 anni di carriera, non pochi. Promossa in pieno.

Setlist HAMMERFALL:
Brotherhood
Any means necessary
The metal age
Hammer of dawn
Blood bound
Renegade
Venerate me
Last man standing
Crimson Medley
Let the hammer fall
Glory the the brave
(We make) Sweden rock
Hammer high
Hearts on fire

BAND:
Joacim Cans – voce
Pontus Norgren – chitarra
Oscar Dronjak – chitarra
Fredrik Larsson – basso
David Wallin – batteria

https://www.hammerfall.net
https://www.facebook.com/hammerfall
twitter.com/hammerfall
https://www.youtube.com/c/hammerfall
https://www.instagram.com/hammerfall_official
open.spotify.com/artist/2o18h28enlHxj887tATc58 

Ma ecco che si dà una mezz’ora di tempo ai tecnici per smontare il palco e di provare gli ultimi strumenti e alle 21 in punto inizia lo show degli attesissimi Helloween. Si parte con il primo singolo uscito dall’ultimo loro album omonimo, si tratta di “Skyfall”, uno dei brani più convincenti di questo lavoro molto ben accolto dal pubblico. Un brano che su disco nella versione integrale dura 12 minuti circa, qui suonata ‘solo’ per 8/9 minuti, gli ultimi minuti vengono inspiegabilmente tagliati per dar spazio subito al superclassico “Eagle fly free” e qui, come ormai succede ogni sera dal 1988 ad oggi, è uno dei momenti più attesi dai fans delle zucche tedesche. Terzo brano in scaletta, si tratta di un altro estratto dal nuovo album, parliamo di “Mass pollution”. Si prosegue con un altro classico, “Future world”, generalmente posta alla fine delle set list della band tedesca, qui ha il compito evidentemente di scaldare il pubblico da subito che è in ogni caso già abbastanza caldo. Come se non bastasse si prosegue con “Save us” che non veniva suonata sui palchi dalla band dal tour del 1989. Ottima scelta per i fan più esigenti. Kiske dà l’ennesima prova della sua dote vocale ancora in formissima. Si continua, Deris e Kiske si alternano alla voce, cantando spesso insieme come era successo già nel fortunatissimo tour del 2017. È la volta di “Where the rain grows” che Andi Deris introduce come il suo pezzo preferito dell’album “Master of the rings”, del 1994, il suo primo con gli Helloween, dopo aver lasciato i Pink Cream 69, la sua precedente band. È la volta di Kai Hansen alla voce, ed ecco un medley esplosivo del primissimo periodo Helloween, quello che vedeva Kai alla voce: “Metal invaders/Victim of fate/Gorgar/Ride the sky/Heavy Metal (is the law)”. Hansen è decisamente migliorato come cantante rispetto agli anni 80, una gran potenza e padronanza lo contraddistinguono, dandone un’ottima prova vocale. Dopo un medley tiratissimo e grandi ricordi per i fan di vecchia data (in particolare la scelta di “Victim of fate” è molto apprezzata, peccato non averla suonata per intero) lascia il microfono a Deris che calma le acque con la stupenda e struggente ballad “Forever and one (Neverland)”. Raggiunto a metà canzone da Kiske, è uno dei momenti più emozionanti dell’intero show, che in verità non sembra avere mai attimi di calo. I due frontman sembrano tenere sempre il pubblico sempre attento, e il resto della band non è da meno, Weikath con le sue ormai famose ironiche smorfie e Grosskopf sempre un mattatore al basso, oltre alle grandi prove di Sascha e Dani, rispettivamente chitarra e batteria. Si prosegue con un altro singolo tratto dal nuovo album, “Best time”, recentemente pubblicato solo su vinile. La sera prima a Manchester hanno suonato anche “Straight out of hell”, a Londra purtroppo scartata. Si torna al passato, e il tripudio è con “Dr. Stein”. Segue “How many tears”, uno dei brani più amati dai fan degli Helloween, eseguita ottimamente da tutta la band, strepitose le prove dei due vocalist (c’è in verità anche un piccolo spazio per Kai), uno dei brani più difficili da cantare della loro intera discografia. Sul finale del brano la band riprende i minuti restanti di “Skyfall” che avevano inizialmente tagliato (ecco svelato il motivo di quel taglio!). Ancora una ballad, altro classico, “A tale that wasn’t right”, brano datato 1987, qui al contrario è Deris che raggiunge Kiske sul palco. Non è ancora finita, è la volta di “Power” da “The time of the oath” del 1996, quasi immancabile ormai nei loro live set, e si conclude con la storica “Keeper of the seven keys” e la super-hit “I want out”. Due ore piene che accontentano i fan con una performance più che eccellente. La band è in formissima, diverte e sembra divertirsi molto sul palco. Forse, data l’alternanza dei cantanti, qualche altro pezzo si poteva aggiungere alla scaletta, magari non arrivare alle tre ore del precedente tour, un evento probabilmente che resterà unico, però “Halloween” sarebbe stata ben gradita, pescando tra i classici e personalmente avrei tanto voluto ascoltare il secondo singolo tratto dal nuovo lavoro, “Fear of the fallen” oppure sempre dallo stesso “Angels”, che infatti successivamente in altre date del tour è stata inserita. Ciò non toglie che il concerto ha soddisfatto pienamente le aspettative. Adesso non ci resta altro che attendere la data italiana a Milano il 27 agosto all’Ippodromo Snai San Siro. Quella italiana è una delle poche date che non vedrà gli Hammerfall come band di apertura, ma i Sabaton, insieme ai Beast in Black e agli italiani Moonlight Haze.

Report & Photoset by GIOVANNI VERINI SUPPLIZI

BAND:
Andi Deris – voce
Michael Kiske – voce
Michael Weikath – chitarra
Markus Großkopf – basso
Kai Hansen – chitarra
Sascha Gerstner – chitarra
Dani Löble – batteria

https://www.helloween.org
http://www.facebook.com/helloweenofficial
twitter.com/helloweenorg
https://www.youtube.com/user/helloweenorg
http://instagram.com/helloweenofficial
open.spotify.com/artist/4pQN0GB0fNEEOfQCaWotsY

SETLIST:
Skyfall
Eagle fly free
Mass Pollution
Future world
Save us
Where the rain grows
Metal invaders / Victim of fate /Gorgar /Ride the sky /Heavy Metal (is the law)
Forever and one (Neverland)
Best time
Dr. Stein
How many tears / Skyfall (reprise)
A tale that wasn’t right
Power
Keeper of the seven keys
I want out