HALESTORM opening Wilson & Nothing More @ Fabrique Milano 29-3-2015
Stasera sono di fronte al Fabrique di Milano in attesa che si aprano le porte del concerto tutto a stelle e strisce che vedrà headliner gli Halestorm, supportati dai Nothing More e dai Wilson.
Inaspettatamente le porte del locale si aprono alle 18.30, mezz’ora prima del previsto, e con lo stesso anticipo i Wilson si presentano sulla scena. Gli americani portano sul palco esattamente ciò che potete sentire sul loro album di debutto: energia a profusione, demenza incontrollata, ma anche un po’ di monotonia. Quest’ultimo punto a sfavore è però in parte causato da una non perfetta resa sonora della parte vocale che, almeno per i primi brani, non è ad un volume adeguato. Un difetto che passa comunque in secondo piano di fronte alla vivacità della band, che tra headbanging forsennato e “coreografie” squilibrate fa divertire il pubblico strappando sentiti applausi. Il tempo a disposizione dei Wilson è limitato, quindi ci propongono i loro pezzi di punta, tra cui una tiratissima College gangbang e la loro versione di Back in Black degli AC/DC, sulla quale il pubblico ha anche occasione di cantare. Divertente poi “l’assolo di bottiglie di birra semi-vuote” suonato con le bacchette della batteria, offerto prima dell’ultimo regalo: il singer Jason Spencer, sul finale del brano di chiusura, scende dal palco e si arrampica sulle prime file facendosi trasportare poi dalla folla fino in fondo al locale, salvo poi ripresentarsi sul palco in tempo record per i saluti finali.
L’organizzazione delle operazioni sullo stage è rapida e in meno di quindici minuti ci troviamo immersi nelle oceaniche atmosfere dei Nothing More. Sono una band ancora poco conosciuta in Europa ma che ha qualità immense, tant’è che, a mio personalissimo parere, il loro self-titled album è il miglior disco uscito nel 2014. La band da infatti spettacolo con una scaletta estratta quasi totalmente da quest’ultimo album, un Metal fatto di attacchi malati di basso, sospensioni, cambi repentini di ritmo e un cantante capace di assumere tutte le sfumature vocali che vanno dall’angelico al diabolico. La band, ed in particolare il cantante Jonny Hawkins, sembra parte fisica ed integrante della loro musica, muovendosi convulsamente sembrando in preda a qualche tipo di trans sonoro. Nonostante non siano in molti a conoscere le loro canzoni, i quattro musicisti coinvolgono grandemente la platea grazie a questa presenza scenica, ma anche stupendo tutti appendendo il basso ad una struttura roteante e cimentandosi in un lungo assolo suonato in contemporanea dal cantante, dal bassista e dal chitarrista. Per chiudere in bellezza poi, durante l’ultimo brano, i quattro si esibiscono in una magnifica coreografia “percussionistica”, con tamburi volanti e dai ritmi invasati. Sempre a parer mio, i Nothing More sono stati il clou della serata, meritano senza dubbio un tour da headliner, e sono convinto che i tanti fan guadagnati questa sera (i CD al merch sono andati esauriti in pochi minuti) siano un passo in più in questa direzione.
Setlist Nothing More:
1 Christ copyright
2 Mr. MTV
3 Bass band jam
4 Jenny
5 First punch
6 If I were
7 The Matthew effect
8 This is the time (Ballast)
9 Salem (with percussion band jam)
Uscendo dal locale trovo i membri dei Nothing More e dei Wilson che amichevolmente si fanno scattare foto e firmano autografi e non posso che pensare alle tre fantastiche band che ho visto suonare al prezzo di una. Cosa chiedere di più?
Setlist Halestorm:
1 Mayhem
2 Mz. Hyde
3 I get off
4 Freak like me
5 Amen
6 Daughters of darkness
7 Dissident aggressor (Judas Priest cover)
8 Break in
9 I like it heavy
10 Drum solo
11 Love bites (so do I)
12 It’s not you
13 Apocalyptic
14 I miss the misery
Encore:
15 Rock show
16 Here’s to us
Members:
Lzzy Hale: Vocals/Guitar/sometimes Piano
Joe Hottinger: Guitar
Josh Smith: Bass
Arejay Hale: Drums
MARCO RAGGI
(Fabrique Milano, 29 Marzo 2015)
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