GIACOMO VOLI – Live @ Emilia 31, Imola (BO)
Una serata autunnale molto uggiosa invita a chiudersi all’interno dello splendido pub Emilia 31 ricavato nelle stanze di un antico palazzo del centro di Imola. L’occasione è ghiotta perchè permette di assistere allo spettacolo di una delle più belle voci che abbiamo attualmente in Italia, Giacomo Voli, cantante nato a Correggio il 3 novembre del 1985 ma mantovano di adozione. Molti lo conoscono per essere stato finalista con la squadra di Piero Pelù dell’edizione del 2014 del talent show “The Voice of Italy”, altri per la sua breve presenza al microfono con la storica progressive rock band “Banco del Mutuo Soccorso”, altri ancora per essere diventato il frontman della metal band “Rhapsody of Fire”, prendendo con enormi meriti il difficile posto di Fabio Lione. Alle 21 e 40 Giacomo saluta, seduto davanti alla sua tastiera, i presenti, che riempiono la sala concerti con scroscianti applausi, e ironizza dicendo che lui non ama per niente i Queen. E proprio dai Queen inizia il concerto intonando “Don’t stop me”. Il ragazzo dimostra come sempre una potenza vocale ed un’intonazione notevole, come notevole è anche l’esecuzione dell’accompagnamento con la tastiera, la chitarra acustica e saltuariamente la chitarra elettrica. Un pò più di problemi gli crea il pedale adibito ad accompagnamento percussionistico ma Giacomo la butta sullo scherzo ed infatti il pubblico gradisce ridendo ogni volta che si presenta un piccolo problema con i tempi. La serata scorre tra molti brani dei Queen e alcune canzoni che hanno formato il cantante reggiano musicalmente, tra cui il grande classico “Wish You Were Here” dei Pink Floyd e “Life On Mars” di David Bowie, quest’ultima cantata nella giusta tonalità e non, come ricordato da Giacomo, due ottave sopra come gli venne commissionata a “The Voice of Italy”, e che secondo lui gli costò la vittoria finale. Dopo la bellissima interpretazione di “Impressioni Di Settembre” della PFM, con tanto di tastiera simulata con gli effetti vocali presenti anche quando si tratta di ripetere gli assoli di Brian May, il nostro si concede una pausa di circa 15 minuti e riprende con il brano forse più adatto alle sue immense qualità vocali, ovvero “Highway Star” dei Deep Purple. La sorpresa grossa arriva con la stupenda esecuzione di “The Magic Of The Wizard’s Dream” dei Rhapsody e, tra le varie richieste di bis, il concerto si chiude dopo due ore con “Hold The Line” dei Toto, con richiesta ai presenti di indovinare il brano dalla prima nota della tastiera.
Giacomo Voli si conferma, oltre che un ragazzo estremamente umile e disponibile al dialogo con chiunque, un interprete magistrale che con la propria voce può cantare le canzoni di qualsiasi genere musicale.
MARCO PRITONI
Credits: si ringraziano Michele “Sbatacchio” Sbaraccani e la sua Sbatimanagement per la perfetta organizzazione dell’evento e il pub Emilia 31 di Imola per l’ospitalità.
Scaletta del concerto:
Prima parte:
Don’t Stop Me (Queen cover)
Somebody To Love (Queen cover)
Again (Lenny Kravitz cover)
What’s Up (4 Non Blondes cover)
Wish You Were Here (Pink Floyd cover)
Hush (Deep Purple cover)
Another One Bites The Dust (Queen cover)
Life On Mars (David Bowie cover)
Impressioni Di Settembre (PFM cover)
Seconda parte:
Highway Star (Deep Purple cover)
Rock And Roll (Led Zeppelin cover)
Medley Bohemian Rhapsody & Killer Queen (Queen covers)
Medley We Will Rock You & Whole Lotta Love (Queen cover & Led Zeppelin cover)
Crazy Little Thing Called Love (Queen cover)
Too Much Love Will Kill You (Queen cover)
Eye Of The Tiger (Survivor cover)
The Magic Of The Wizard’s Dream (Rhapsody cover)
Can’t Find My Way Home (Blind Faith cover)
Encore:
Hold The Line (Toto cover)
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.