GARRINCHA LOVES FIRENZE – Live @ ANFITEATRO DELLE CASCINE FIRENZE 12-9-2015

Garrincha loves Firenze, ovvero la rassegna dei gruppi più importanti dell’etichetta Garrincha che vede come punta di diamante Lo Stato Sociale, si svolge in una calda serata di fine settembre in una delle cornici più suggestive di tutta Firenze, l’Anfiteatro delle Cascine.
La musica inizia presto visti i tanti gruppi che si dovranno esibire, tanti giovani accorrono fin dalle ore 20 per non perdersi l’esibizione del primo gruppo in scaletta, La Rappresentante di Lista, duo composto da Veronica Lucchesi alla voce e percussioni e Dario Mangiaracina alla chitarra, fisarmonica e voce: tante storie in melodia aprono piacevolmente la serata.
Dopo La Rappresentante di Lista salgono sul palco I Camillas, altro duo noto al grande pubblico per aver raggiunto le finali di Italia’s Got Talent, e il loro pop trasversale, in cui spiccano i brani Il gioco della palla e Bisonte, sembrano scaldare il pubblico.
Il penultimo gruppo a salire sul palco è L’Orso, formazione di Ivrea capitanata dal vocalist Mattia Barro, i cui brani ritmati che culminano con il singolo Quello che manca preparano il palcoscenico alla band che tutti aspettano stasera, Lo Stato Sociale.
Il quintetto bolognese sale sul palco accompagnato da una bellissima scenografia di luci che ben supporteranno la band durante l’esibizione, e l’accoglienza degli oltre mille giovani accorsi stasera è davvero calorosa, tutti sembrano aspettare l’inizio del concerto per scatenarsi con l’elettro-pop di una della band più acclamate degli ultimi anni dai giovani di tutta Italia.
Il concerto inizia con la hit Piccoli incendiari non crescono, e subito dal prato dell’anfiteatro si alza un bel polverone, prosegue con Sono così indie, brano parodia sugli stereotipi giovanili e  Forse più tardi un mango adesso, che se ce ne fossimo dimenticati ci ricorda l’importanza del calcio nel nostro paese.
Con il singolo C’eravamo tanto sbagliati tratto dall’ultimo album L’Italia peggiore, il pubblico si scatena e il pogo tra i giovanissimi che sia accalcano davanti al palco si fa sempre più intenso, incalzato dai volumi molto alti della musica, al termine del quale segue un passaggio strumentale della band che termina con una chiacchierata con il pubblico con battute sul governo Renzi.
E mentre il concerto continua a scorrere, tra la spizzante euforia di brani come La musica non è una cosa seria, In due è amore in tre è una festa e Abbiamo vinto la guerra, la band tocca tanti temi scottanti della nostra società intervallati da racconti più o meno goliardici e simpatici scatch con il pubblico, mentre una pioggia di coriandoli accoglie Cromosomi, brano con il quale termina il live dopo un’ora intensa di spettacolo, che una volta ancora dimostra le capacità de Lo Stato Sociale di trasformare ogni concerto in una festa, ed è forse questo il merito più grande della band e il motivo per il quale tanti giovani sono accorsi qui questa sera.

ALESSANDRO FABBRIZZI
Photoset by CLARA MALVISI