Francesco Renga – L’altra Metà Tour – Napoli
Dopo un Festival di Sanremo con “Aspetto che torni”, e la pubblicazione dell’album “L’altra metà” prodotto da Michele Canova, tappa napoletana, la prima dei due appuntamenti previsti in città, lunedi 18 novembre al Teatro Augusteo di Napoli, del lungo tour, più di cinquanta date, prodotto ed organizzato da Friends & Partner, iniziato il 12 ottobre al Teatro Arcimboldi di Milano e che porterà l’artista in giro per tutta l’Italia continuando anche in Europa nel 2020, di uno delle voci più interessanti del panorama pop italiano: Francesco Renga.
Accompagnato sul palco da Fulvio Arnoldi (chitarra acustica e tastiere) Vincenzo Messina (pianoforte e tastiere) Stefano Brandoni (Chitarre) Heggy Vezzano (chitarre), Phil Mer (batteria) e Gabriele Cannarozzo (basso), si presenta sul palco del Teatro Augusteo in abito nero e una scintillante giacca color argento, con un vitalità straordinaria e una totale disponibilità sia nei confronti dei diversi fotografi sottopalco sia ovviamente verso il pubblico con il quale si ferma spesso tra un brano e l’altro a comunicare le sue emozioni e i momenti sia personali che della sua vita di artista.
Un concerto diverso dai tour nei palazzetti, a volte di dimensioni davvero enormi, degli anni scorsi, questo di “L’altra metà tour” voluto fortemente dall’artista stesso nell’ambientazione dei teatri per poter avere un dialogo più “intenso” con il proprio pubblico.
Lo stesso Renga anticipa il senso del concerto con queste parole ad inizio concerto: “Sapete da quanto tempo immaginavo tutto questo?” Avevo bisogno di una dimensione come questa. In teatro posso guardare tutti voi negli occhi e sentirmi parte di tutti voi come voi lo siete di me. Per me essere musicista non si ferma al disco, anzi. Per me il momento migliore è il live. Qui tutto diventa reale. Diventiamo l’uno parte dell’altro, la musica non è più un fatto astratto ma diventa un fatto tangibile, reale quasi fisico. Stare qui su questo palco di fronte a tutti voi è l’espressione più speciale della musica“.
E ancora: “Avete visto quanti specchi? Questo è un modo per permettere di rispecchiare ognuno di noi nella metà dell’altro” – Sintetizza così meravigliosamente l’essenza del concerto stesso e racconta il perché di uno scenografia semplice del palco composta da una serie di specchi che fanno un particolare gioco di luce, riflettendo con studiati effetti creati dalle luci colorate facendo sì che il pubblico focalizzi l’attenzione sulle note, sulle parole e sull’interpretazione, a tratti intensa, coinvolgente e commossa del cantautore stesso.
La bellezza, i sogni e l’amore soprattutto sono il filo conduttore del concerto stesso e Renga è letteralmente intriso di tali sentimenti e ne fa grande dono al pubblico che lo ascolta sempre più estasiato man mano che presenta i brani in scaletta, brani che racchiudono, ovviamente, canzoni dell’ultimo album come appunto l’Altra metà” con la quale inizia il concerto, seguita da “L’unica risposta “ e più avanti “l’Odore del caffè “, seguiti da una serie di brani che racchiudono i venti anni di carriera dell’Artista.
Francesco Renga è in splendida forma, allegro, sorridente, pieno di energia, ha letteralmente sorpreso il pubblico con uno spettacolo coinvolgente, grandi emozioni e con una scaletta di brani che hanno come tema principale l’amore. L’artista parla, scrive e canta spesso nei suo brani di tale sentimento considerato da lui come un vero e proprio motore della vita.
“L’amore è il significato più profondo, ma è anche difficile raccontarlo. Ci ho messo molto tempo a capirlo. Ho sofferto, tanto, ma ho anche goduto dell’amore che ti sconvolge la vita. Gli specchi su questo palco sono un simbolo, un mezzo per aiutarci a riflettere, a capire che la felicità spesso si nasconde proprio dentro di noi. “
L’emozione più grande quando arriva il suo racconto intimo, particolare, del primo dolore che per un periodo gli distrusse la sua voglia di vivere (la morte prematura della mamma) e che lui racconta magnificamente in “Ancora di lei” fino invece all’amore espresso in “Angelo” dedicata alla figlia Iolanda, nata dall’unione dell’artista con Ambra Angiolini. Renga, visibilmente emozionato conquista letteralmente il pubblico presente in sala.
Il concerto alterna momenti pop ad altri squisitamente rock, come nel lungo medley nella seconda metà del concerto, con brani applauditissimi dal pubblico come “Dove il mondo non c’è più “ , “L’impossibile”, “Uomo senza età”, “Ferro e cartone”, “Faccia al muro” , “L’amore altrove”, “Guardami amore” solo per citarne alcuni della lunga scaletta, fino a salutare il pubblico con i due brani che portò al suo primo Sanremo, anno 2001, “Raccontami” e “Raccontami” dell’ultimo Sanremo 2019.
di Annamaria De Crescenzo
Photoset by Mario Catuogno (SpectraFoto)
BAND:
Fulvio Arnoldi (chitarra acustica e tastiere)
Vincenzo Messina (pianoforte e tastiere)
Stefano Brandoni (chitarre)
Heggy Vezzano (chitarre)
Phil Mer (batteria)
Gabriele Cannarozzo (basso)
SETLIST:
- L’unica risposta
- La tua bellezza
- Nuova luce
- L’altra metà
- L’odore del caffè
- Migliore
- Vivendo adesso
- Ancora di lei
- Angelo
- A un isolato da te
- Ci sarai
- Era una vita che ti stavo aspettando
- Il bene
- Meravigliosa
- Dove il mondo/L’Impossibile/Cambio direzione/L’uomo senza età/Ferro e cartone/Faccia al muro (la nuda verità)/Un’ora in più (Medley)
- L’amore altrove
- Scriverò il tuo nome
- Prima o poi
- Il mio giorno più bello del mondo
- Guardami amore
- Aspetto che torni
- Raccontami