FIRENZE ROCKS 2019 day 3: EDDIE VEDDER – Live @ Visarno Arena, Firenze 15-6-2019
by tuttorock
17 Giugno 2019
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Eddie Vedder torna al Firenze rocks dopo 2 anni dalla straordinaria performance che consacrò il suo live da solista lasciando il pubblico fiorentino sbalordito dalla capacità del leader dei Pearl Jam di intrattenere da solo i 50.000 spettatori presenti. Questa volta ad accoglierlo c’è una splendida luna piena che illumina l’ippodromo del Visarno per la terza serata del festival che ormai è diventato il più importante evento di musica rock e non solo (vedi Ed Sheeran headliner della seconda serata) del panorama live italiano. Anche questa sera sono tantissimi i fan accorsi, e dopo The Amazons, The Struts e Nothing But Thieves a salire sul palco è Glan Hansard che con un’energica prestazione solista intrattiene il pubblico nell’attesa di Eddie Vedder, che come da programma arriva quando ormai è calata la notte e la serata risulta assolutamente gradevole, sullo stage sono accese tante candele che rendono l’atmosfera soffusa.
Il leader dei Pearl Jam si presenta con il suo immancabile quadernone e un panama bianco, questa volta senza la sua classica bottiglia di vino (che comunque gli verrà portata durante il concerto) e siede al piano per eseguire la cover Cross river, seguita da Elderly Woman Behind the counter in a small town, I am mine e Immortality. Il cantautore americano rompe il ghiaccio con il pubblico, rimarcando il suo legame con l’Italia che ha avuto un ruolo importante nella sua vita, stasera è qui per restituire qualcosa a un paese che gli ha dato tanto, e prendendo la chitarra elettrica esegue Wishlist e Indifference che il pubblica canta a gran voce.
Far Behind è il primo brano che viene eseguito estratto dal suo album da solista scritto per la colonna sonora di Into the Wild, mentre per Just Breathe fanno il loro ingresso sul palco gli archi che a differenza del concerto di due anni fa accompagneranno Eddie Vedder per diversi brani. E il live prosegue tra l’alternanza di brani dei Pearl Jam come Can’t keep, Black, Better man, Alive che viene eseguita soltanto dagli archi per lasciare al pubblico la possibilità di cantare, a cover tra cui spicca una versione con l’ukulele di Should I stay or should I go, e brani della colonna sonora di Into the Wild con un’esecuzione davvero emozionante di Guaranteed. Per la parte finale del concerto, Glen Hansard torna sul palco per accompagnare Eddie Vedder, i due con la chitarra acustica eseguono Society in un’atmosfera contemplativa e con un finale davvero energico dove i due artisti quasi si sfidano a chi suona la chitarra più velocemente, seguita da Hard sun e il concerto si conclude con la cover di Neil Young Rockin in the free world, brano molto spesso eseguito anche con i Pearl Jam.
Il live si chiude senza encore tra gli applausi del pubblico che chiede invano al cantautore americano di tornare sul palco: rispetto a due anni fa, forse l’esibizione è stata meno intima e con un minor contatto con il pubblico, ma ancora una volta Eddie Vedder ha dimostrato tutto il suo carisma e la sua grande capacità di intrattenere gli spettatori presenti anche soltanto con la voce e la chitarra, e chi è tornato questa sera potrà sicuramente portarsi con se lo splendido ricordo di una delle esibizioni più particolari del panorama rock mondiale.
ALESSANDRO FABBRIZZI
Photoset by ALICE LORENZINI
Credits: si ringrazia Live Nation e Le Nozze di Figaro per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
https://www.facebook.com/EddieVedder/
www.firenzerocks.it
www.facebook.com/firenzerocks
www.twitter.com/firenzerocks
Il leader dei Pearl Jam si presenta con il suo immancabile quadernone e un panama bianco, questa volta senza la sua classica bottiglia di vino (che comunque gli verrà portata durante il concerto) e siede al piano per eseguire la cover Cross river, seguita da Elderly Woman Behind the counter in a small town, I am mine e Immortality. Il cantautore americano rompe il ghiaccio con il pubblico, rimarcando il suo legame con l’Italia che ha avuto un ruolo importante nella sua vita, stasera è qui per restituire qualcosa a un paese che gli ha dato tanto, e prendendo la chitarra elettrica esegue Wishlist e Indifference che il pubblica canta a gran voce.
Far Behind è il primo brano che viene eseguito estratto dal suo album da solista scritto per la colonna sonora di Into the Wild, mentre per Just Breathe fanno il loro ingresso sul palco gli archi che a differenza del concerto di due anni fa accompagneranno Eddie Vedder per diversi brani. E il live prosegue tra l’alternanza di brani dei Pearl Jam come Can’t keep, Black, Better man, Alive che viene eseguita soltanto dagli archi per lasciare al pubblico la possibilità di cantare, a cover tra cui spicca una versione con l’ukulele di Should I stay or should I go, e brani della colonna sonora di Into the Wild con un’esecuzione davvero emozionante di Guaranteed. Per la parte finale del concerto, Glen Hansard torna sul palco per accompagnare Eddie Vedder, i due con la chitarra acustica eseguono Society in un’atmosfera contemplativa e con un finale davvero energico dove i due artisti quasi si sfidano a chi suona la chitarra più velocemente, seguita da Hard sun e il concerto si conclude con la cover di Neil Young Rockin in the free world, brano molto spesso eseguito anche con i Pearl Jam.
Il live si chiude senza encore tra gli applausi del pubblico che chiede invano al cantautore americano di tornare sul palco: rispetto a due anni fa, forse l’esibizione è stata meno intima e con un minor contatto con il pubblico, ma ancora una volta Eddie Vedder ha dimostrato tutto il suo carisma e la sua grande capacità di intrattenere gli spettatori presenti anche soltanto con la voce e la chitarra, e chi è tornato questa sera potrà sicuramente portarsi con se lo splendido ricordo di una delle esibizioni più particolari del panorama rock mondiale.
ALESSANDRO FABBRIZZI
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Credits: si ringrazia Live Nation e Le Nozze di Figaro per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
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