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Fiorella Mannoia in “Personale Tour” al Teatro Augusteo – Napoli

Fiorella Mannoia in “Personale Tour” al Teatro Augusteo – Napoli

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 Seconda data autunnale a Napoli per Fiorella Mannoia, martedì 3 dicembre al Teatro Augusteo, che ritorna, per soddisfare la grande richiesta da parte del pubblico e con grande piacere come lei stessa ha dichiarato dal palco del Teatro, per l’ennesimo sold out, come lo fu il concerto del 7 ottobre. Nuovo appuntamento live quindi questa volta per presentare il suo nuovo “Personale Tour”  anticipato dalla pubblicazione, a marzo, del suo ultimo disco “Personale”, tour che la sta vedendo in giro per i maggiori Teatri italiani e di alcune delle  più suggestive e magiche location della nostra penisola  e che la vedrà impegnata per tutto il mese di dicembre per tantissime date in Sicilia, Toscana, Piemonte, Lombardia, Marche per poi concludersi all’Auditorium Parco della Musica di Roma il 28 dicembre.

Personale è una “piccola e umile personale” come racconta la stessa Mannoia “Personale è una modesta raccolta di storie raccontate attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica e di storie interpretate attraverso la musica, grazie quindi ai soggetti che ho ritratto negli scatti e a tutti gli autori tuti, ai musicisti tutti e a chi mi ha affiancato nella realizzazione di questo progetto”.

L’artista ha infatti scoperto da poco di avere un’altra grande passione oltre la musica che è la fotografia e dalle foto pubblicate nell’album a corredo di ogni singolo brano ha grandissimo talento anche come fotografa.

Fiorella Mannoia ha debuttato al Festival di Castrocaro nel 1968, il primo album risale al 1972, la sua prima partecipazione al Festival di Sanremo nel 1981 con “Caffe Nero Bollente” che la fa conoscere al grande pubblico, anche se la vera svolta per la carriera di Fiorella arriva con il Festival di Sanremo del 1984 con “Come si cambia”. Da lì è partita una lunghissima carriera fatta di brani conosciutissimi come “Quelle che le donne non dicono” con il quale vinse il Premio della Critica, premio che le venne riconosciuto nuovamente nel 1988 con “Le notti di maggio” scritto da Ivano Fossati con il quale avvia una strettissima collaborazione, che si realizza con brani di grande successo, presenti anche nell’ultimo album Personale.

Tantissimi gli album ad oggi incisi, come tantissime le collaborazioni con le più grandi firme del panorama musicale italiano, e duetti con grandissimi nomi della musica, come le partecipazioni a concerti eventi di solidarietà come “Corale per il popolo d’Abruzzo” o “Amiche per l’Abruzzo” , storico concerto tutto al femminile alla Stadio San Siro di Milano  del quale Fiorella fu madrina e promotrice insieme a Laura Pausini, Gianna Nannina, Elisa e Giorgia, o “Amiche in Arena” il concerto evento controllo la violenza sulle donne nato intorno al repertorio di Loredana Bertè che vide 16 artiste sul palco per donare il totale ricavato dell’evento a favore dei centri antiviolenza. Ancora oggi, e anche sul palco dello stesso Teatro Augusteo l’artista ha ribadito ancora una volta il suo personale NO alla violenza sulle donne e all’accorato appello alle donne stesse di ribellarsi, di avere il coraggio di denunciare e di scappare da mariti, compagni violenti che non cambieranno mai, e agli uomini di amare le proprie donne e di non permettersi mai neppure di pensare di poter fare gesti violenti nei loro confronti.

Impossibile citare tutte le collaborazioni artistiche che Mannoia ha avuto nell’arco della sua ormai cinquantennale carriera, come dei tour che in questi anni l’hanno vista sempre protagonista della musica italiana riempendo teatri e palazzetti sempre in sold out, come nel caso di “Combattente il Tour” con il quale, a gennaio 2018 raggiunse 100 date in poco più di 9 mesi di tour.

Anche Personale Tour si annuncia come un grandissimo successo. Sul palco del Teatro Augusteo la cantautrice romana si è presentata elegantissima in un tailleur pantalone nero sul quale spiccano ancora di più i suoi capelli rossi e riccissimi come sempre. Disponibilissima verso il pubblico (si è fermata ad ogni brano per accogliere e ringraziare i numerosi fan che le hanno portato dei bellissimi doni, compreso un cartellone con tutte le sue foto e diversi omaggi natalizi e ad ognuno di loro ha dispensato sorrisi e abbracci) ha presentato le canzoni del concerto anticipandone i temi e i momenti nei quali erano stati pensati e scritti.

Il concerto è iniziato con il nuovo singolo di lancio dell’intero album “Il peso del coraggio” seguito da “il senso “e “i Treni a vapore” scritta per lei da Ivano Fossati. Con “Imparare ad essere una donna” ha dedicato al pubblico un pensiero molto profondo sulla condizione della donna, argomento che la vede da sempre schierata in prima linea, e che a noi donne ce la fa amare ancora di più, insistendo sul fatto che “Non si nasce donne ma si impara ad essere donne, imparando a farsi rispettare e non farsi mai sopraffare, come allo stesso modo non si nasce uomo e basta ma si deve imparare a diventare uomo”.  E altro pensiero profondo su “Anna siamo tutti quanti” perché’ “Anna è un’adolescente come lo siamo stati noi, come lo possono essere tutte le ragazze presenti in teatro, e i suoi dubbi, le sue emozioni, i suoi sogni possono essere quelli di tutti voi oggi qui”.  Con “Come si cambia” l’emozione sale in sala, Fiorella Mannoia è semplicemente straordinaria in un’interpretazione che da veramente i brividi, ma è anche bravissima a cambiare subito dopo registro interpretando con energia e ironia “Eri piccola così” il brano che più di ogni altro rappresenta il grande Fred Buscaglione. Di una bellezza senza fine il testo di “Lunaspina” mentre in “Penelope”, brano scritto da Ivano Fossati per l’ultimo album, si scatena anche a ballare con i ritmi sfrenati del brano stesso.  Con “Povera Patria) cover della canzone scritta da Franco Battiato, ritorna la Mannoia dell’impegno sociale e politico, dimostrando di apprezzare i giovani che proprio in questi giorni stanno partecipando ai flash mob nelle varie piazze di Italia per manifestare il loro bisogno di essere una “Patria della quale sentirsi pienamente parte integrante, senza vergognarsene mai “ ! E ancora: “Ascoltateli questi ragazzi, spesso si dice che non abbiamo valori o ideali, invece sì che ne hanno e lo stanno dimostrando, quindi dategli ascolto e cerchiamo di capirli anzi condannarli senza conoscerli”.

In “Carillon” è la Mannoia che riconosco e apprezzo di più. Da sempre sensibile alle difficoltà delle donne, questa canzone parla proprio del dolore delle donne vittime della violenza, del loro tentativo di nascondere, prima a sé stesse e poi agli altri, quello che accade loro, un dolore che spesso non da loro neppure il coraggio di ribellarsi. Invece l’artista le sprona a rompere questa catena del silenzio,  a non arrendersi alla violenza (“  E come in un carillon che non suona più La tua vita è ferma e non gira
Non ricordi più quello che eri tu Prima Non pensare che chi ti fa del male Ti ama perché l’amore non è così Perché l’amore non è così)” facendo riferimento anche alla Casa internazionale delle donne, per la quale in prima persona si è impegnata e si impegna a raccogliere fondi per evitare la sua chiusura, invitando anche il  pubblico e più in generale alle istituzioni a devolvere fondi necessari a far sì che realtà importantissime per i diritti delle donne non smettano la loro importantissima attività di ogni giorno a favore delle donne.

Durante il concerto l’artista ha dato ampio spazio ai suoi indimenticabili successi come “combattente” “Sally” “In Viaggio”, “Siamo ancora qui”, “Sempre e per sempre “scritta da Francesco De Gregori, “Che sia benedetta, concludendo una serata a dir poco indimenticabile in termine di emozioni con una splendida interpretazione di “Quello che le donne non dicono” e la strepitosa “Cielo di Irlanda”

 

Annamaria De Crescenzo

Photoset by Mario Catuogno Spectra Foto 

Credits: si ringrazia Friends &Partners  per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

BAND:
Diego Corradin (batteria)
Claudio Storniolo (pianoforte e tastiere)
Luca Visigalli (basso)
Carlo Di Francesco (percussioni e alla direzione musicale)
Max Rosati (chitarre)
Alessandro “Doc” De Crescenzo (chitarre)

SETLIST:

  1. Il peso del coraggio
  2. Il senso
  3. I treni a vapore
  4. Imparare ad essere una donna
  5. Anna siamo tutti quanti
  6. Come si cambia
  7. Eri piccola così (Fred Buscaglione cover)
  8. Lunaspina
  9. Penelope
  10. Panama (Ivano Fossati cover)
  11. Povera patria (Franco Battiato cover)
  12. Carillon
  13. Nessuna conseguenza
  14. Riparare
  15. In viaggio
  16. Combattente
  17. Che sia benedetta
  18. Sally (Vasco Rossi cover)
  19. Siamo ancora qui
  20. Le parole perdute
  21. Sempre e per sempre (Francesco De Gregori cover)
  22. Quello che le donne non dicono
  23. Il cielo d’Irlanda
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