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ELIO E LE STORIE TESE @ Teatro Duse Bologna 15-11-2023

ELIO E LE STORIE TESE @ Teatro Duse Bologna 15-11-2023

ELIO E LE STORIE TESE Mi resta un solo dente e cerco di “riavvitarlo” regia Giorgio Gallione @ Teatro Duse Bologna 15-11-2023

La prima domanda che possiamo porci è: ma ci si può commuovere ad un concerto di Elio e Le Storie Tese? Ecco, sono pronto a fare outing con questo articolo: sulle note di Uomini col Borsello i nostri EELST – redivivi e più in forma che mai, sono riusciti ad emozionare una intera platea (me incluso), quella del centralissimo teatro Duse di Bologna – per ben due sere di fila! Ma facciamo un piccolo passo indietro e cominciamo da capo: a causa della già citata centralità del teatro e della difficoltà estrema nel trovare un parcheggio in zona, giungo in extremis in teatro – giusto in tempo per sedermi ed assistere alle prime note di un concerto tanto atteso, a cui ho deciso di partecipare senza informarmi sulla scaletta e con l’auspicio di non farmi prendere troppo dal mio lato “fan”.

Ma come si fa? In fondo non ho mai creduto fino in fondo che il tour di Arrivedorci (a proposito, la loro “ultima” data bolognese all’ Unipol Arena l’ho recensita sempre io, sempre su queste pagine) sarebbe davvero stato l’addio per gli Elii – ce lo insegnano band come gli Scorpions (ormai al terzo tour d’addio) o i Kiss, che da poco hanno giurato e stra-giurato che questo millesimo tour sarebbe stato quello definitivo prima di appendere gli strumenti al chiodo. E rieccoli qui, nella loro formazione a sette – con il maestro Vittorio Cosma ormai in pianta stabile al posto di Rocco Tanica, la talentuosissima Paola Folli (una delle voci più sottovalutate della storia della musica italiana) e il poliedrico Jantoman a fianco del polipo svizzero – Christian Meyer, sempre più bravo – e del nucleo storico formato da FasoElio e Cesareo. Tutti pronti a dare il meglio, in questo tour intitolato Mi resta solo un dente e cerco di riavvitarlo, che riporta la band a contatto diretto con il suo pubblico, nei teatri e proponendo una scaletta fatta per la maggior parte dei loro grandi classici: si comincia ovviamente con Unanimi, la loro presentazione a cappella, la ovvia Arriva Elio e La ormai nazional-popolare La terra dei cachi per poi sfociare nella già citata Uomini col borsello, cantata e suonata come se fosse davvero l’ultima volta.

Un blues introduttivo – e saranno molte le introduzioni, di volta in volta affidate ai vari membri della band – ci porta alla sempre divertente Supergiovane, dove la figura del mattatore/guastatore/intrattenitore Mangoni (ah, già – mi ero dimenticato di lui!) la fa da padrone, nonostante non sia al massimo della forma a causa di un’influenza.
E’ il momento della prosa – Elio, il solito istrione, legge alcune poesie che poi saranno propedeutiche al racconto animal-fantasy che è Il Vitello dai piedi di Balsa, che sfocia in un improvviso medley con la “blanchissima” Brividi cantata ovviamente da Mangoni,, regalando alti momenti di surrealismo in musica. Non sono forse qui per questo, gli EliiValzer transgenico, con il suo tributo al folk liscio romagnolo ne è una prova, prima di tornare alla cultura pura e semplice: Elio legge ancora, questa volta è il momento della poesia Il cardellino alcolizzato: attimi degni delle migliori puntate della trasmissione radio Cordialmente… quando leggeva le poesie del fantomatico poeta Paul Fellel o Paolo Fellelli, a fare da contraltare a quelle lette da Faso, le poesie ermetiche di Ermes Palinsest_o. Ma sto divagando: è il momento di Pork & Cindy, seguita dalla sempre attuale Servi della gleba che regala un rutilante finale, pronto a sfociare in La follia della donna in cui Faso occupa il posto di Christian Meyer, occupato a sua volta a “suonare le scarpe” assieme a Paola Folli. Tra una gag e l’altra si apprezza tantissimo anche la ormai proverbiale maestria tecnica della band, che si sublima in Parco Sempione, con il suo ritmo dispari e coinvolgente, con la meno nota Cameroon, tratto da Figgatta de Blanc e quindi le caustiche Gimmi I e Storia di un bellimbusto. Il tempo di una poesia sul vitello e si riparte con il reprise del Vitello dai piedi di balsa, seguita da Urna, eseguita con tanto groove – per concludere con l’evergreen Born to be Abramo, cantata da tutto il Duse.

Ecco quindi la conclusiva Arrivederci – ma è un arrivederci a presto, perché gli Elii ritornano sul palco dopo pochi minuti con una cover di Mike Rutherford, la strumentale Out into the daylight – spesso proposta dalla band nel corso degli anni durante i loro innumerevoli concerti. E’ il momento, il Duse aspetta solo un brano e comincia ad intonare “Forza Panino” come a chiamarlo – ma non ce n’è bisogno: ecco la conclusiva Tapparella, brano dedicato allo scomparso Feiez (Panino, appunto) , sempre vivo nei ricordi di ogni fan del “complessino”.
In un tripudio (no, non di miccette) gli Elii si congedano consci di avere regalato delle emozioni fortissime, parafrasando un loro vecchio tour – nonché un sorriso in ogni viso dei presenti, anche di quelli capitati qui per caso (davvero, qualcuno c’era) e che si sono goduti un signor concerto: applausi, applausi e ancora applausi per gli Elio e Le Storie Tese!
Post scriptum: momenti degni di nota sono sicuramente il mostruoso assolo di batteria (o di qualunque cosa potesse essere percussivo) dello straordinario Christian Meyer e i costumi e le performance di Mangoni – sempre più “artista a sé”.

SANTI LIBRA

Photoset by DANIELE AVERSANO

Credits: si ringrazia Teatro Duse Bologna per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

BAND:
Elio – voce e flauto traverso
Faso – basso e cori
Cesareo – chitarra e cori
Paola Folli – voce e cori
Vittorio Cosma – tastiere e cori
Jantoman – tastiere addizionali
Christian Meyer – batteria
Mangoni – artista a sé

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SETLIST:
1 – Unanimi
2 – Arriva Elio
3 – La terra dei cachi
4 – Uomini col borsello (ragazza che limoni sola)
5 – Supergiovane
6 – Il vitello dai piedi di balsa/Brividi
7 – Valzer transgenico
8 – Pork & Cindy
9 – Servi della gleba
10 – La follia della donna
11 – Parco Sempione
12 – Cameroon
13 – Gimmi I.
14 – Storia di un bellimbusto
15 – Il vitello dai piedi di balsa (reprise)
16 – Urna
17 – Born to be Abramo
18 – Arrivederci
Encore:
19 – Out into the daylight
20 – Tapparella