EDDA + Max Collini @ Monk Club, Roma 19-12-2019
“Solo show” @ Monk Club, Roma 19-12-2019
La rassegna invernale del Monk è sempre ricca di serate interessanti e di qualità, per quel che riguarda il sottobosco underground italiano. L’evento di Giovedì 19 Dicembre non è da meno.
Ad aprire le danze, intorno alle 22, è Max Collini, uno che di underground se ne intende. Sì, perché quando ancora non era così in voga il termine ‘indie’, ormai decontestualizzato e usato a sproposito, lui faceva già parte di quella scena di musicisti indipendenti con i suoi Offlaga Disco Pax.
Lo testimonia la simpatica maglietta che indossa, che recita: ‘Io ero indie prima di te’.
Lo show di Collini consiste nella lettura recitata di alcuni testi dei cantautori degli anni Dieci, da Calcutta a Coez, da Motta a Gazzelle, passando per Young Signorino ed altri esilaranti momenti che non voglio ‘spoilerare’, per usare il gergo di questi anni. La gremita platea del Monk ride di gusto, ma non mancano i momenti di riflessione, come il ricordo di Enrico Fontanelli, bassista degli Offlaga, scomparso nel 2014, e quello in memoria delle vittime della strage della stazione di Bologna. Per quest’ultimo omaggio sale sul palco anche Alberto ‘Bebo’ Guidetti de Lo Stato Sociale, che insieme a Max Collini legge il testo di ‘Linea 30’.
C’è spazio, in questa prima parte di spettacolo, anche per CLAVDIO, giovane cantautore romano, presentato da Collini, che ammette di aver apprezzato il suo disco già dal titolo: ‘Togliatti Boulevard’. Per chi non fosse di Roma, la via Palmiro Togliatti è nota per essere un luogo frequentato da signorine della notte e rispettivi clienti.
Poco dopo le 23, è il turno di Edda.
Sono lontani i tempi dei Ritmo Tribale e Stefano Rampoldi sembra ormai trovarsi più a suo agio da solo sul palco, con l’improbabile felpa della Esso e la fidata Telecaster. Reduce dal successo dell’ultimo album ‘Fru Fru’, uscito lo scorso febbraio per Woodworm, Edda porta in scena brani tratti dal suo vasto repertorio: dalle più vecchie ‘L’Innamorato’ e ‘Milano’, a ‘Italia Gay’, ‘E Se’ e ‘Abat Jour’, tratte da ‘Fru Fru’, passando per diverse canzoni contenute in ‘Graziosa Utopia’, del 2017, tra cui la commovente ‘Spaziale’.
Stefano è a tutti gli effetti ‘Il Re dello Spettacolo’: alterna i momenti musicali a brevi racconti di vita privata, suscitando ilarità tra il pubblico, che lo applaude a più riprese. Edda si fa amare per il suo talento, per la sua incredibile voce, davvero unica e inconfondibile, ma anche per la sua spontaneità e semplicità.
“Avrei voluto diventare famoso come Tommaso Paradiso”, confessa, e poi cita ironicamente a più riprese Cristiano Godano e Manuel Agnelli. La sensazione è che i fan avrebbero voluto che il concerto proseguisse, ma poco dopo la mezzanotte Stefano saluta tutti con un ‘Arrivederci a Roma’ che non poteva non essere la perfetta conclusione per una serata da ricordare.
CHIARA PROFILI
Photoset by ANDREA MUSUMECI
Credits: si ringrazia Antenna Music Factory e Locusta Booking per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
SETLIST:
Zigulí
Spaziale
L’Innamorato
Edda
Italia Gay
E se
Abat jour
Suprema (cover di Moltheni)
Signora
Milano
Arrivederci a Roma