DREAM THEATER – Live @ Palazzo Dello Sport, Roma 11-2-2020
“The Distance Over Time Tour-Celebrating 20 Years Of Scenes From A Memory”
Tornano a Roma i Dream Theater con il “Distance Over Time Tour” a quasi un anno di distanza dall’uscita di “Distance Over Time”, ultimo album della band statunitense. In concomitanza la band celebra i 20 anni da “Metropolis 2: Scenes From A Memory” e sono esattamente 20 anni da quel concerto nel 2000 al Palaghiaccio di Marino, alle porte di Roma, dove venne presentato per la prima volta tutto il concept completo. E’ strano vedere che solo un’ora prima dell’inizio del concerto il Palazzo dello Sport sia semi vuoto, solitamente ogni loro concerto a Roma riempie ogni venue, ma poco prima dell’inizio il Palazzo si riempie come di solito. Sulle note di “The Man Machine” dei Kraftwerk, con il volume che si alza lentamente, viene creata l’ambientazione migliore per dar via al concerto. Si spengono le luci e c’è l’immancabile boato del pubblico e sul mega schermo nella parte centrale del palco, ci sono le immagini virtuali di un robot che su un computer, altrettanto virtuale scorre le copertine dell’intera discografia in studio dei Dream Theater, da “When Dream And Day Unite” all’ultimo “Distance Over Time”.
Nel mentre entrano tutti i componenti della band, accompagnati dalle ovazioni del pubblico e il particolare riff di chitarra di John Petrucci di “Untethered Angel” dà il via allo show, ma la resa sonora del Palazzo Dello Sport non rende la potenzialità del brano e anche James LaBrie, non in perfetta forma, almeno nella parte iniziale del concerto, sembra non riuscire a seguire la parte strumentale del brano. La prima parte del concerto è logicamente incentrata sull’ultimo album dei Dream Theater e anche “Fall Into The Light”, “Barstool Warrior” e “Pale Blue Dot”, mettono in mostra brani che confermano la qualità dell’album e c’è anche spazio per “A Night To Remember”, che fa parte di “Black Clouds & Silver Linings” del 2009 e per “In The Presence Of Enemies, Part I” da “Systematic Chaos” del 2007. James LaBrie annuncia che nella seconda parte del concerto verrà eseguito per intero “Metropolis 2: Scenes From A Memory” e ricorda del concerto a Roma nel 2000 e chiede ci c’era tr a i presenti, alziamo la mano in pochi, me compreso, io c’ero e quel concerto non lo scorderò mai, Si accendono le luci e la band si ferma per circa venti minuti.
Si spengono nuovamente le luci, nel mega schermo ci sono immagini della storia del concept, Petrucci alla chitarra acustica, LaBrie seduto sulle scale del palco e “Regression” dà il via alla parte più emozionante del concerto e tutta la prima parte coinvolge il pubblico, la voce di LaBrie è molto migliorata, “Through Her Eyes” emoziona, così come “Home” e tutta la seconda parte e una vera ovazione durante “The Spirit Carries On”, dove il cantante invita tutti ad accendere le torce del telefonino e il risultato è da brividi specialmente durante lo spettacolare assolo di Petrucci e “Finally Free”, che porta al finale e il pubblico è realmente in visibilio, me compreso. Non finisce però qui, la band torna a prendersi gli applausi e chiude la serata con al meravigliosa “At Wit’s End”, uno dei brani migliori dell’ultimo “Distance Over Time”. Più di due ore e mezza dove i Dream Theater dimostrano di essere ancora una volta una band unica.
FABIO LOFFREDO
Credits: si ringrazia The-Base e Vertigo Hard Sound per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
Band:
James LaBrie: Voce
John Petrucci: Chitarra elettrica e acustice e voce
Jordan Rudess: Tastiere e keytar
John Myung: Basso
Mike Mangini: Batteria
SETLIST:
Act 1:
Untethered Angel
A Nightmare To Remember
Fall Into The Light
Barstool Warrior
In the Presence Of Enemies, Part I
Pale Blue Dot
Act 2 (Metropolis, Part 2: Scenes From a Memory):
Act I: Scene One: Regression
Act I: Scene Two: I. Overture 1928
Act I: Scene Two: II. Strange Déjà Vu
Act I: Scene Three: I. Through My Words
Act I: Scene Three: II. Fatal Tragedy
Act I: Scene Four: Beyond This Life
Act I: Scene Five: Through Her Eyes
Act II: Scene Six: Home
Act II: Scene Seven: I. The Dance of Eternit
Act II: Scene Seven: II. One Last Tim
Act II: Scene Eight: The Spirit Carries O
Act II: Scene Nine: Finally Fre
Encore:
At Wit’s End
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!