DANIELE SILVESTRI – Live @ Teatro di Verdura, Palermo 26-8-2017
Niente gobbi, ne copioni per Silvestri, lui è li con noi e per noi, dialoga con i nuovi amici in platea come con i vecchi amici sul palco e la premessa al prosieguo della serata è che “c’è una ragione per la quale abbiamo deciso di chiudere di nuovo qui a Palermo, e la capirete più avanti”. Cambio di stile e piccolo balzo indietro nel tempo con Monetine , si prende anche il tempo di qualche sfottò all’amico Lazzorotti giusto per il piacere di farsi due risate Ma che discorsi questi in cui ci coinvolge, discorsi in cui si parla d’amore e quindi è d’obbligo continuare sulle note di Occhi da Orientale, Pochi giorni, ed una stralunata Pino. Per Le cose che abbiamo in comune chiede aiuto e partecipazione al pubblico, si perchè lui è bravo, ma lo sarà anche il suo pubblico nel seguirlo a cantare parole senza senso? Il solito caro vecchio Silvestri, ci fa sorridere anche mentre affronta temi scottanti con Che bella faccia e ci fa ballare con tematiche struggenti con Desaparecito.
Poi Silvestri stupisce tutti ed annuncia di voler presentare al pubblico un pezzo inedito, sulla quale ancora stanno lavorando. Vuole fare un esperimento, lo vuole far sentire a noi prima che ad altri “Il titolo per il momento è L’ultimo desiderio” di cui non voglio anticipare nulla se non il sound marcatamente melanconico, come lo stesso titolo evoca, e poi chissà, magari prima di uscire guadagnerà nuovi arrangiamenti, per il momento vogliamo mantenere il riserbo che Silvestri ci ha dedicato. Restiamo in tema di salotti ed amici ed ovviamente Daniele ci rinnova il benvenuto a casa nostra con La mia casa e con una prorompente Quali alibi ci introduce ad una nuova tematica, un nuovo cambio di ritmo e di stile, Silvestri non è certo come la sua Acqua stagnante anzi ci delizia di chicche e di continue novità. E’ la volta di un ospite, un nostro giovane amico con “la metà dei suoi anni ma il triplo dei suoi capelli, Davide Shorty” con il quale canterà per la prima volta un pezzo scritto insieme Fenomeno. Ed è proprio un fenomeno, anzi due quelli che vediamo sul palco, Shorty è forte e la sua carica entusiasma tutti, compreso Silvestri.
Salutato Shorty si rimette subito alla guida verso L’autostrada per portare a tutti il suo scansonato ma impegnato Appello contro la mafia nel ricordo di Paolo Borsellino. A dir poco emozionante vedere tutte le aggendine rosse che sventolano nel cielo della platea del Verdura nel centro del quale si erge immobile un orgoglioso Salvatore Borsellino, rivolto verso il palco dove Silvestri e due volontari svolgono uno striscione in memoria di Paolo Borsellino. Da brividi.
La ricerca del perchè e di tante verità portano ad affrontare anche il pesante tema dell’immigrazione con Le navi ed è giusto farlo tutti Insieme. Un paio di altri pezzi trasversali che dal passato giungono al presente Domani mi sposo e Acrobati prima di far scatenare tutta la band sul palco per un coinvolgente Flamenco della doccia seguito dall’invito al pubblico a ballare e cantare insieme un’infilata di Hit La paranza, Il mio nemico, Gino e l’alfetta e Salirò. Siamo giunti alla fine e come di consueto, sulle ultime note di Sono io Silvestri abbandona il palco e di seguito tutta la band, e con il loop del sint che ci invita a “continuare continuare” alcuni attimi di silenzio ed il pubblico comincia a reclamare il suo bis! Si apre così la fase finale di una serata in famiglia, dove si è parlato di tutto, si è scherzato su temi importanti, ci si è emozionati, si è riso tanto, si è pure fatta un pò di caciara, ma adesso anche il pubblico ha delle richieste e Daniele lo sa.
Il pubblico chiede Il mondo stretto in una mano, un ultimo colpo di testa per Silvestri, saluta Sebastiano de Gennaro e gli concede di scegliere lui una canzone ed a sorpresa di tutti sceglie un’isospettabile Spengo la luce che richiede un’attimo di mente locale ed un foglio con il testo, ma a suon di “li mortacci tua Sebastià” anche questo pezzo è fatto, a riprova della grande amicizia e libertà che c’è fra tutti i menbri del gruppo. C’è ancora tempo per Aria e Cohiba, solo una richiesta non si sente di assecondare, il pubblico chiede Testardo, ma il finale di Cohiba è troppo coinvolgente per lui e per tutta la band, risale sul palco anche Sciortino, sono tutti in festa a suonare balsiasi cosa che possa generare percussioni, tutto il pubblico urla, la forza di Silvestri è ovunque chiede scusa al suo pubblico ma “credetemi è questo il momento giusto per concludere, grazie a tutti”, e noi gli crediamo a noi va bene così, abbiamo goduto di questo incredibile spettacolo duranto per 3 lunghe ore, in cui ci ha accompagnato attraverso un ventaglio di emozioni così ampio, che per una volta riusciremo a rinunciare a qualcosa.
Non ci resta che ringraziare Silvestri e la sua Band per la splendida serata ed ovviamente ci auguriamo che non passi troppo tempo prima di riaverlo tutto per noi qui a Palermo.
Grande Daniè, ci vediamo presto!
G. Mercadante e A. De Luca
Photoset Azzurra De Luca
Credits: Tuttorock ringrazia la Puntoeacapo srl per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento, nonchè la sempre incantevole cornice del Teatro di Verdura.
Prima di essere un uomo
La verità
Monetine
Ma che discorsi
Occhi da orientale
Pochi giorni
Pino
Ferrament
Le cose che abbiamo in comune
Che bella faccia
Desaparecido
Nuovo singolo “l’ultimo desiderio”
La mia casa
Quali alibi
Acqua stagnante
Fenomeno (con Davide Sciortino)
L’autostrada
L’appello
Le navi
Insieme
Domani mi sposo
Acrobati
Il flamenco della doccia
La paranza
Il mio nemico
Gino e l’alfetta
Salirò
Sono io
Encore:
Il mondo stretto in una mano
Spengo la luce
Aria
Cohiba
Sul palco con Silvestri:
Daniele Fiaschi
Duilio Galioto
Gabriele Lazzarotti
Gianluca Misti
Marco Santoro
Piero Monterisi
Sebastiano De Gennaro
Davide Sciortino
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