BILLY CORGAN – Live @ Mole Vanvitelliana, Ancona 30-6-2019
by tuttorock
3 Luglio 2019
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Spero siano contenti come me i fan di Billy Corgan per aver avuto di nuovo l’occasione di vedere questo artista in tour da solista, dopo che l’ottobre scorso, alla vigilia della data di Bologna degli Smashing Pumpkins, la band di cui Corgan è leader da più di 30 anni, aveva dato forfait per problemi di salute. Tra le date estive della band di Chicago, l’instancabile Billy ha infilato una serie di date in solo, tra cui tre in Italia, in location davvero caratteristiche, nelle quali propone le canzoni dei suoi album e di quelli targati Smashing Pumpkins.
Il concerto alla Mole Vanvitelliana di Ancona dura due ore ed è diviso in due parti. Nella prima vengono proposti i brani del Billy solista (“Hard Times”, “Aeronaut”, “Processional”, “The Long Goodbye”), che passa dal piano alla chitarra con vera maestria e che in un paio di brani viene accompagnato alla voce da Katie Cole, già in tour con i Pumpkins al piano, la quale sta aprendo i suoi concerti.
Nella seconda parte, inevitabilmente la più attesa, oltre ad altre canzoni di Billy (“A Song for a Son”) vengono proposte quelle dei Pumpkins (“Violet Rays”, “A Song for a Son”, “Travels”), tra cui le amatissime “Thirty-three”, “Spaceboy”, “Tonight, Tonight”, “1979”, “To Sheila”, “Disarm”, “Today”, che vengono suonate anche nei concerti della band, una bellissima “Wound” e l’ormai immancabile cover di “Wish You Were Here” dei Pink Floyd.
Al contrario dei concerti con la band, in questo tour solista Billy si concede tante chiacchiere con i fan: fa battute (“È tardi, non avete nessuno che vi aspetta a casa?! Non andate a lavorare domani?! Lasciatemi andare in albergo, devo prendere le mie medicine!”), spiega la genesi di alcune canzoni (“Zowie” è un tributo a David Bowie e non una canzone su Bowie!), fa molta autoironia (“Ringrazio le due persone qui che hanno ascoltato Oceania!”).
La situazione è ovviamente più intima del concertone rock a cui siamo abituati con i Pumpkins, e pur mancando la grinta e il pogo la performance di Billy è coinvolgente, impeccabile, nonostante un inizio a muso lungo e probabilmente qualche problema di salute… o forse era solo la stanchezza per questo vero e proprio tour de force!
Questo Billy mi è sembrato molto più vicino al pubblico, pur sempre mantenendo nell’atteggiamento e nelle parole il sapere di essere una superstar mondiale che ha contribuito a scrivere la storia della musica. “Certe volte scrivo delle canzoni e penso che siano meravigliose, certe volte penso che siano una m…, poi certe volte penso che siano una via di mezzo, come me. Ma me ne frego di quello che la gente pensa”. Parole che potrebbero sembrare boriose ma in realtà è tutto molto autoironico. Io però, quando sono ai suoi concerti, oltre che sugli occhi ho i cuoricini anche nelle orecchie, potrei aver frainteso!
SILVIA RAGGETTI
Photos di archivio by ALEX PANOZZO
Credits: si ringrazia Comcerto per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
http://ogilala.com/
https://www.smashingpumpkins.com/
Il concerto alla Mole Vanvitelliana di Ancona dura due ore ed è diviso in due parti. Nella prima vengono proposti i brani del Billy solista (“Hard Times”, “Aeronaut”, “Processional”, “The Long Goodbye”), che passa dal piano alla chitarra con vera maestria e che in un paio di brani viene accompagnato alla voce da Katie Cole, già in tour con i Pumpkins al piano, la quale sta aprendo i suoi concerti.
Nella seconda parte, inevitabilmente la più attesa, oltre ad altre canzoni di Billy (“A Song for a Son”) vengono proposte quelle dei Pumpkins (“Violet Rays”, “A Song for a Son”, “Travels”), tra cui le amatissime “Thirty-three”, “Spaceboy”, “Tonight, Tonight”, “1979”, “To Sheila”, “Disarm”, “Today”, che vengono suonate anche nei concerti della band, una bellissima “Wound” e l’ormai immancabile cover di “Wish You Were Here” dei Pink Floyd.
Al contrario dei concerti con la band, in questo tour solista Billy si concede tante chiacchiere con i fan: fa battute (“È tardi, non avete nessuno che vi aspetta a casa?! Non andate a lavorare domani?! Lasciatemi andare in albergo, devo prendere le mie medicine!”), spiega la genesi di alcune canzoni (“Zowie” è un tributo a David Bowie e non una canzone su Bowie!), fa molta autoironia (“Ringrazio le due persone qui che hanno ascoltato Oceania!”).
La situazione è ovviamente più intima del concertone rock a cui siamo abituati con i Pumpkins, e pur mancando la grinta e il pogo la performance di Billy è coinvolgente, impeccabile, nonostante un inizio a muso lungo e probabilmente qualche problema di salute… o forse era solo la stanchezza per questo vero e proprio tour de force!
Questo Billy mi è sembrato molto più vicino al pubblico, pur sempre mantenendo nell’atteggiamento e nelle parole il sapere di essere una superstar mondiale che ha contribuito a scrivere la storia della musica. “Certe volte scrivo delle canzoni e penso che siano meravigliose, certe volte penso che siano una m…, poi certe volte penso che siano una via di mezzo, come me. Ma me ne frego di quello che la gente pensa”. Parole che potrebbero sembrare boriose ma in realtà è tutto molto autoironico. Io però, quando sono ai suoi concerti, oltre che sugli occhi ho i cuoricini anche nelle orecchie, potrei aver frainteso!
SILVIA RAGGETTI
Photos di archivio by ALEX PANOZZO
Credits: si ringrazia Comcerto per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
http://ogilala.com/
https://www.smashingpumpkins.com/