AVATAR + Hellzapoppin’ Circus Side Show + Old Kerry McKee – Live @ Alcatraz, Mila …
Ci aspetta l’esibizione di Old Kerry McKee, one man band di Gothenburg che ci trasporta sin da subito nella profonda campagna americana, con ottime sonorità folk cantautorali rock e blues. Chitarra, armonica a bocca, tamburi e un piccolo angolo di palco per questo artista con voce profonda ed emozionante, che ci regala mezz’ora di concerto suggestivo e coinvolgente.
Si passa poi a Short E. Dangerously, uomo a metà, che solo con l’aiuto delle mani (il ragazzo è nato senza gambe) si tira su facendo delle flessioni, e poi si mette a camminare su cocci di vetro appena rotti , fino a farsi portare uno sgabello da usare come trampolino per saltarci sopra.
E’ il momento di Nik Sin, alto circa un metro ma che ingoia un palloncino giallo alto circa quanto lui, e che successivamente si presenta per un numero di escapologia alla Houdini legato per i piedi, appeso a testa in giù e imprigionato in una camicia di forza per poi liberarsi in un paio di minuti.
Uno spettacolo entusiasmante anche se sicuramente adatto solo a stomaci forti, il pubblico era equamente diviso a metà tra chi incitava gli artisti e chi volgeva altrove lo sguardo, comunque un’ottima scelta da parte degli Avatar per scaldare a dovere il loro pubblico in attesa dello show!
Gli Avatar sono carichi, i brani del nuovo album vengono alternati ai successi passati della band, e la cosa che colpisce maggiormente oltre alla veramente eccezionale capacità tecnica di tutti quelli che sono sul palco, è la teatralità e il carisma di Johannes, frontman di indiscusso valore, che non perde occasione di ricordare quanto sia legato all’Italia, dato che la sua famiglia ha origini proprio qui. La magnificenza che li accompagna indica che la band meriterebbe palchi ben più grandi, considerando anche che stanno collezionando diversi sold out in tutta Europa.
Una delle caratteristiche principali degli Avatar è la varietà di generi inglobati nei loro brani: si passa infatti dal death melodico delle origini, a brani molto più catchy come quelli dell’ultimo lavoro, a inserti più country, heavy metal o rock a seconda del brano proposto, senza però mai risultare banali o artefatti, ma sempre diretti ed efficaci. Su Puppet Show Johannes si cimenta anche con il trombone, per poi “comandare” John alla batteria come ogni buon burattinaio che si rispetti; su Raven Wine il travestimento prevede una grossa maschera tribale, e un ottimo growl incendia la folla. L’apice del live sicuramente viene raggiunto con due dei brani di maggior successo, Smells Like a Freakshow e Hail The Apocalypse in chiusura, con bolle di sapone sparate in abbondanza e il pubblico ormai in visibilio.
Più che ad un concerto, abbiamo assistito ad un vero e proprio spettacolo, uno show a tutto tondo. Peccato per chi non ha assistito!
Report & photoset by ALESSANDRA MERLIN
Credits: si ringrazia Vertigo per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento all’Alcatraz.
Glory To Our King (Intro)
Legend of the King
Let It Burn
Paint Me Red
King’s Harvest
Bloody Angel
For the Swarm
The King Wants You
Puppet Show
Tower
The Eagle Has Landed
War Song
Raven Wine
Reload
Smells Like a Freakshow
A Statue of the King
The King Welcomes You To Avatar Country
Hail the Apocalypse
Formazione:
Johannes Michael Gustaf Eckerström – voce
Jonas Kungen Jarlsby – chitarra
Tim Öhrström – chitarra
Henrik Sandelin – basso
John Alfredsson – batteria
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