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AFTERHOURS + Rancore + I Hate My Village – Live @ Sonic Park, Bologna 18-7-2019

AFTERHOURS + Rancore + I Hate My Village – Live @ Sonic Park, Bologna 18-7-2019

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Al primo impatto quella di stasera potrebbe sembrare una line up scelta a caso, e sono convinta che in tanti fossero al concerto o per Rancore o per gli Afterhours e gli I Hate My Village. Ma chi ha deciso di partecipare all’evento dall’inizio alla fine non se ne sarà sicuramente pentito: grandi conferme e belle scoperte.

Aprono la serata gli I Hate My Village, band fresca fresca composta da Fabio Rondanini (che vedremo anche dopo con gli Afterhours, e già nei Calibro 35), Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion), Alberto Ferrari (Verdena) e Marco Fasolo (Jennifer Gentle). Super band, super groove, super psichedelici. Separatamente ho visto tutti loro svariate volte dal vivo e, si sa, la forza del gruppo è anche più forte della somma delle forze dei singoli. Le loro date e i loro dischi sono sold out, insomma un successo. Auguriamogli lunga vita, le nostre orecchie ne hanno bisogno!

Mentre Rondanini riprende fiato sale sul palco Rancore, che insieme a Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours, ha accompagnato Daniele Silvestri nell’esibizione di Sanremo 2019 con “Argentovivo”. Il rapper di Roma sbalordisce, ha una velocità nel rappare e una presenza scenica che lasciano a bocca aperta. Purtroppo dal vivo non è possibile apprezzare completamente i suoi testi a causa dell’acustica, ma Rancore trasmette rabbia e speranza allo stesso tempo ed è sicuramente un artista da approfondire.

Arriva poi il momento degli headliner. Non so più quante volte li ho visti dal vivo, non mi hanno mai delusa e non lo fanno neanche stasera. Come se fosse niente gli Afterhours sparano una trentina di canzoni che spaziano dai primi album ai più recenti, con un paio di brevi pause durante le quali il pubblico non smette mai di applaudire e di incitarli ad uscire di nuovo.

Gli Afterhours hanno il grande pregio di essere una di quelle band che o si amano o si odiano, non li puoi mettere nello stereo e ascoltarli in sottofondo. Tacciati di essere tristi, sono una band che dal vivo dà sempre il massimo e che trasmette tantissima energia. Alcuni loro brani sono veramente indimenticabili e non mancano mai ai loro concerti, e ho apprezzato tantissimo anche le canzoni dell’ultimo album uscito nel 2016, Folfiri o Folfox, che non ho ancora consumato come gli altri ma che sicuramente ora ascolterò con un altro mood.

La band sa come tenere il palco, i musicisti sono super affiatati tra di loro e Manuel si lascia andare anche ad un paio di battute, non dimenticando però di esternare il suo disappunto per una società che diventa sempre più opprimente e per una libertà di espressione che viene sempre più minacciata.

I concerti degli Afterhours sono tra quelli in cui non guardo mai l’orologio: vorrei che non finissero mai, e già a concerto finito non vedo l’ora di vederli di nuovo dal vivo. Si canta, si salta, si pensa, ci si commuove. Non si può rimanere fermi né con il corpo, né con la mente, né con il cuore ad un loro concerto.

SILVIA RAGGETTI
Photoset by DANIELE AVERSANO

Credits: si ringrazia Vertigo per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

Setlist degli Afterhours:
Rapace (Hai paura del buio?, 1997)
Male di miele (Hai paura del buio?, 1997)
Strategie (Germi, 1995)
Germi (Germi, 1995)
Ossigeno (Germi, 1995)
Non voglio ritrovare il tuo nome (Folfiri o Folfox, 2016)
Padania (Padania, 2012)
Il paese è reale (Meet Some Freaks on Route 66, 2012)
Bianca (Non è per sempre, 1999)
Oppio (Non è per sempre, 1999)
Grande (Folfiri o Folfox, 2016)
Ti cambia il sapore (Folfiri o Folfox, 2016)
Ballata per la mia piccola iena (Ballate per piccole iene, 2005)
Non è per sempre (Non è per sempre, 1999)
Costruire per distruggere (Padania, 2012)
Se io fossi il giudice (Folfiri o Folfox, 2016)
Né pani né pesci (Folfiri o Folfox, 2016)
Il mio popolo si fa (Folfiri o Folfox, 2016)
La sottile linea bianca (Ballate per piccole iene, 2005)
Il sangue di Giuda (Ballate per piccole iene, 2005)
La verità che ricordavo (Non è per sempre, 1999)
La vedova bianca (Ballate per piccole iene, 2005)
Bye bye Bombay (Quello che non c’è, 2002)
Quello che non c’è (Quello che non c’è, 2002)
You Know You’re Right (cover dei Nirvana)
Ci sono molti modi (Ballate per piccole iene, 2005)
Voglio una pelle splendida (Hai paura del buio?, 1997)
 
Sul palco – Afterhours:
Manuel Agnelli – voce, chitarra e tastiera
Roberto Dell’Era – basso
Rodrigo D’Erasmo – violino
Xabier Iriondo – chitarra
Stefano Pilia – chitarra
Fabio Rondanini – batteria
 
Web:
http://www.afterhours.it/
http://rancorerap.it/
https://www.facebook.com/ihatemyvillage/