3 DAYS IN ROCK 2015 VIII EDIZIONE – lIVE @ lAB eND sAN lAZZARO DI sAVENA (BOLOGNA 16 …
by tuttorock
30 Ottobre 2015
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VENERDI’ 16
Per l’ottava edizione di questo festival organizzato dai nostrani Tarchon Fist si cambia location, quest’anno la prescelta è il Lab_End di San Lazzaro di Savena, e si cambia formula, da tre a cinque giorni intensissimi di musica proveniente da mezza europa.
Si incomincia venerdì 16 ottobre, dove headliner della serata sono stati i Trick Or Treat, alfieri del power metal italico provenienti da Modena, sempre più in ascesa nel panorama musicale italiano; in apertura gli storici Urban Fight e il loro metallo urbano, i Beyond the Madness e i Luxifers, progetto solista di Luciano Tattini che ripercorre i 30 anni della sua storia musicale.
SABATO 17
Sabato ad aprire le danze ci pensano invece i Bicoloured Men, gruppo nato dieci anni fa, che propongono un ottimo heavy metal classico, raccogliendo ottime impressioni anche dal pubblico.
Finalmente è la volta del primo gruppo straniero di questa edizione, i polacchi Komandos, che infiammano il pubblico proponendo un buon grezzo heavy metal, con due cantanti che si alternano alla voce.
I francesi Amon Sethis portano sul palco un vero e proprio spettacolo, convincendo tutti i presenti a unirsi all’esercito del faraone.. i loro brani, molto convincenti, spaziano dall’heavy metal classico al progressive, i testi sono tutti un concept sul Dio Serpente e i componenti della bandi sono tutti molto capaci .
La serata si chiude col botto con lo show dei Tarchon Fist, che carichi come sempre, non si risparmiano e forti del loro pubblico, tra luci psichedeliche e botti, dimostrano di essere ancora più carichi dell’anno scorso.
Tutti, sopra e sotto al palco, si comportano egregiamente, rendendo il concerto una vera e propria festa, in cui i musicisti, verso la fine, scendono a suonare in mezzo al pubblico e il pubblico sale sul palco a fare i cori per i loro musicisti!
Per l’ottava edizione di questo festival organizzato dai nostrani Tarchon Fist si cambia location, quest’anno la prescelta è il Lab_End di San Lazzaro di Savena, e si cambia formula, da tre a cinque giorni intensissimi di musica proveniente da mezza europa.
Si incomincia venerdì 16 ottobre, dove headliner della serata sono stati i Trick Or Treat, alfieri del power metal italico provenienti da Modena, sempre più in ascesa nel panorama musicale italiano; in apertura gli storici Urban Fight e il loro metallo urbano, i Beyond the Madness e i Luxifers, progetto solista di Luciano Tattini che ripercorre i 30 anni della sua storia musicale.
SABATO 17
Sabato ad aprire le danze ci pensano invece i Bicoloured Men, gruppo nato dieci anni fa, che propongono un ottimo heavy metal classico, raccogliendo ottime impressioni anche dal pubblico.
Finalmente è la volta del primo gruppo straniero di questa edizione, i polacchi Komandos, che infiammano il pubblico proponendo un buon grezzo heavy metal, con due cantanti che si alternano alla voce.
I francesi Amon Sethis portano sul palco un vero e proprio spettacolo, convincendo tutti i presenti a unirsi all’esercito del faraone.. i loro brani, molto convincenti, spaziano dall’heavy metal classico al progressive, i testi sono tutti un concept sul Dio Serpente e i componenti della bandi sono tutti molto capaci .
La serata si chiude col botto con lo show dei Tarchon Fist, che carichi come sempre, non si risparmiano e forti del loro pubblico, tra luci psichedeliche e botti, dimostrano di essere ancora più carichi dell’anno scorso.
Tutti, sopra e sotto al palco, si comportano egregiamente, rendendo il concerto una vera e propria festa, in cui i musicisti, verso la fine, scendono a suonare in mezzo al pubblico e il pubblico sale sul palco a fare i cori per i loro musicisti!
MERCOLEDI’ 21/10
Le date infrasettimanali solitamente sono meno frequentate, oggi invece un buon numero di sostenitori è accorso per le tre band che si sono susseguite sul palco.
Cominciano gli Across The Swarm, che propongono una miscela particolare di extreme metal, brutal, core e elettronica, e continuano i Devil’s Disciples, trio eclettico che porpone un tiratissimo thrash black punk davvero degno di nota, sia per l’attitudine sul palco, sia per i costumi e trucchi di scena, un incrocio tra King Diamond e Immortal e ovviamente anche per la musica, tirata e coinvolgente.
Gli Eva Can’t suonano un progressive death metal melodico,i brani poggiano su una solida sezione ritmica, con chitarre che intrecciano complessi riff a arpeggi melodici, accompagnate da linee vocali complesse,cantate in italiano, che passano da temi introspettivi a momenti più epici. L’esecuzione è ottimale e il pubblico, anche se non foltissimo, apprezza e applaude; gli Eva Can’t dimostrano di essere pronti per qualche palco più grande, magari in una data non infrasettimanale.
Le date infrasettimanali solitamente sono meno frequentate, oggi invece un buon numero di sostenitori è accorso per le tre band che si sono susseguite sul palco.
Cominciano gli Across The Swarm, che propongono una miscela particolare di extreme metal, brutal, core e elettronica, e continuano i Devil’s Disciples, trio eclettico che porpone un tiratissimo thrash black punk davvero degno di nota, sia per l’attitudine sul palco, sia per i costumi e trucchi di scena, un incrocio tra King Diamond e Immortal e ovviamente anche per la musica, tirata e coinvolgente.
Gli Eva Can’t suonano un progressive death metal melodico,i brani poggiano su una solida sezione ritmica, con chitarre che intrecciano complessi riff a arpeggi melodici, accompagnate da linee vocali complesse,cantate in italiano, che passano da temi introspettivi a momenti più epici. L’esecuzione è ottimale e il pubblico, anche se non foltissimo, apprezza e applaude; gli Eva Can’t dimostrano di essere pronti per qualche palco più grande, magari in una data non infrasettimanale.
VENERDI’ 23/10
Il venerdì si apre con l’infausta notizia per cui gli Imago Imperii non si potranno esibire per problemi di salute di alcuni membri;
La serata inizia dunque con i Dark Ages, gruppo rock/metal con influenze prog, di cui si evidenzia subito la bravura tecnica di tutti i musicisti, e spicca la capacità e il protagonismo dell’abile bassista Nicola Cenzato, accompagnato in maniera egregia dalla batteria di Carlo Busato e la chitarra di Simone Calciolari; le melodie sono affidate alle tastiere di Angela Busato e alla voce di Davide Cagnata.
La formazione teutonica dei Gloryful, rappresentanti della miglior tradizione heavy metal tedesca, carica il pubblico con brani energici e un’ottima capacità di tenere il palco e intrattenere gli astanti.
Lo show conclusivo della serata è il live dei Relic, death metal mutante da Bologna, che giocano in casa in quanto il loro frontman è anche il bassista dei Tarchon Fist, Marco Pazzini.
Si presentano con alcune ragazze terrificanti truccate da infermiere zombie tratte dal film Silent Hill che prima opprimono il cantante finchè non riesce a liberarsi per cantare con il suo growl potente; la batteria suonata da Lorenzo Stupazzoni, supportata dal potente basso di Marco Zirondelli, creano un tappeto ritmico potente e granitico, e le chitarre di Emilio Larocca Conte e Alberto Sensi alternano riffs convincenti e tirati a melodie moderne. Il growl di Marco Pazzini si avvicendano ai cori e alle parti pulite cantate da Emilio, che rendono il loro death metal ancora più moderno e originale.
Lo spettacolo horror continua, e le zombie-infermiere salgono sul palco armate di coltelli questa volta per uccidere i musicisti mentre suonano, ma la bestia Relic vince ancora una volta, infiammando il pubblico del Lab_End e coronando un’altra serata di successo per il Lab_End e il 3 Days In Rock!
Il venerdì si apre con l’infausta notizia per cui gli Imago Imperii non si potranno esibire per problemi di salute di alcuni membri;
La serata inizia dunque con i Dark Ages, gruppo rock/metal con influenze prog, di cui si evidenzia subito la bravura tecnica di tutti i musicisti, e spicca la capacità e il protagonismo dell’abile bassista Nicola Cenzato, accompagnato in maniera egregia dalla batteria di Carlo Busato e la chitarra di Simone Calciolari; le melodie sono affidate alle tastiere di Angela Busato e alla voce di Davide Cagnata.
La formazione teutonica dei Gloryful, rappresentanti della miglior tradizione heavy metal tedesca, carica il pubblico con brani energici e un’ottima capacità di tenere il palco e intrattenere gli astanti.
Lo show conclusivo della serata è il live dei Relic, death metal mutante da Bologna, che giocano in casa in quanto il loro frontman è anche il bassista dei Tarchon Fist, Marco Pazzini.
Si presentano con alcune ragazze terrificanti truccate da infermiere zombie tratte dal film Silent Hill che prima opprimono il cantante finchè non riesce a liberarsi per cantare con il suo growl potente; la batteria suonata da Lorenzo Stupazzoni, supportata dal potente basso di Marco Zirondelli, creano un tappeto ritmico potente e granitico, e le chitarre di Emilio Larocca Conte e Alberto Sensi alternano riffs convincenti e tirati a melodie moderne. Il growl di Marco Pazzini si avvicendano ai cori e alle parti pulite cantate da Emilio, che rendono il loro death metal ancora più moderno e originale.
Lo spettacolo horror continua, e le zombie-infermiere salgono sul palco armate di coltelli questa volta per uccidere i musicisti mentre suonano, ma la bestia Relic vince ancora una volta, infiammando il pubblico del Lab_End e coronando un’altra serata di successo per il Lab_End e il 3 Days In Rock!
SABATO 24/10
Sabato 24/10 il festival si è concluso con lo show dei power metallers Porta Inferi dalla Cecoslovacchia,i felsinei John Dallas e il loro energico hard rock, gli spagnoli Aria Ignis e Lehmann.
Report & Photoset by ALESSANDRA MERLIN