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WORDS AND MUSIC NIGHT: ALEXANDER LAYER

WORDS AND MUSIC NIGHT: ALEXANDER LAYER

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Alexander Layer è un giovanissimo chitarrista di Caserta, preparato al Conservatorio,  ed è  uno di quei giovani talenti che sanno unire passione musicale ad altre passioni e intrecciarle assieme in un dialogo continuo, uno scambio in cui ogni arte trae ispirazione dall’altra, dalla musica classica al metal, alla letteratura e ai miti e norreniA Bologna, presso il noto locale Bononia Club, giovedì 21 novembre ha presentato  il suo nuovo disco, uscito il 9 novembre scorso, nella prima serata di Words and Music Nights, ideate da Rocknrolla (Marco Verucchi), nel corso di  una chiacchierata avvincente sull’amore per la musica, i miti, la musica strumentale, la creatività,  per introdurre via via molti brani tratti dal suo primo disco al nuovo, continuazione narrativa del precedenteAlexander suona dall’età di 12 anni la chitarra, ormai divenuta una sua estensione, chitarra che considera, come ogni vero musicista di assoluto talento, una sorta di incantesimo;  la passione per la musica  metal e il suo grande interesse per tutto ciò che è cultura vichinga si fondono nella sua arte composta di tecnica impeccabile e di virtuosa passione.

La mitologia nordica, (e, dal punto di vista artistico, in generale l’arte nordica e gotica), è intrisa di fate, folletti, elfi, creature magiche, animali fantastici, che però van molto a fondo, con le loro trame, a scavare fra i grandi temi dell’umanità: bene e male, bello e mostruoso, gli opposti uniti in lotte che sono vere e proprie  saghe simboliche. Affascinato da tutto questo e dal grande contatto con la natura, nella quale i miti si snodano, Alessandro sottolinea quanto la grande passionalità (assieme al tecnicismo che la caratterizza) della musica metal sia molto all’unisono, in perfetto accordo, con l’intensità chiaroscurale di miti più lunari che solari, fatti di luci e di ombre, con emozioni che san toccare gli estremi.

Nel primo lavoro Fenrir, Alexander combina dunque metal e mitologia, attraverso, una chiave speciale: la rilettura della musica classica; ballate e pezzi più trascinanti si intrecciano in una narrazione che è vero e proprio storytelling. Raccontare storie può avvenire con il linguaggio musicale ed essere evocativo, struggente, burrascoso e trascinante. Fenrir è il protagonista: si tratta di un Lupo, animale mitologico dalla storia oscura e misteriosa.

La musica di questo artista piace non solo agli appassionati di questi affascinanti miti ancestrali, ma anche ai cultori della musica metal, che amano la grande e complessa elaborazione tecnica, che sta alle spalle di questo genere. A sopresa, la sua musica piace anche a chi ama i fumetti e le arti visive, perché il visivo ha grande importanza nei lives di Layer e nella cura particolare dei video. Metal, medieval fantasy e un impatto visivo di grande intensità portano a una suspance molto chiaro-scurale, un po ‘ gotica un po’ caravaggesca, fra luci e ombre, come i veri grandi miti. La musica strumentale, molto adatta a rendere il piacere di una storia, di uno storytelling musicale di cui probabilmente si sente bisogno, ha grande valore in questo contesto: nel corso della serata, Alexander ha parlato di come musicisti classici quali Bach, Paganini, Beethoven siano così amati dai musicisti rock; la loro eco si sente nelle scale e nei fraseggi, e in generale il virtuosismo tecnico e nelle velocità di esecuzione ricordano certe modalità del romanticismo primo-ottocentesco. Il 9 novembre è uscito appunto, prima in digitale poi in cd, accompagnato dal video per  Grimnismal, HUGIN MUNINN, che riprende le idee di Fenrir, sviluppandole ulteriormente. Hugin e Muninn sono i corvi di Odino, pensiero e memoria, che viaggiano per il mondo portando notizie e informazioni al loro padrone. Huginn significa pensiero mentre Muninn memoria. Al disco partecipano come ospiti prestigiosi come David Folchitto alla batteria (Stormlord, Fleshgod Apocalypse, Gravestone) e Marco Sfogli (Premiata Forneria Marconi).

Alexander rappresenta il meglio di ciò che un musicista può essere oggi: la dedizione allo studio per ottenere un virtuosismo tecnico con padronanza assoluta, la passione per l’intensità narrativa e una creatività curiosa ed appassionata. Vederlo suonare e raccontare fa ricredere sul futuro della musica e la statura estetica di uno spartito, nuovo ma già classico.

ROBERTA GUIDUCCI

WORDS AND MUSIC NIGHT ( BY Rocknrolla and Bononia Club) è un progetto che comprende le seguenti date:
19/12 GIACOMO VOLI
23/01 JOHNSON RIGHEIRA
20/02 PINO SCOTTO
19/03 ALEX CAGE + NICOLAS PANDOLFI

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