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VITTORIO DE SCALZI – L’ULTIMO SALUTO AL CLUB TENCO CON “ALDEBARAN”

VITTORIO DE SCALZI – L’ULTIMO SALUTO AL CLUB TENCO CON “ALDEBARAN”

Quale migliore città se non Sanremo, la sua Sanremo – tra le celebri coltivazioni di fiori, garofani, rose e verde ornamentale eccelso ed i suoi profumi e colori, la città della Musica – splendida cittadina che ha abbracciato Vittorio De Scalzi, fondatore dei New Trolls e prezioso musicista, nel giorno del suo addio: un funerale laico di un lunedì, 25 luglio, caldissimo; una grande emozione sul filo dei tanti ricordi legati a brani iconici, indimenticabili, carichi di intimo, che il musicista nato a Genova e scomparso all’età di 72 anni ha scritto e cantato.
Lascia alle giovani generazioni ed a chi si appresta a fare della musica una professione, una grande eredità.

Gli amici del Club Tenco hanno fortemente desiderato ospitare – come doveroso omaggio – la cerimonia laica nella sede, a pochi passi da quel mare che ha visto nascere e morire un grande artista ed una persona perbene della musica italiana. Uno dei grandi, sul podio più alto del panorama musicale del nostro Paese. L’amicizia con Fabrizio De Andrè, poeta indimenticato e la passione per la Sampdoria, sua squadra del cuore la cui maglia era adagiata sulla bara.
L’artista è morto per complicanze Covid, lasciando tanta tristezza in tutti, in chi lo ha conosciuto ed in chi lo ha amato, ascoltando le sue canzoni. Tanti, i volti noti. Amici, amici storici, fans, familiari presenti alla cerimonia, in questo caldissimo luglio che ha visto anche un’altra dolorosa perdita: Tonino Cripezzi, leader dei Camaleonti. Tra i tanti volti noti, tristemente raccolti per l’ultimo omaggio, Massimo Cotto, Nico di Palo, storico membro dei New Trolls che sfiora con la mano la semplice bara color noce dell’amico di una vita, Vittorio De Scalzi. Tanti, gli amici di una vita. Dopo tanti anni, dicevamo, si sono ritrovati insieme su un palco tutti i New Trolls, tra ricordi, emozioni e lacrime. Nico Di Palo, Gianni Belleno e Ricky Belloni non hanno negato i momenti difficili e alcune incomprensioni lavorative ed hanno voluto salutare, omaggiare, con dolore, l’amico e collega storico. E’ stato il fratello Aldo ad accoglierli, con comprensibile emozione. Erano presenti Stefano Senardi, Oscar Farinetti, gli assessori Faraldi e Pireri, l’ex Assessora Cassini e i Bordigotti, presente anche Stefano Senardi, il suo amico discografico.

Anche la morte si inchina al suono della sua chitarra:

Presente, il Sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri “E’ davvero il posto migliore dove potevamo salutarlo per l’ultima volta”. Parole piene di dolore ed affetto per il musicista a cui, lo scorso anno, consegnò il riconoscimento di “Amico della città”. Ancora il Sindaco “Solo dieci giorni fa lo abbiamo applaudito sul palco dell’Alfano”. Sergio Secondiano Sacchi, direttore artistico del Club Tenco, ha portato il ricordo degli amici che hanno condiviso con lui il palcoscenico ma anche tanti momenti di amicizia e condivisione. Un artista, colonna portante della Storia della musica italiana, colonna del rock e del progressive rock, la sua formazione storica fu una preziosità magnifica, una delle formazioni prog più importanti degli anni ’70, fatta di grandi successi anche negli anni ’80 ma soprattutto con i primi, preziosi, album. La musica ricercatissima e sperimentale del progressive.

Ivano Fossati, in ricordo dell’amico “Persona ed artista di grande talento, grandissimo autore, ha stregato generazioni di musicisti”

Così Massimo Cotto, conduttore e speaker radiofonico di Virgin Radio, giornalista, direttore artistico, autore, con Vittorio De Scalzi condivise una tournée – ha raccontato con grande commozione “del suo entusiasmo e passione per la musica” e della voglia di provare interamente ogni volta il concerto “Lo suonavamo due volte al giorno, per cinque ore di musica, e alla fine, non ancora contento, voleva eseguire ancora una volta  “Quella carezza della sera”. “Negli ultimi istanti di vita, quando purtroppo se ne stava andando, ha chiesto una chitarra, muoveva le dita, come se stesse suonando una tastiera: per lui la musica era tutto”. Così ha concluso Massimo Cotto, visibilmente e profondamente commosso, regalando ai presenti un momento toccante di vita e di morte ma anche di passione, perché la passione è il filo conduttore della vita. E lo è stata profondamente per De Scalzi.

Al termine della cerimonia, l’ultimo saluto a Vittorio De Scalzi, come voluto dalla famiglia, è stato con un pezzo struggente e meraviglioso, “Aldebaran”, “il luogo che ha raggiunto ed in cui ha smesso di soffrire”, come detto e scritto dai figli Armanda e Alberto. Il riferimento è alla stella Aldebaran, album del 1978, la stella appartenente alla costellazione del toro e dal quale prese nome anche il singolo.

“Quella carezza della sera”: un brano intimo dal tratteggio profondo, commovente ed emozionale:

L’ultimo saluto vogliamo darlo dalla famiglia di Tuttorock, dalla redazione e da anche chi vi scrive perché ho avuto la fortuna di intervistarlo un paio di volte: in una occasione di persona, durante un loro concerto in una piazza d’estate, circa 4 anni fa e in radio, poco tempo fa, per un’intervista telefonica, omaggio alla sua lunga carriera. Mi colpì l’estrema gentilezza e disponibilità con me, sia in radio che sul giornale, che caratterizza sempre i grandi, chi ha fatto la gavetta, chi della propria passione ne ha fatto carriera. E la carriera di Vittorio De Scalzi, fondatore dello storico gruppo dei New Trolls, è stata lunga e pregiata. Non potremo che rimettere sul piatto, rigorosamente in vinile, “Concerto Grosso”, “Ut” e “Aldebaran e sognare”. Perché sognare ancora si può.

A volte le parole non bastano ed allora servono le note, i suoni, le emozioni, i colori: la musica.

 

Alessandra Paparelli