“The Pink Floyd: Their Mortal Remains”
by Elena Arzani
12 Maggio 2017
0
Shares
La mostra raccoglie molti manufatti unici che illustrano il rapporto dei Pink Floyd con la musica, l’arte, il design, la tecnologia e le prestazioni da ogni fase della loro carriera e della vita personale.
I primi giorni di vita dei Pink Floyd sono rappresentati dalla lettera di Syd Barrett, che include uno schizzo del loro furgone Bedford e il diario di annotazione di Nick Mason che descrive i futuri scatti del gruppo, nonchè il tour del Regno Unito di Top Rank e le sale universitarie.
La mostra Pink Floyd offre un raro scorcio dei metodi di lavoro della band, e traccia la loro transizione da un gruppo pop psichedelico negli anni ’60 fino alla band degli album vincitori di multi premi di platino negli anni ’70, ’80 e oltre.
La mostra offre anche una visione approfondita degli strumenti e della tecnologia della band. Alcune delle chitarre di David Gilmour, tra cui la sua famosa Strat Nera, sono esposte, accanto al sintetizzatore Mini Moog di Richard Wright dell’epoca degli anni Settanta e un tesoro di pedali d’effettistica, teste a tamburi dipinti a mano, e altro ancora. Le interviste filmate con i membri della band spiegano come queste apparecchiature venivano utilizzate per creare il suono di sperimentazione dei Pink Floyd su album come ‘The Dark Side Of The Moon’, ‘Wish You Were Here’ e ‘The Wall’. Nel frattempo, tre banchi di miscelazione progettati appositamente per la mostra consentono ai visitatori di “mixare” la loro versione personalizzata del classico brano Floyd: Money.
Oltre alle ricreazioni di “The Wall” e Battersea Power Station, “The Pink Floyd: Their Mortal Remains” celebra tutti gli aspetti dell’immaginario iconografico dei Pink Floyd, come si vede sulle copertine dell’album e sul palco. Disegni e schemi originali mostrano lo sviluppo di queste immagini e evidenziano il rapporto di lavoro stretto del gruppo con un team di designer di livello mondiale, ingegneri di illuminazione, architetti e illustratori, tra cui il partenariato di design di Hipgnosis di Aubrey ‘Po’ Powell e Storm Thorgerson.
– Elena Arzani –
CREDIT: COURTESY OF PINK FLOYD EXHIBITION – THEIR MORTAL REMAINS
I primi giorni di vita dei Pink Floyd sono rappresentati dalla lettera di Syd Barrett, che include uno schizzo del loro furgone Bedford e il diario di annotazione di Nick Mason che descrive i futuri scatti del gruppo, nonchè il tour del Regno Unito di Top Rank e le sale universitarie.
La mostra Pink Floyd offre un raro scorcio dei metodi di lavoro della band, e traccia la loro transizione da un gruppo pop psichedelico negli anni ’60 fino alla band degli album vincitori di multi premi di platino negli anni ’70, ’80 e oltre.
La mostra offre anche una visione approfondita degli strumenti e della tecnologia della band. Alcune delle chitarre di David Gilmour, tra cui la sua famosa Strat Nera, sono esposte, accanto al sintetizzatore Mini Moog di Richard Wright dell’epoca degli anni Settanta e un tesoro di pedali d’effettistica, teste a tamburi dipinti a mano, e altro ancora. Le interviste filmate con i membri della band spiegano come queste apparecchiature venivano utilizzate per creare il suono di sperimentazione dei Pink Floyd su album come ‘The Dark Side Of The Moon’, ‘Wish You Were Here’ e ‘The Wall’. Nel frattempo, tre banchi di miscelazione progettati appositamente per la mostra consentono ai visitatori di “mixare” la loro versione personalizzata del classico brano Floyd: Money.
Oltre alle ricreazioni di “The Wall” e Battersea Power Station, “The Pink Floyd: Their Mortal Remains” celebra tutti gli aspetti dell’immaginario iconografico dei Pink Floyd, come si vede sulle copertine dell’album e sul palco. Disegni e schemi originali mostrano lo sviluppo di queste immagini e evidenziano il rapporto di lavoro stretto del gruppo con un team di designer di livello mondiale, ingegneri di illuminazione, architetti e illustratori, tra cui il partenariato di design di Hipgnosis di Aubrey ‘Po’ Powell e Storm Thorgerson.
– Elena Arzani –
CREDIT: COURTESY OF PINK FLOYD EXHIBITION – THEIR MORTAL REMAINS
Elena Arzani
Elena Arzani è Docente presso la University of the Arts London di Londra. Fotografa e Consulente in marketing, comunicazione e social media management, segue artisti e progetti del settore culturale e moda e musica. Master di Laurea in Design Studies, presso il Central Saint Martin's di Londra, ha completato la sua formazione tecnica al Sotheby's Institute of Arts di NY ed alla 24Ore Business Schoold di Roma. Tra le sue collaborazioni, illustri aziende ed iconiche personalità della cultura contemporanea, da Giorgio Armani, Tina Turner, Aubrey Powell, a Guerlain, Fondazione Prada, e molti altri. Elena Arzani, Art Director di Tuttorock - elena.arzani@tuttorock.com