PULP FICTION – Quando Quentin Tarantino spolverò il Rock’n’Roll
Nel lontano 1994 viene distribuito un film capace di definire un genere e scrivere la storia del cinema, pluripremiato pluriosannato pluriomaggiato: Pulp Fiction, partorito dalla mente acuta e colta del (giù allora) maestro Quentin Tarantino, autore del precedente cult: Le Iene (Reservoir Dogs). Il 23.V.1994 Clint Eastwood proclamò Pulp Fiction vincitore della Palma d’Oro di Cannes, seguì l’anno dopo l’oscar per la miglior sceneggiatura. La trama del film non la sto a raccontare, perché se l’avete visto l’avete già visto di sicuro più volte, se non l’avete visto spero di mettervi di voglia. Il film distribuito in pieno periodo grunge, quindi ragazzi con converse, jeans strappati, lunghi sporchi capelli, magliette di flanella a quadrettini che ascoltano Nirvana, Pearl Jam e Soundgarden, riuscì a spolverare il vecchio rock’n’roll di razza facendo comparire nella sua colonna sonora, tra l’altro, tre famosi brano appartenenti all’epoca d’oro della musica: la surfeggiante Misirlou di Dick Dale, l’immortale You Never Can Tell e infine la struggente Girl, You’ll Be a Woman Soon.
Riguardo Misirlou forse non tutti sanno che il brano ha origini greche, il testo tratta di una donna egiziana (cui il titolo della canzone) di cui l’autore è innamorato, ed essendo una canzone greca molto antica l’autore è sconosciuto e allo stesso tempo essendo molto datata la versione che conosciamo è frutto di aggiunte che ogni autore che l’ha interpretato ha apportato. Nel 1960, dopo già varie versioni, Dick Dale ne incise una surf rock, la più famosa di sempre, utilizzando per la prima volta il tremolo picking, tecnica chitarristica allora sconosciuta, la scelta di Tarantino di inserirla nella sua pellicola l’ha incasellata per sempre nella storia. La celebre You Never Can Tell, ha la firma di uno dei padrini del rock’n’roll Chuck Berry, e nella pellicola immortale il famoso ballo di Jhon Travolta e Uma Thurman dopo il celebre poetico dialogo sui silenzi al Jack Rabbit Slim’s. La canzone classe ’64 canta del matrimonio di una giovane coppia e di eventi successivi come il prendere casa, la perdita del lavoro, le varie difficoltà e la prosperità. Infine c’ è la cover alternative di Girl, you’ll Be a Woman Soon di Neil Diamond a opera del gruppo Urge Overkill, incisa due anni prima l’uscita del film e trovata per caso dallo stesso Tarantino in un negozio di dischi mentre elaborava il film, il testo tratta del desiderio tradotto in musica di tener stretta una ragazza che presto diverrà una donna.
Queste più tante altre celebri canzoni appartenenti a un glorioso passato musicale, più dialoghi divertenti e brillanti e una trama ingarbugliata ma mai scontata, sono gli ingredienti di un cult immortale, reso tale anche dai brani scelti per accompagnarlo.
LEONARDO DeLARGE
Cast:
John Travolta: Vincent Vega
Samuel L. Jackson: Jules Winnfield
Uma Thurman: Mia Wallace
Bruce Willis: Butch Coolidge
Tim Roth: Ringo “Zucchino”
Amanda Plummer: Yolanda “Coniglietta”
Maria de Medeiros: Fabienne
Ving Rhames: Marsellus Wallace
Eric Stoltz: Lance
Rosanna Arquette: Jody
Christopher Walken: capitano Koons
Harvey Keitel: Winston Wolf
Quentin Tarantino: Jimmie Dimmick
Nato sotto le stelle del 06 dicembre 1993 a Trani (BT) è appassionato di ogni forma d’arte fin da piccolo, dal 2018 è l’autore di vari racconti fantastici e surreali tra cui: “FigaPower - In cerca d’Amore”, “C’era una volta la Musica” e “Corsa nella Notte” che l’inseriscono nell’ambiente underground letterario italiano; nel 2021 è pubblicata la sua prima raccolta: Eroi e Fregature a cui segue nel 2023 Birre, Rose e Fantasia. Dal 2020 la passione e devozione per la musica lo conduce a intraprendere una collaborazione con TuttoRock, arricchendo l’area blog e recensioni.