LACUNA COIL – Lo Speciale: dalla nascita a Delirium, i coilers e la vita in tour
15 Giugno 2016
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Ho avuto il piacere di conoscere i Lacuna Coil durante le date italiane del Broken Crown Halo Tour del 2014, che ho seguito come loro fotografo personale in collaborazione con un brand supporter. Qualche mese prima dei loro concerti italiani li avevo incontrati durante un promo tour, ed ero riuscito a scambiare quattro chiacchiere un po con tutti, e già da quella prima occasione notai quanto fossero diversi da qualsiasi altra Rock Band avessi mai incontrato fino a quel momento. La loro disponibilità, la loro gentilezza, affabilità e tranquillità mi hanno piacevolmente spiazzato, è stato incredibile vedere come, dopo un live potentissimo in cui nessuno di loro si è risparmiato, stessero insieme ai fans per cosi tanto tempo, cercando di accontentarli tutti, per un autografo, una foto, un abbraccio una chiacchierata, come fossero tutti amici di vecchia data venuti a vederli suonare in un localino. Sorridenti e sinceramente emozionati ad ogni complimento ricevuto.
Guardare queste scene e pensare che i Lacuna sono in giro per il mondo da venti anni, calcando gli stage dei festival più grandi e famosi al mondo, insieme ad ogni mostro del metal in circolazione mi ha sorpreso ed emozionato.
Ricordo che qualche ora prima della loro prima data a Bologna, prima di iniziare il tour con loro, nonostante fossi poco più che un conoscente/fan, mi invitarono sul loro tour bus ( il posto più sacro per una band in tour ) con tanto di visita guidata! Accogliendomi come una persona di famiglia, a chiacchierare davanti ad un tè, raccontandomi dei loro concerti in giro per il mondo, pazienti ad ogni mia curiosa domanda.
Durante le date che ho seguito ho capito che il loro rapporto con i fans, è più un concetto di famiglia allargata nel vero senso della parola. il feedback che si crea durante i live tra la band e i fans è qualcosa di assolutamente palpabile e travolgente. Un’alchimia che arricchisce in egual modo entrambe le parti.
Raccontare il privilegio avuto non rende ovviamente come l’emozione nel momento vissuto, ma aldilà degli aneddoti, e delle cose viste, ( la venerazione dei fans nei confronti di Cristina che con un semplice gesto può ottenere silenzio e sorrisi dentro un locale stracolmo di metallari ! la riservatezza e l’educazione di Andrea che traspare dal suo interagire calmo e ponderato mentre ti ci ritrovi a parlare in un backstage un attimo prima di salire sul palco e distruggere tutto! La simpatia del gigante buono Marco, la risata contagiosa di Ryan che chiede ad Andrea di spiegargli la differenza tra due parole in italiano in modo da poter interagire meglio con i fans ( nella foto ) aldilà di tutto questo, la veracità e la genuinità di questi artisti è sempre visibile. Anche attraverso i social, con migliaia di gruppi e pagine con cui la famiglia dei Coilers interagisce direttamente tra loro, da un punto all’altro del globo con la stessa naturalezza e spontaneità, o assistendo ad uno dei loro concerti, dove la potenza furiosa del loro sound diventa puro scambio di energie tra pubblico ed artisti, dando vita ad un fenomeno bellissimo ed assolutamente raro.
Alla fine di questa esperienza ho realizzato che la vera forza di questo gruppo è davvero la loro assoluta sincerità, il loro essere assolutamente reali e trasparenti. La loro intera carriera ne è lo specchio, ogni loro album, ogni loro metamorfosi, è il frutto delle loro esperienze di vita vissuta, metabolizzata, tutto quello che li ha toccati, che li ha fatti gioire, disperarsi, urlare, piangere, inebriare, incazzare, combattere, sognare, ogni singola emozione del loro vivere è stata suonata e cantata senza filtri, ed è incredibile osservare attraverso i loro dischi ed i loro concerti la loro crescita come persone e contemporaneamente come artisti, in un legame inscindibile delle parti.
Dal loro primo album fino a Delirium, che credo sia il più vivido e viscerale di tutti i loro stati d’animo in musica, fino ad essere crudo come un pugno sul diaframma, e vero e percepibile come tale.
Antonio Triolo
Guardare queste scene e pensare che i Lacuna sono in giro per il mondo da venti anni, calcando gli stage dei festival più grandi e famosi al mondo, insieme ad ogni mostro del metal in circolazione mi ha sorpreso ed emozionato.
Ricordo che qualche ora prima della loro prima data a Bologna, prima di iniziare il tour con loro, nonostante fossi poco più che un conoscente/fan, mi invitarono sul loro tour bus ( il posto più sacro per una band in tour ) con tanto di visita guidata! Accogliendomi come una persona di famiglia, a chiacchierare davanti ad un tè, raccontandomi dei loro concerti in giro per il mondo, pazienti ad ogni mia curiosa domanda.
Durante le date che ho seguito ho capito che il loro rapporto con i fans, è più un concetto di famiglia allargata nel vero senso della parola. il feedback che si crea durante i live tra la band e i fans è qualcosa di assolutamente palpabile e travolgente. Un’alchimia che arricchisce in egual modo entrambe le parti.
Raccontare il privilegio avuto non rende ovviamente come l’emozione nel momento vissuto, ma aldilà degli aneddoti, e delle cose viste, ( la venerazione dei fans nei confronti di Cristina che con un semplice gesto può ottenere silenzio e sorrisi dentro un locale stracolmo di metallari ! la riservatezza e l’educazione di Andrea che traspare dal suo interagire calmo e ponderato mentre ti ci ritrovi a parlare in un backstage un attimo prima di salire sul palco e distruggere tutto! La simpatia del gigante buono Marco, la risata contagiosa di Ryan che chiede ad Andrea di spiegargli la differenza tra due parole in italiano in modo da poter interagire meglio con i fans ( nella foto ) aldilà di tutto questo, la veracità e la genuinità di questi artisti è sempre visibile. Anche attraverso i social, con migliaia di gruppi e pagine con cui la famiglia dei Coilers interagisce direttamente tra loro, da un punto all’altro del globo con la stessa naturalezza e spontaneità, o assistendo ad uno dei loro concerti, dove la potenza furiosa del loro sound diventa puro scambio di energie tra pubblico ed artisti, dando vita ad un fenomeno bellissimo ed assolutamente raro.
Alla fine di questa esperienza ho realizzato che la vera forza di questo gruppo è davvero la loro assoluta sincerità, il loro essere assolutamente reali e trasparenti. La loro intera carriera ne è lo specchio, ogni loro album, ogni loro metamorfosi, è il frutto delle loro esperienze di vita vissuta, metabolizzata, tutto quello che li ha toccati, che li ha fatti gioire, disperarsi, urlare, piangere, inebriare, incazzare, combattere, sognare, ogni singola emozione del loro vivere è stata suonata e cantata senza filtri, ed è incredibile osservare attraverso i loro dischi ed i loro concerti la loro crescita come persone e contemporaneamente come artisti, in un legame inscindibile delle parti.
Dal loro primo album fino a Delirium, che credo sia il più vivido e viscerale di tutti i loro stati d’animo in musica, fino ad essere crudo come un pugno sul diaframma, e vero e percepibile come tale.
Antonio Triolo
Maurizio Donini
CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.