Il 7 Gennaio del 1980 l’album “In Through the Out Door” dei Led Zeppelin, ottiene il disco di platino. E’ l’ottavo album della rock band inglese, registrato fra novembre e dicembre 1978 ai Polar Studios degli ABBA a Stoccolma, in Svezia, e viene pubblicato nel 1979 per la Swan Song, l’etichetta fondata dagli stessi Led Zeppelin. L’album vede il ritorno in studio della band a tre anni esatti dalle registrazioni del precedente: il vuoto discografico era stato colmato solo con l’uscita del doppio live “The Song Remains The Same”. E’ però un album controverso, per la critica e il pubblico . Gli eventi negativi degli ultimi 4 anni, tra i quali l’ operazione alle corde vocali di Plant (’74), la crisi artistica di Jones (’75), la dipendenza dall’ eroina di Page, l’incidente automobilistico a Rodi (’76) e la morte del figlio di Plant, Karac (’77), avevano ormai minato la loro coesione interna e inaridito il processo di creatività, isolando ogni singolo membro dentro il proprio vizio e la comune svogliatezza. È anche l’ultimo album pubblicato dai Led Zeppelin prima del loro scioglimento, causato dalla morte del batterista John Bonham, avvenuta il 25 settembre 1980.
La copertina fu curata da Storm Thorgerson, celebre per le copertine di quasi tutti gli album dei Pink Floyd. Per i Led Zeppelin Thorgerson aveva già realizzato le copertine di Houses of the Holy, Presence e The Song Remains The Same.
Le prime copie messe in circolazione erano confezionate in una busta di carta giallognola, simile a un pacco postale, recante soltanto il titolo e il nome del gruppo stampati a mo’ di timbro. All’interno della busta, la copertina vera e propria riportava una foto virata seppia su cui compare la scia di un pennello, o di una spugna, il cui passaggio ha scoperto l’immagine a colori sotto la patina in bianco e nero. Thorgerson, nella sua biografia,ha dichiarato che il particolare doveva dare l’idea, suggerita dalla band, di una nuova “mano di colore” passata su qualcosa di più antico: un’allusione allo spirito di rinnovamento musicale che animava tutto l’album.
La foto ritrae sette persone all’interno di un bar e fu pubblicata in sei versioni differenti, ciascuna delle quali inquadra la scena dal punto di vista di uno dei soggetti in essa presenti. La busta che ricopriva il tutto aveva lo scopo di rendere impossibile distinguere quale delle sei diverse copertine si stesse per acquistare. Il punto di vista del settimo personaggio, situato al centro della scena (un uomo in completo bianco, seduto al bancone del bar, che sta bruciando una lettera) è raffigurato invece in due immagini riportate sulla busta interna dell’album. Queste ultime due illustrazioni, sempre nella prima edizione, apparivano in bianco e nero ma si coloravano permanentemente al contatto con l’acqua, ad esempio bagnandole con una spugna. Le note di copertina non fanno alcun cenno a questa caratteristica che, nelle intenzioni di Thorgerson, avrebbe dovuto essere scoperta per caso, magari accidentalmente, anche molto tempo dopo l’acquisto dell’album.