Il 6 Settembre del 1943 nasce ROGER WATERS
Il 6 Settembre del 1943 nasce a Great Bookham, nel Surrey, ROGER WATERS, mente immensa che illuminò i Pink Floyd dal 1968 al 1984 (in pratica dal dissolvimento di Barrett fino a “The Wall”). Musicalmente, i primi anni di attività lo portano a essere una figura di secondo piano rispetto a Syd Barrett, cui lo legava una profondissima amicizia e stima. Il distacco, stavolta necessario e dovuto alla tossicodipendenza di Syd, se da una parte lo porta ad essere il leader indiscusso e più maturo artisticamente dei Pink Floyd, dall’altra lascerà una traccia indelebile nella sua musica. In molte delle canzoni che compone si trova impressa, più o meno mascherata, la nostalgia e l’ammirazione per Barrett (da “Shine on You Crazy Diamond” a “Nobody Home”, solo per citarne alcune). Negli ultimi anni in cui è stato nella band, Waters ne è diventato il principale autore sia di testi che di musiche, divenendo autore unico dell’album “The Final Cut” e della quasi totalità dei precedenti “The Wall”, “Animals”, “Wish You Were Here” e “The Dark Side of the Moon”. I suoi testi sono sempre carichi delle sue ossessioni. Primo su tutti il demone della guerra, che gli aveva sottratto il padre quando Waters aveva pochi mesi, e che si ritrova in tantissime opere della sua produzione. In secondo luogo la sua ipersensibilità, a tratti quasi follia, culminata il 6 luglio 1977 a Montreal, quando, durante un concerto nel quale i fan continuavano a far chiasso ed urlare , al culmine della rabbia Roger sputò in faccia ad uno spettatore. E per finire il tarlo della paranoia, che lo porta a chiudersi nella torre d’avorio della sua arte, rifiutando sempre di più il pubblico. Waters ha cominciato a fare musica nella piena convinzione che questa potesse tenere prigioniere tutte le sue paure, ma è finito intrappolato negli stessi demoni che ha cantato e musicato. Lascia i Pink Floyd dopo l’album The Final Cut, altamente “intimista”. L’ennesimo distacco della sua vita, questa volta avviene nei tribunali inglesi, dove Waters da un lato, e Gilmour col gruppo dall’altro, combattono per il diritto all’utilizzo del nome “Pink Floyd” (Waters a seguito della sua uscita dal gruppo considerava chiuso il capitolo Pink Floyd e pertanto non voleva che gli altri componenti del gruppo ne utilizzassero il nome). La sua carriera da solista lo porta su strade nuove, ma non sempre fortunate. Non riuscirà infatti a soddisfare completamente le aspettative di tutti, lui compreso. Tra le sue performance da solista va ricordata l’esecuzione “storica” di The Wall per festeggiare la caduta del Muro di Berlino. L’evento ha avuto luogo proprio a Berlino, in Potsdamer Platz, il 21 luglio 1990, con la partecipazione di numerosi ospiti, tra i quali gli Scorpions, Bryan Adams, Van Morrison, Joni Mitchell, Sinead O’Connor e Cyndi Lauper.”
Elena Arzani è Docente presso la University of the Arts London di Londra. Fotografa e Consulente in marketing, comunicazione e social media management, segue artisti e progetti del settore culturale e moda e musica. Master di Laurea in Design Studies, presso il Central Saint Martin's di Londra, ha completato la sua formazione tecnica al Sotheby's Institute of Arts di NY ed alla 24Ore Business Schoold di Roma. Tra le sue collaborazioni, illustri aziende ed iconiche personalità della cultura contemporanea, da Giorgio Armani, Tina Turner, Aubrey Powell, a Guerlain, Fondazione Prada, e molti altri. Elena Arzani, Art Director di Tuttorock - elena.arzani@tuttorock.com