Il 5 Aprile del 2002 muore LAYNE STALEY, leader degli Alice in Chains
Il 5 Aprile del 2002 muore Layne Thomas Staley, leader degli Alice in Chains, a seguito di un’overdose di una micidiale mistura di droga, la Speedball. Un artista tanto incredibile quanto tormentato, un autore geniale e un interprete magnifico.
Il suo cadavere viene trovato due settimane dopo, il 19 Aprile.
Layne non fu un ragazzo che decise di “buttare la sua vita” e di assumere droghe. Layne fu un ragazzo gentile, sensibile, empatico che non riuscì ad affrontare i suoi fantasmi; che, come molti suoi coetanei, si ritrovò davanti ad un salto generazionale incolmabile; la droga non fu soltanto una scelta, ma soprattutto una conseguenza. Divenne, insieme a pochi altri, la voce di una generazione ignorata, maledetta, cancellata, la voce di una generazione inadeguata agli occhi del mondo che trovò nell’eroina la possibilità di dimenticare ogni cosa, di riempire di morte il vuoto di un animo fragile, lasciandosi dissanguare, lentamente, fino alla fine.
Layne Staley è considerato tra i migliori cantanti rock di tutti i tempi e una delle più belle voci del grunge.
Attiva da molti anni nel panorama musicale emiliano, Francesca Mercury si occupa di management e produzione in veste di talent-scout e promoter. È organizzatrice di eventi e ricopre il ruolo di stage manager in festival di importanza nazionale. È direttore artistico di progetti e format musicali e teatrali, molti dei quali sono proposti dall’Associazione Musicale “Avanzi Di Balera”, della quale è presidente. Fa parte del team redazionale di "Tuttorock", per il quale cura la rubrica "Almanacco Mercury", presente anche sulle maggiori piattaforme social e in programmi televisivi e radiofonici. Si occupa di formazione nelle scuole di musica emiliane e porta avanti iniziative dedicate alla storia della musica. Ama i suoi figli, le scarpe, la mortadella e Freddie Mercury.