Il 28 gennaio del 1985 gli USA FOR AFRICA registrano “We are the World”
Il 28 gennaio del 1985 negli A&M Recording Studios di Hollywood, una marea di musicisti di grandissimo livello conclude le registrazioni, iniziate sei giorni prima in uno studio sul Beverly Boulevard a Los Angeles, di WE ARE THE WORLD, nell’ambito del progetto “Usa For Africa”, nato sulla scia della BAND AID di Geldof. Il brano uscirà il 7 Marzo e volerà prevedibilmente in testa alle classifiche di mezzo mondo, vendendo ottocentomila copie in un giorno, finendo per battere ogni record, sia di velocità che sulla distanza (alla fine il singolo venderà 20 milioni di copie e si raccoglieranno 63 milioni di dollari). L’idea di un brano che raccogliesse fondi per l’Etiopia, sulla scia del progetto di Geldof, venne in prima battuta ad Harry Belafonte, che ne parlò subito al suo manager, Ken Krager. Fu lui a suggerire di non limitarsi ad un brano da affidare alle penne di Lionel Richie e Kenny Rogers ma di tentare anch’essi il megaraduno di artisti. Krager contattò Quincy Jones, che ovviamente fece entrare nel progetto Michael Jackson , reduce dal successo planetario di “Thriller”. Michael e Lionel Richie si chiusero per una settimana a casa di Jackson, per lavorare a testo e musica. In un primo tempo collaborò anche Stevie Wonder, che poi abbandonò a causa di altri impegni. La sorella di Micheal, La Toya, che assisteva alle prove, dichiarò che la quasi totalità del testo fu opera del fratello, anche se alla fine le royalties furono divise in parti uguali. Michael fu anche il primo ad arrivare, quel 28 gennaio 1985. Erano le nove di sera. Poi arrivarono tutti gli altri. Unico assente ingiustificato, Prince. Bob Geldof, presente alle registrazioni, commentò l’assenza dicendo che Prince era “un cazzone”. Alle 8.00 del mattino seguente il brano era pronto ad entrare nelle storia e a salvare un po’ di vite.
Attiva da molti anni nel panorama musicale emiliano, Francesca Mercury si occupa di management e produzione in veste di talent-scout e promoter. È organizzatrice di eventi e ricopre il ruolo di stage manager in festival di importanza nazionale. È direttore artistico di progetti e format musicali e teatrali, molti dei quali sono proposti dall’Associazione Musicale “Avanzi Di Balera”, della quale è presidente. Fa parte del team redazionale di "Tuttorock", per il quale cura la rubrica "Almanacco Mercury", presente anche sulle maggiori piattaforme social e in programmi televisivi e radiofonici. Si occupa di formazione nelle scuole di musica emiliane e porta avanti iniziative dedicate alla storia della musica. Ama i suoi figli, le scarpe, la mortadella e Freddie Mercury.