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Il   22 gennaio del 1960 nasce MICHEAL HUTCHENCE

Il   22 gennaio del 1960 nasce MICHEAL HUTCHENCE

 

​MICHEAL  Kelland HUTCHENCE  nasce a Sydney, il 22 gennaio 1960.  Fin dall’infanzia comincia a esibirsi come cantante di canzoni per bambini.  Nel 1972, a scuola, Michael incontra Andrew Farriss, con cui fa amicizia. Insieme ai fratelli (Tim e Jon Farriss) e Kirk Pengilly formano i Farriss Brothers, che cominciano a esibirsi nei pub.  Nel 1980 cambiano nome in INXS, e nel 1982 si procurano un contratto, grazie al quale incidono il primo album “Shabooh Shoobah”. La forza trainante del gruppo da subito risulta il cantante, “animale da palcoscenico” che ricorda il carisma di Mick Jagger e Jim Morrison. Il gruppo ottiene un discreto seguito internazionale, ma quando nel 1986 Michael fa il suo debutto cinematografico in “Dogs in space”, il grande successo deve ancora arrivare. Arriva con “Kick”, del 1987: un best-seller in tutto il mondo, al quale fa seguito un tour lunghissimo ma  gratificante .  All’inizio degli anni ’90 Hutchence comincia a incarnare altri aspetti della tipica popstar: fa parlare di sé per i suoi eccessi e per le relazioni con Kylie Minogue prima, e con Paula Yates (già moglie di Bob Geldof) poi.   Durante il tour mondiale che fa seguito all’ album degli INXS “Elegantly Wasted”, e che si sarebbe dovuto concludere in Australia, la mattina del 22 novembre 1997 MICHEAL HUTCHENCE viene trovato morto nella camera 524 dell’hotel Ritz-Carlton a Sydney . Il corpo ha  il collo stretto in una cintura, che è legata alla chiusura automatica posta alla sommità della porta della camera. L’autopsia stabilisce che la sua morte è imputabile a suicidio. C’è chi parla anche di morte per asfissia autoerotica.  Ai funerali,  la bara viene  portata fuori dalla Cattedrale di St. Andrew da parte dei membri della band, da Bono (amico intimo del cantante) e da Rhett, il più giovane dei suoi fratelli. La musica di sottofondo è Never Tear Us Apart degli INXS.  La canzone degli U2 “Stuck in a Moment You Can’t Get Out Of”, contenuta nell’album “All That You Can’t Leave Behind ” (2000), è dedicata a Michael Hutchence.