Il 14 Settembre del 1955 Little Richard registra “Tutti Frutti”
Il 14 Settembre del 1955 a New Orleans si inizia a registrare un brano destinato ad entrare nella storia del rock. Lo ha scritto e interpretato Richard Wayne Penniman, in arte LITTLE RICHARD, formidabile cantante e pianista di colore, che da alcuni anni cerca di farsi notare ma che non ha ancora trovato il brano giusto con cui sfondare. In lui crede ciecamente Robert Blackwell, producer della Specialty Records, che gli prenota lo studio e ingaggia la band di Fats Domino. Dopo aver ascoltato un paio di canzoni che a suo parere non funzionano, Blackwell chiede a Richard di suonargli quel brano frizzante che c’era in un demo speditogli qualche mese prima, quello che inizia con una specie di scioglilingua che sembra imitare una rullata di batteria, e che fa “A-Wop-bop-a-loo-bop, a-lop-bam-boom”. In realtà qual brano ha origini lontane: Little Richard si è ispirato ad un brano di Slim e Slam del 1938, intitolato TUTTI FRUTTI, modificandone profondamente la struttura musicale, ma mantenendone il titolo. Qualche anno dopo il brano raggiungerà la popolarità planetaria grazie alla versione di Elvis Presley. Chi ancora oggi si chiede quale significato possano avere quelle due parole in italiano, forse resterà deluso sapendo che “Tutti Frutti” altro non è che un gusto di gelato gettonassimo nell’America degli anni ‘50.
Attiva da molti anni nel panorama musicale emiliano, Francesca Mercury si occupa di management e produzione in veste di talent-scout e promoter. È organizzatrice di eventi e ricopre il ruolo di stage manager in festival di importanza nazionale. È direttore artistico di progetti e format musicali e teatrali, molti dei quali sono proposti dall’Associazione Musicale “Avanzi Di Balera”, della quale è presidente. Fa parte del team redazionale di "Tuttorock", per il quale cura la rubrica "Almanacco Mercury", presente anche sulle maggiori piattaforme social e in programmi televisivi e radiofonici. Si occupa di formazione nelle scuole di musica emiliane e porta avanti iniziative dedicate alla storia della musica. Ama i suoi figli, le scarpe, la mortadella e Freddie Mercury.