CONSTANTINE – Aftermath
Il primo album solista del chitarrista greco Constantine, che ha militato nelle band Nightrage (2007), Descending (2008-2012), Mystic Prophecy (2008-2012), Nightfall (2010-2013) e Primal Fear (2012) presenta 8 brani di ottima fattura arricchiti dalle collaborazioni con molti artisti. Le sue influenze sono numerose, Iron Maiden, Metallica, Slayer, Megadeth, Judas Priest, Exodus, Joe Satriani, Steve Vai, Yngwie Malmsteen, Marty Friedman, Zakk Wylde e Michael Romeo dei Symphony X. E proprio un omaggio a Michael Romeo sembra essere l’opener “Bushido”, un brano strumentale di ottima fattura che mostra tutte le abilità di Constantine. “Hellfire Club” presenta alla voce Bjorn “Speed” Strid della death metal band svedese Soilwork e si alterna tra sfuriate violente e momenti più soft dalle ottime melodie. La successiva “Press on Regardless” vede al microfono un grande cantante come Ralf Scheepers della power metal band tedesca Primal Fear che dona quel tocco di pathos perfetto per questo brano. Anche Apollo Papathanasio, ex cantante della power metal band greca Firewind, ora negli Spiritual Beggars, sembra essere perfetto per abbinarsi ai riff e agli assoli del chitarrista in “Another Day” e in “Deliver Us”. In quest’ultimo brano l’assolo di Constantine è davvero notevole. In mezzo a questi due ultimi episodi è da segnalare l’altra ottima prova vocale di Chris Clancy degli inglesi Wearing Scars in “Holding on ‘til the end”, ad iniziare dalle prime note di chitarra acustica per finire in un ritornello che dopo un paio di ascolti non va più via dalla mente dell’ascoltatore. Il disco si chiude con l’ottima “Elegy” in collaborazione col cantante greco Bill Manthos e con un colpo di coda molto violento, “War and Pain”, dove al microfono troviamo Schirmer della thrash metal band tedesca Destruction.
Questo album copre quasi tutto l’intero spettro del genere heavy metal, a volte aggredisce, altre volte rilassa, di certo emoziona ed è suonato e registrato magistralmente. Constantine si rivela un chitarrista dalle mille sfaccettature e dalle mille idee musicali, speriamo di non dover attendere altri 7 anni per avere un suo nuovo lavoro.
MARCO PRITONI
Tracklist:
1. Bushido (Strumentale)
2. Hellfire Club (feat. Bjorn ”Speed” Strid – Soilwork)
3. Press on Regardless (feat. Ralf Scheepers – Primal Fear)
4. Another Day (feat. Apollo Papathanasio – Spiritual Beggars, ex-Firewind)
5. Holding on ‘til the end (feat. Chris Clancy – Wearing Scars)
6. Deliver Us (feat. Apollo Papathanasio – Spiritual Beggars, ex-Firewind)
7. Elegy (feat. Bill Manthos)
8. War and Pain (feat. Schirmer – Destruction)
Credits:
Etichetta: Rockshots Records
Pubblicazione: 31 maggio 2019
VOTO
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.