NAVA – Intervista alla cantante Nava Golchini
by tuttorock
10 Marzo 2019
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Ho intervistato Nava Golchini, cantante di origine iraniana del progetto elettronico sperimentale NAVA con base a Milano che comprende anche il produttore e arrangiatore Francesco Fugazza e i batteristi Elia Pastori e Marco Fugazza. Ecco cosa è emerso dalla nostra chiacchierata.
Ciao Nava, innanzitutto benvenuta su Tuttorock e complimenti per il bel live dello scorso 14 settembre a Imola in occasione del RestArt Urban Festival, mi siete piaciuti veramente tanto.
Ciao! Grazie mille! È stata una serata molto bella perché il pubblico era pieno di energia! Ci siamo divertiti tantissimo!
A maggio è uscito il vostro primo EP, “Body”, come sta andando?
Sta andando molto bene! Abbiamo fatto tante date belle in tutta l’Italia quest’estate, anche all’estero aprendo i concerti per Vök, portando Body in giro.
Il vostro stile è una sorta di industrial mischiato a sonorità orientaleggianti, quali sono gli artisti che più hanno ispirato i vostri percorsi musicali?
Hmmm, possiamo dire che le influenze del gruppo vadano da Arca a Lana del Rey, passando per Apparat e Flying Lotus. Siamo sempre alla ricerca di cose nuove, per cui non escludiamo che da questo si possa passare ad integrare altri generi e a modificare anche il nostro stile.
Come nascono i vostri brani?
É un lavoro sia individuale che di gruppo. Spesso é accaduto che le idee nascessero da provini matti fatti da Nava su Logic e poi si costruisse il brano tutti insieme. Ultimamente il processo per la creazione di ogni pezzo é sempre diverso, i pezzi nascono da Francesco, Marco ed Elia e insieme elaboriamo il brano partendo dall’idea iniziale.
L’altra sera, ad Imola, ho visto gente molto incuriosita da voi mentre altri faticavano a capire la vostra proposta musicale, è una cosa tutta italiana questa di avere difficoltà ad accettare le sperimentazioni e le innovazioni? Nell’Europa Settentrionale, dove avete fatto un minitour insieme agli islandesi Vök, come siete stati accolti?
Allora, il nostro tour europeo ci ha davvero sorpresi a livello di feedback del pubblico! Non ce l’aspettavamo assolutamente di avere le sale piene già alla sera, alle 19, per un gruppo di apertura sconosciuto. Invece abbiamo sempre trovato un pubblico attento e curioso e PUNTUALE! Però anche in Italia abbiamo fatto date dove le sperimentazioni e le innovazioni sono state accolte al massimo! Ed è stato veramente bello!
Avete mai pensato di lasciare l’Italia?
Al momento possiamo dire di no, ci troviamo abbastanza bene a Milano e si stanno smuovendo un pò le cose anche da queste parti!
Ti faccio una domanda un poco delicata sul tuo Paese di origine, l’Iran, dove vi erano e vi sono purtroppo ancora molti divieti, come l’ascolto della musica proveniente dall’Occidente, le esibizioni di cantanti e musiciste donne, l’entrata in uno stadio per persone di sesso femminile. Sempre più giovani, però, tentano di ribellarsi a quel sistema, pensi che la cultura e l’arte, compresa la musica, possano far sì che la situazione migliori? Immagino che per te sarebbe un sogno poterti esibire un giorno là.
Sarebbe veramente un sogno esibirsi in Iran, sarebbe una cosa pazzesca anche fare i video dei NAVA nei posti allucinanti che l’Iran ha da offrire! Posso dire che da noi c’è una scena underground pazzesca! Cose allucinanti come concerti organizzati in mezzo al deserto ecc ecc… che sono pubblicizzati con il passaparola! Perciò direi che a poco poco le cose stiano migliorando.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
In questo momento stiamo lavorando tantissimo sul secondo EP che dovrebbe uscire presto! E ci stiamo preparando per Linecheck, dove collaboreremo anche con Doomsquad!
Grazie mille per il tempo che mi hai dedicato, vuoi dire qualcosa ai lettori di Tuttorock?
Grazie mille a voi! Stay tuned!
MARCO PRITONI
Ciao Nava, innanzitutto benvenuta su Tuttorock e complimenti per il bel live dello scorso 14 settembre a Imola in occasione del RestArt Urban Festival, mi siete piaciuti veramente tanto.
Ciao! Grazie mille! È stata una serata molto bella perché il pubblico era pieno di energia! Ci siamo divertiti tantissimo!
A maggio è uscito il vostro primo EP, “Body”, come sta andando?
Sta andando molto bene! Abbiamo fatto tante date belle in tutta l’Italia quest’estate, anche all’estero aprendo i concerti per Vök, portando Body in giro.
Il vostro stile è una sorta di industrial mischiato a sonorità orientaleggianti, quali sono gli artisti che più hanno ispirato i vostri percorsi musicali?
Hmmm, possiamo dire che le influenze del gruppo vadano da Arca a Lana del Rey, passando per Apparat e Flying Lotus. Siamo sempre alla ricerca di cose nuove, per cui non escludiamo che da questo si possa passare ad integrare altri generi e a modificare anche il nostro stile.
Come nascono i vostri brani?
É un lavoro sia individuale che di gruppo. Spesso é accaduto che le idee nascessero da provini matti fatti da Nava su Logic e poi si costruisse il brano tutti insieme. Ultimamente il processo per la creazione di ogni pezzo é sempre diverso, i pezzi nascono da Francesco, Marco ed Elia e insieme elaboriamo il brano partendo dall’idea iniziale.
L’altra sera, ad Imola, ho visto gente molto incuriosita da voi mentre altri faticavano a capire la vostra proposta musicale, è una cosa tutta italiana questa di avere difficoltà ad accettare le sperimentazioni e le innovazioni? Nell’Europa Settentrionale, dove avete fatto un minitour insieme agli islandesi Vök, come siete stati accolti?
Allora, il nostro tour europeo ci ha davvero sorpresi a livello di feedback del pubblico! Non ce l’aspettavamo assolutamente di avere le sale piene già alla sera, alle 19, per un gruppo di apertura sconosciuto. Invece abbiamo sempre trovato un pubblico attento e curioso e PUNTUALE! Però anche in Italia abbiamo fatto date dove le sperimentazioni e le innovazioni sono state accolte al massimo! Ed è stato veramente bello!
Avete mai pensato di lasciare l’Italia?
Al momento possiamo dire di no, ci troviamo abbastanza bene a Milano e si stanno smuovendo un pò le cose anche da queste parti!
Ti faccio una domanda un poco delicata sul tuo Paese di origine, l’Iran, dove vi erano e vi sono purtroppo ancora molti divieti, come l’ascolto della musica proveniente dall’Occidente, le esibizioni di cantanti e musiciste donne, l’entrata in uno stadio per persone di sesso femminile. Sempre più giovani, però, tentano di ribellarsi a quel sistema, pensi che la cultura e l’arte, compresa la musica, possano far sì che la situazione migliori? Immagino che per te sarebbe un sogno poterti esibire un giorno là.
Sarebbe veramente un sogno esibirsi in Iran, sarebbe una cosa pazzesca anche fare i video dei NAVA nei posti allucinanti che l’Iran ha da offrire! Posso dire che da noi c’è una scena underground pazzesca! Cose allucinanti come concerti organizzati in mezzo al deserto ecc ecc… che sono pubblicizzati con il passaparola! Perciò direi che a poco poco le cose stiano migliorando.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
In questo momento stiamo lavorando tantissimo sul secondo EP che dovrebbe uscire presto! E ci stiamo preparando per Linecheck, dove collaboreremo anche con Doomsquad!
Grazie mille per il tempo che mi hai dedicato, vuoi dire qualcosa ai lettori di Tuttorock?
Grazie mille a voi! Stay tuned!
MARCO PRITONI
Membri del gruppo:
Nava Golchini
Francesco Fugazza
Marco Fugazza
Elia Pastori
https://www.facebook.com/navaproject
Nava Golchini
Francesco Fugazza
Marco Fugazza
Elia Pastori
https://www.facebook.com/navaproject