SUPERMARKET – Intervista al cantante e chitarrista Alfredo Nuti dal Portone
10 Ottobre 2016
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Al termine del concerto tenuto al TPO di Bologna dai Supermarket con il loro Portobello tour, abbiamo avuto il piacere di intervistare il cantante e chitarrista Alfredo Nuti dal Portone.
Ciao Luca, piacere di conoscerci, raccontaci come nascono i Supermarket.
Noi eravamo tutti dei sessionmen, Marcello era il trombonista dei Nobraino, era il Duca degli Abruzzi dei Nobraino, naturalmente appena lui ha mollato la barca loro hanno sfondato, abbiamo tutti una lunga vita di insuccessi (risate). Scherzi a parte, abbiamo tutti una lunga carriera di sessionmen alle spalle, da indipendenti e non, io ho suonato per tanti anni con Mirco Mariani nei Saluti da Saturno, negli Extraliscio, ed insomma un sacco di cose di cui fare la lista sarebbe noioso ed anche ozioso. Quello che conta è che alla fine ci siamo trovati nell’idea di fare una cooperativa paritaria, in effetti io parlo qui, ma non perché mi considero il capo, scrivo i brani è vero, ma questo non fa di me il capobanda (risate).
Siete molto amici insomma?
Certo, da tanti anni, questo è stato uno dei motivi, quando qualcuno suonava in una band alla fine tirava dentro anche l’altro e ci si ritrovava assieme, quindi alla fine ci siamo detti perché non fare qualcosa tutti assieme. I primi prodomi si sono visti nel 2008-2009, poi abbiamo pubblicato qualche bootlegaccio, inqualificabili nel corso degli anni perché non ci pensavamo poi seriamente, e questo che è il nostro primo album.
Quindi versione definitiva?
Dal 2013, il nome Supermarket è nato proprio perché eravamo una cosa che era un duo, poi un sestetto, un decetto, insomma girava di tutto. Un brodo primordiale dove stavano metallari, liscio, calypso, di tutto insomma in attesa di capire cosa fare.
In effetti leggendo la vostra presentazione troviamo world music romagnola, calypso, jazz, funk, evitando il liscio fortunatamente.
Proprio per questo l’abbiamo chiamata world music romagnola, c’è di tutto. Per quanto riguarda il liscio non c’è bisogno di evitarlo in realtà, perché facciamo esattamente quello che si faceva con il liscio, prendiamo musica straniera e la decliniamo alla nostra maniera. In realtà della musica che noi suoniamo non so veramente niente.
Sul palco avete suonato alla grande, dal funk al jazz allo ska, con brani anche tecnicamente difficili.
I ragazzi che mi accompagnano sono secondo me i migliori, ma insomma grandi professionisti, maestri di Conservatorio e roba del genere.
Ed ora sempre in tour.
Come orchestra di liscio abbiamo fatto anche 200 concerti all’anno, con Portobello vogliamo dare una forma più concreta e specifica. Prima suonavamo anche troppo,ma abbiamo preso la coscienza del fatto che fosse un lavoro, tanti prima comunicano poi esistono, noi abbiamo voluto impegnarci concretamente ed esistere prima di comunicare che lo eravamo, tutto senza agenzie ed impegnandoci molto.
Anche stasera un bel riscontro, tanta gente che è venuta sottopalco ed ha partecipato forte.
Fare tanti live in posti anche strani, ti insegna anche la maniera di coinvolgere il pubblico, improvvisiamo molto e riusciamo ad usare quelle che mia nonna definirebbe ‘birbaie’, parlando e scherzando tra di noi e via dicendo.
Adesso poi avete Sfera Cubica a seguirvi che sono molto bravi.
Sì è la prima agenzia che abbiamo, sono molto seri.
Ma tutta questa musica variegata che proponete da cosa nasce? Da che realtà venite?
E’ il risultato dei nostri gusti, da Ornette Coleman ai Cure, dal calypso ai Sonic Youth, ho sempre pensato che i generi siano una scusa per suonare, quando cito brani messicani o simili non ne so niente, questo fa sì che la musica sia lì in superficie, la romagnola è una musica superficiale, ma con una crosta molto spessa.
La radice romagnola rimane in voi comunque?
Le caratteristiche principali del liscio sono di utilizzare musica straniera, dalla mazurka alla polka al valzer, rifatte in chiave romagnola come faceva peraltro Casadei, potremmo chiamarlo Euro-liscio.
Cosa vi piace ascoltare al momento?
Ma guarda, credo che il nostro trombonista al momento stia ascoltando solo i Rage Against The Machine, non suoniamo quello che ascoltiamo insomma (risate). Personalmente non c’è un genere dove mi senta particolarmente coinvolto, mi piacciono tanti generi, dal post-rock alla classica al clubbing, alla newyorkese, non abbiamo confini particolari.
MAURIZIO DONINI
Membri:
Alfredo Nuti dal Portone (chitarra, clarinetto)
Marcello “Jandu” Detti (trombone, trombino, bombardino,tuba, imbuti e conchiglie)
Roberto Villa (contrabbasso)
Gianni Perinelli (sax soprano e tenore)
Daniele Marzi.(batteria)
https://www.facebook.com/events/296091200773150
http://www.supermarket-music.it
https://www.facebook.com/Supermarket-153623594743503
https://www.youtube.com/channel/UCGRxNlm-TW8uA0RQI6YkuGA
https://lamormiononmuore.bandcamp.com/album/portobello
http://www.tuttorock.net/concerti/supermarket-live-quintet-live-tpo-bologna-25-9-2016
http://www.tuttorock.net/recensioni/supermarket-portobello
Ciao Luca, piacere di conoscerci, raccontaci come nascono i Supermarket.
Noi eravamo tutti dei sessionmen, Marcello era il trombonista dei Nobraino, era il Duca degli Abruzzi dei Nobraino, naturalmente appena lui ha mollato la barca loro hanno sfondato, abbiamo tutti una lunga vita di insuccessi (risate). Scherzi a parte, abbiamo tutti una lunga carriera di sessionmen alle spalle, da indipendenti e non, io ho suonato per tanti anni con Mirco Mariani nei Saluti da Saturno, negli Extraliscio, ed insomma un sacco di cose di cui fare la lista sarebbe noioso ed anche ozioso. Quello che conta è che alla fine ci siamo trovati nell’idea di fare una cooperativa paritaria, in effetti io parlo qui, ma non perché mi considero il capo, scrivo i brani è vero, ma questo non fa di me il capobanda (risate).
Siete molto amici insomma?
Certo, da tanti anni, questo è stato uno dei motivi, quando qualcuno suonava in una band alla fine tirava dentro anche l’altro e ci si ritrovava assieme, quindi alla fine ci siamo detti perché non fare qualcosa tutti assieme. I primi prodomi si sono visti nel 2008-2009, poi abbiamo pubblicato qualche bootlegaccio, inqualificabili nel corso degli anni perché non ci pensavamo poi seriamente, e questo che è il nostro primo album.
Quindi versione definitiva?
Dal 2013, il nome Supermarket è nato proprio perché eravamo una cosa che era un duo, poi un sestetto, un decetto, insomma girava di tutto. Un brodo primordiale dove stavano metallari, liscio, calypso, di tutto insomma in attesa di capire cosa fare.
In effetti leggendo la vostra presentazione troviamo world music romagnola, calypso, jazz, funk, evitando il liscio fortunatamente.
Proprio per questo l’abbiamo chiamata world music romagnola, c’è di tutto. Per quanto riguarda il liscio non c’è bisogno di evitarlo in realtà, perché facciamo esattamente quello che si faceva con il liscio, prendiamo musica straniera e la decliniamo alla nostra maniera. In realtà della musica che noi suoniamo non so veramente niente.
Sul palco avete suonato alla grande, dal funk al jazz allo ska, con brani anche tecnicamente difficili.
I ragazzi che mi accompagnano sono secondo me i migliori, ma insomma grandi professionisti, maestri di Conservatorio e roba del genere.
Ed ora sempre in tour.
Come orchestra di liscio abbiamo fatto anche 200 concerti all’anno, con Portobello vogliamo dare una forma più concreta e specifica. Prima suonavamo anche troppo,ma abbiamo preso la coscienza del fatto che fosse un lavoro, tanti prima comunicano poi esistono, noi abbiamo voluto impegnarci concretamente ed esistere prima di comunicare che lo eravamo, tutto senza agenzie ed impegnandoci molto.
Anche stasera un bel riscontro, tanta gente che è venuta sottopalco ed ha partecipato forte.
Fare tanti live in posti anche strani, ti insegna anche la maniera di coinvolgere il pubblico, improvvisiamo molto e riusciamo ad usare quelle che mia nonna definirebbe ‘birbaie’, parlando e scherzando tra di noi e via dicendo.
Adesso poi avete Sfera Cubica a seguirvi che sono molto bravi.
Sì è la prima agenzia che abbiamo, sono molto seri.
Ma tutta questa musica variegata che proponete da cosa nasce? Da che realtà venite?
E’ il risultato dei nostri gusti, da Ornette Coleman ai Cure, dal calypso ai Sonic Youth, ho sempre pensato che i generi siano una scusa per suonare, quando cito brani messicani o simili non ne so niente, questo fa sì che la musica sia lì in superficie, la romagnola è una musica superficiale, ma con una crosta molto spessa.
La radice romagnola rimane in voi comunque?
Le caratteristiche principali del liscio sono di utilizzare musica straniera, dalla mazurka alla polka al valzer, rifatte in chiave romagnola come faceva peraltro Casadei, potremmo chiamarlo Euro-liscio.
Cosa vi piace ascoltare al momento?
Ma guarda, credo che il nostro trombonista al momento stia ascoltando solo i Rage Against The Machine, non suoniamo quello che ascoltiamo insomma (risate). Personalmente non c’è un genere dove mi senta particolarmente coinvolto, mi piacciono tanti generi, dal post-rock alla classica al clubbing, alla newyorkese, non abbiamo confini particolari.
MAURIZIO DONINI
Membri:
Alfredo Nuti dal Portone (chitarra, clarinetto)
Marcello “Jandu” Detti (trombone, trombino, bombardino,tuba, imbuti e conchiglie)
Roberto Villa (contrabbasso)
Gianni Perinelli (sax soprano e tenore)
Daniele Marzi.(batteria)
https://www.facebook.com/events/296091200773150
http://www.supermarket-music.it
https://www.facebook.com/Supermarket-153623594743503
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https://lamormiononmuore.bandcamp.com/album/portobello
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http://www.tuttorock.net/recensioni/supermarket-portobello
Maurizio Donini
CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.