SIMONE DA PRA – Intervista al cantante
Intervisto per Tuttorock Simone Da Pra che possiamo ascoltare dal 30 marzo in radio col singolo “ Passerà”. SIMONE DA PRA è nato a Pieve di Cadore (Belluno), classe 1985. Da 2002, inizialmente sotto pseudonimo, inizia a registrare i suoi primi brani. Debutta nell’ambiente del rap italiano nel 2006 con il disco “Vita Di Ragazzi Di Oggi”. Nel 2008 pubblica “Bancarotta”, un Ep composto da 18 brani che affrontano tematiche giovani e di protesta sociale. Nel 2010 pubblica, “CabaRap”, album che vede la collaborazione con Linus e Nicola Savino, un featuring parlato estratto dal programma Deejay Chiama Italia. Nel 2013 esce “Sempre Più Scemo”, primo singolo che anticipa l’uscita del suo terzo album, dal titolo “Crisi D’Identità”. Nello stesso anno collabora con vari artisti rap come Ensi, Raige e Mondo Marcio. Nel 2015, utilizzando il suo vero nome, pubblica “Libero”, Ep che include i brani “Potrei essere proprio lei” e “L’amore è amore”. Dal 30 marzo Simone Da Pra tornerà in radio con il brano “Passerà”.
Ciao Simone! Benvenuto su Tuttorock! Come stai?
La salita è ripida ma tutto sembra andare molto meglio, questo singolo mi sta aiutando molto.. direi quasi che è un percorso più che un singolo. Grazie infinite per avermelo chiesto, di questi tempi come stai non interessa più a nessuno.
Credo sia importantissimo chiedere “come stai”, son solo due parole ma scaldano il cuore. Dal 30 marzo, pochi giorni fa, possiamo sentire il tuo nuovo singolo in radio dal titolo “ Passerà”. Un bel testo, profondo e coraggioso. Parlaci di come è nato.
“Passerà” nasce in mezzo al fango, come un diamante grezzo. Era un brutto periodo, avevo da poco perso mio nonno che tra l’altro per me è stato l’unica vera famiglia che abbia mai avuto. Crollavo ogni giorno sempre più e invece di trovare sostegno attorno a me ho avuto soltanto critiche e cattiverie, le stesse che sopportavo da un intera vita. Le persone a volte nemmeno si rendono conto di quanto male riescano a fare con le loro parole. “Passerà” è tutto questo ma soprattutto ciò che è arrivato dopo: ricominciare da meno di zero e rialzarsi per l’ennesima volta sconfiggendo i proprio demoni, ripartendo da se stessi. Mi sono dovuto salvare da solo come succede spesso a molti di noi.
Simone, è dal 2002 che proponi la tua musica, eri giovanissimo ( non che ora tu non lo sia!), ma cosa è cambiato nel tuo modo di scrivere i brani? Come si sono evoluti?
Grazie per il giovanissimo! (sorride) Direi che è cambiato tutto, inizialmente scrivevo per evadere. La musica è entrata nella mia vita come un fiume in piena quando ho perso mia madre nel 2001, forse avevo solo bisogno d’illudermi di essere ancora un ragazzo con una vita normale, avevo bisogno di non pensare più a tutto quel male. Senza nemmeno rendermene conto ho indossato una maschera, un costume, mi sono dato un nome fittizio ed ho iniziato a fare musica, a farmi salvare da lei. Poi con il tempo mi sono reso conto che quella cosa non mi apparteneva più, non ero più io e non volevo prendere in giro me stesso ne tantomeno chi mi ascoltava, cosi ho chiuso un capitolo, anzi tutto il libro. Ho ricominciato scavando dentro me, facendo pian piano uscire tutto. Ecco, se ieri scrivevo per evadere oggi scrivo per necessità. Dopo un lungo percorso ho finalmente accettato di essere ciò che sono e non potrò mai cambiare: Simone Da Pra.
“Spero che le mie parole possano essere d’aiuto a tutte quelle persone che stanno passando brutti momenti, vittime di bullismo o violenza di ogni genere, a partire da quella verbale che purtroppo da molti non viene nemmeno considerata violenza” .
Questa è una frase che hai detto parlando di “Passerà”, credo sia molto significativa ed essendo io un’insegnante mi ha colpito il passaggio sul “bullismo”. Cosa pensi di questo “fenomeno” e della “ violenza verbale” che è davvero, per certi versi, sottovalutata?
Disprezzo ogni forma di male, non lo concepisco, mi chiedo che senso abbia. Il bullismo e la violenza verbale corrono su strade parallele e credo siano semplicemente una cosa stupida per sole persone stupide: ferire qualcuno è sbagliato, sempre e comunque. Non credo ci sia molto su cui discutere ma se ci ritroviamo a farlo è proprio perché il mondo pare spesso girare al contrario. C’è molta ignoranza e detta onestamente credo siamo tutti responsabili di questo perché infondo il mondo siamo noi, le nostre scelte, l’esempio che diamo ai più giovani. Io in famiglia mi sono sentito uccidere a parole e se ripenso a chi l’ha fatto e ai suoi modi da cavernicolo posso solo dirti che per me quella persona oggi è un esempio da evitare ma bastava un solo attimo che al contrario lo prendessi quasi come un insegnamento di vita, che pensassi fossero quelli i modi giusti per rapportarsi con le persone e in un attimo sarei potuto diventare esattamente come lui.
La violenza verbale credo sia di gran lunga sottovalutata ma finchè non ne sei vittima quasi non te ne rendi conto ed è proprio qui il problema. In molti dicono “Sono solo parole, che vuoi che sia..” e pensano il problema sia tu stesso che non le accetti perché per loro è normale trattare in questo modo fratelli, sorelle, compagni di banco.
Adesso cosa ci dobbiamo aspettare da Simone Da Pra? Ci saranno dei live o delle manifestazioni a cui parteciperai?
“Passerà” nasce senza troppe aspettative, credevo di pubblicarla nei miei social e “finita li” invece mi sta dando parecchie soddisfazioni. Credo che molta gente abbia capito cosa c’è dietro. Forse esistono ancora persone come me che amano non essere prese in giro e ascoltano ancora canzoni con delle tematiche, anche se è scontato dirlo ma siamo una netta minoranza. Mi piacerebbe esibirmi dal vivo ma non voglio farlo soltanto perché ora c’è qualche richiesta, voglio che tutto abbia un significato preciso quindi se mai salirò sopra ad un palco devono esserci delle idee e uno spettacolo a cui valga la pena assistere. Non proporrei mai un concerto a cui sarei il primo a non andare.
Grazie per questa chiacchierata e buona musica sempre!
Grazie Monica e grazie a voi di Tuttorock per lo spazio!
MONICA ATZEI
www.simonedapra.it
www.facebook.com/simonedapra.official
www.youtube.com/user/simonedapra
www.instagram.com/simonedapra
Ciao Simone! Benvenuto su Tuttorock! Come stai?
La salita è ripida ma tutto sembra andare molto meglio, questo singolo mi sta aiutando molto.. direi quasi che è un percorso più che un singolo. Grazie infinite per avermelo chiesto, di questi tempi come stai non interessa più a nessuno.
Credo sia importantissimo chiedere “come stai”, son solo due parole ma scaldano il cuore. Dal 30 marzo, pochi giorni fa, possiamo sentire il tuo nuovo singolo in radio dal titolo “ Passerà”. Un bel testo, profondo e coraggioso. Parlaci di come è nato.
“Passerà” nasce in mezzo al fango, come un diamante grezzo. Era un brutto periodo, avevo da poco perso mio nonno che tra l’altro per me è stato l’unica vera famiglia che abbia mai avuto. Crollavo ogni giorno sempre più e invece di trovare sostegno attorno a me ho avuto soltanto critiche e cattiverie, le stesse che sopportavo da un intera vita. Le persone a volte nemmeno si rendono conto di quanto male riescano a fare con le loro parole. “Passerà” è tutto questo ma soprattutto ciò che è arrivato dopo: ricominciare da meno di zero e rialzarsi per l’ennesima volta sconfiggendo i proprio demoni, ripartendo da se stessi. Mi sono dovuto salvare da solo come succede spesso a molti di noi.
Simone, è dal 2002 che proponi la tua musica, eri giovanissimo ( non che ora tu non lo sia!), ma cosa è cambiato nel tuo modo di scrivere i brani? Come si sono evoluti?
Grazie per il giovanissimo! (sorride) Direi che è cambiato tutto, inizialmente scrivevo per evadere. La musica è entrata nella mia vita come un fiume in piena quando ho perso mia madre nel 2001, forse avevo solo bisogno d’illudermi di essere ancora un ragazzo con una vita normale, avevo bisogno di non pensare più a tutto quel male. Senza nemmeno rendermene conto ho indossato una maschera, un costume, mi sono dato un nome fittizio ed ho iniziato a fare musica, a farmi salvare da lei. Poi con il tempo mi sono reso conto che quella cosa non mi apparteneva più, non ero più io e non volevo prendere in giro me stesso ne tantomeno chi mi ascoltava, cosi ho chiuso un capitolo, anzi tutto il libro. Ho ricominciato scavando dentro me, facendo pian piano uscire tutto. Ecco, se ieri scrivevo per evadere oggi scrivo per necessità. Dopo un lungo percorso ho finalmente accettato di essere ciò che sono e non potrò mai cambiare: Simone Da Pra.
“Spero che le mie parole possano essere d’aiuto a tutte quelle persone che stanno passando brutti momenti, vittime di bullismo o violenza di ogni genere, a partire da quella verbale che purtroppo da molti non viene nemmeno considerata violenza” .
Questa è una frase che hai detto parlando di “Passerà”, credo sia molto significativa ed essendo io un’insegnante mi ha colpito il passaggio sul “bullismo”. Cosa pensi di questo “fenomeno” e della “ violenza verbale” che è davvero, per certi versi, sottovalutata?
Disprezzo ogni forma di male, non lo concepisco, mi chiedo che senso abbia. Il bullismo e la violenza verbale corrono su strade parallele e credo siano semplicemente una cosa stupida per sole persone stupide: ferire qualcuno è sbagliato, sempre e comunque. Non credo ci sia molto su cui discutere ma se ci ritroviamo a farlo è proprio perché il mondo pare spesso girare al contrario. C’è molta ignoranza e detta onestamente credo siamo tutti responsabili di questo perché infondo il mondo siamo noi, le nostre scelte, l’esempio che diamo ai più giovani. Io in famiglia mi sono sentito uccidere a parole e se ripenso a chi l’ha fatto e ai suoi modi da cavernicolo posso solo dirti che per me quella persona oggi è un esempio da evitare ma bastava un solo attimo che al contrario lo prendessi quasi come un insegnamento di vita, che pensassi fossero quelli i modi giusti per rapportarsi con le persone e in un attimo sarei potuto diventare esattamente come lui.
La violenza verbale credo sia di gran lunga sottovalutata ma finchè non ne sei vittima quasi non te ne rendi conto ed è proprio qui il problema. In molti dicono “Sono solo parole, che vuoi che sia..” e pensano il problema sia tu stesso che non le accetti perché per loro è normale trattare in questo modo fratelli, sorelle, compagni di banco.
Adesso cosa ci dobbiamo aspettare da Simone Da Pra? Ci saranno dei live o delle manifestazioni a cui parteciperai?
“Passerà” nasce senza troppe aspettative, credevo di pubblicarla nei miei social e “finita li” invece mi sta dando parecchie soddisfazioni. Credo che molta gente abbia capito cosa c’è dietro. Forse esistono ancora persone come me che amano non essere prese in giro e ascoltano ancora canzoni con delle tematiche, anche se è scontato dirlo ma siamo una netta minoranza. Mi piacerebbe esibirmi dal vivo ma non voglio farlo soltanto perché ora c’è qualche richiesta, voglio che tutto abbia un significato preciso quindi se mai salirò sopra ad un palco devono esserci delle idee e uno spettacolo a cui valga la pena assistere. Non proporrei mai un concerto a cui sarei il primo a non andare.
Grazie per questa chiacchierata e buona musica sempre!
Grazie Monica e grazie a voi di Tuttorock per lo spazio!
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