Bombay – Intervista alle due chitarre: Nicola Bruni e Lorenzo Bertolini
21 Marzo 2016
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I Bombay nascono nel novembre 2014 a Medicina (Bologna). L’incontro di 5 ragazzi (Alessandro Zadra alla batteria, Tiziano Consolini al basso, Lorenzo Bertolini e Nicola Bruni alle chitarra, Alessandro Cavarretta alla voce) con gusti musicali diversi ha generato nel giro di soli 6 mesi “Elephant“, un album di 8 tracce interamente autoprodotto. Il lavoro raccoglie le sonorità alternative-rock anni ’90 appoggiandosi però su una cura del suono più moderna. Dopo un anno di attività il cantante, Alessandro Cavarretta, decide di uscire dal gruppo. Dopo qualche mese di lavoro strumentale, si unisce al gruppo la nuova voce Marco Cardona. La nuova formazione sta sperimentando un sound più potente e accurato
Allora partiamo dal vostro primo disco.
Elephant E’ stato un disco, che è quello che è fuori adesso, 8 tracce registrate in 6 mesi con alla voce Alessandro Cavarretta, che è una voce molto particolare, che ricorda da vicino quella di Molko dei Placebo, e che porta il genere più vicino al pop-rock, mentre in realtà noi siamo così ma fino ad un certo punto.
Ma quindi a voi invece cosa piace suonare?
Ci piace suonare alternative rock, un poco più pesante con finali lunghi che salgono di volume, è un lavoro più semplice su alcune tracce, mentre altre, nello stile delle canzoni nuove che stiamo preparando, che è un genere diverso.
Non vi chiederò cosa vi piaceva ascoltare da giovani, visto che giovani lo siete ancora….
La cosa che un poco ci contraddistingue secondo noi è che veniamo tutti da mondi diversi, dal blues, blues rock, all’hard-core e roba pesa del genere. Abbiamo iniziato a suonare per gioco e poi la cosa ci ha preso bene, adesso stiamo preparando questo nuovo disco con 4 pezzi nuovi dove abbiamo già il nuovo cantante con cui pensiamo di avere la formazione definitiva.
Provenite dalla Scuola di Musica di Medicina di Nicola Carafa?
Io studio da quando avevo 13 anni, poi avevo smesso, poi ripreso, comunque sì, conosco benissimo Nicola e la Scuola è un punto di riferimento, ci ha insegnato un pensiero su come condividere le cose e la musica, non per niente gli utili che proverranno dalle vendite del cd che è fuori andranno alla Scuola.
Attività dal vivo?
Abbiamo fatto una quindicina di live nel circondario, ora stiamo cercando di spostarci verso Bologna, suoneremo al Cà de Mandorli, poi il 27/4 all’Arteria in centro, ed un festival al Lab End di San Lazzaro di Savena. Siamo entrati in un collettivo di ragazzi che organizzano questo festival “Questa è Bologna”, dove verrà sicuramente fuori un evento molto bello e dovrebbe essere il 24 aprile, anche se la data non è ancora sicura.
Ho paura a chiedervi cosa ascoltate adesso.
Cure, Marlene Kuntz, Verdena.
In Elephant avete 4 pezzi in italiano e 4 in inglese, la scelta della lingua da cosa deriva?
Da adesso faremo solo italiano, il nuovo disco sarà così.
I vostri testi cosa rispecchiano?
Introversi, non particolarmente difficili, vengono da pensieri, ma il punto dei nostri dischi non è nei testi.
I l processo creativo come avviene?
Siamo molto una famiglia, ci piace fare tutto, dalle art work alle magliette, in stile Fugazi. Prima facciamo il pezzo in un inglese maccheronico, perché in inglese ci viene subito, poi si traduce il tutto e si prepara il pezzo definitivo. Noi abbiamo tante chitarre nella nostra musica, ci prendiamo tanto tempo a capire cosa devono fare le due assieme, mentre il processo di scrittura è molto improvvisato, poi teniamo i l meglio.
Chi volesse ascoltarvi vi trova su Spotify, iTunes e simili?
Su Spotify ancora no, siamo su Youtube e Soundcloud, oltre Facebook ovviamente. Poi puntiamo a fare uscire il video nuovo entro maggio.
MAURIZIO DONINI
Membri:
Chitarra: Lorenzo Bertolini
Chitarra: Nicola Bruni
Basso: Tiziano Consolini
Batteria: Alessandro Zadra
Voce: Marco Cardona)
https://www.facebook.com/bombaybanda
http://www.instagram.com/bombaybanda
http://www.tuttorock.net/recensioni/bombay-elephant
Allora partiamo dal vostro primo disco.
Elephant E’ stato un disco, che è quello che è fuori adesso, 8 tracce registrate in 6 mesi con alla voce Alessandro Cavarretta, che è una voce molto particolare, che ricorda da vicino quella di Molko dei Placebo, e che porta il genere più vicino al pop-rock, mentre in realtà noi siamo così ma fino ad un certo punto.
Ma quindi a voi invece cosa piace suonare?
Ci piace suonare alternative rock, un poco più pesante con finali lunghi che salgono di volume, è un lavoro più semplice su alcune tracce, mentre altre, nello stile delle canzoni nuove che stiamo preparando, che è un genere diverso.
Non vi chiederò cosa vi piaceva ascoltare da giovani, visto che giovani lo siete ancora….
La cosa che un poco ci contraddistingue secondo noi è che veniamo tutti da mondi diversi, dal blues, blues rock, all’hard-core e roba pesa del genere. Abbiamo iniziato a suonare per gioco e poi la cosa ci ha preso bene, adesso stiamo preparando questo nuovo disco con 4 pezzi nuovi dove abbiamo già il nuovo cantante con cui pensiamo di avere la formazione definitiva.
Provenite dalla Scuola di Musica di Medicina di Nicola Carafa?
Io studio da quando avevo 13 anni, poi avevo smesso, poi ripreso, comunque sì, conosco benissimo Nicola e la Scuola è un punto di riferimento, ci ha insegnato un pensiero su come condividere le cose e la musica, non per niente gli utili che proverranno dalle vendite del cd che è fuori andranno alla Scuola.
Attività dal vivo?
Abbiamo fatto una quindicina di live nel circondario, ora stiamo cercando di spostarci verso Bologna, suoneremo al Cà de Mandorli, poi il 27/4 all’Arteria in centro, ed un festival al Lab End di San Lazzaro di Savena. Siamo entrati in un collettivo di ragazzi che organizzano questo festival “Questa è Bologna”, dove verrà sicuramente fuori un evento molto bello e dovrebbe essere il 24 aprile, anche se la data non è ancora sicura.
Ho paura a chiedervi cosa ascoltate adesso.
Cure, Marlene Kuntz, Verdena.
In Elephant avete 4 pezzi in italiano e 4 in inglese, la scelta della lingua da cosa deriva?
Da adesso faremo solo italiano, il nuovo disco sarà così.
I vostri testi cosa rispecchiano?
Introversi, non particolarmente difficili, vengono da pensieri, ma il punto dei nostri dischi non è nei testi.
I l processo creativo come avviene?
Siamo molto una famiglia, ci piace fare tutto, dalle art work alle magliette, in stile Fugazi. Prima facciamo il pezzo in un inglese maccheronico, perché in inglese ci viene subito, poi si traduce il tutto e si prepara il pezzo definitivo. Noi abbiamo tante chitarre nella nostra musica, ci prendiamo tanto tempo a capire cosa devono fare le due assieme, mentre il processo di scrittura è molto improvvisato, poi teniamo i l meglio.
Chi volesse ascoltarvi vi trova su Spotify, iTunes e simili?
Su Spotify ancora no, siamo su Youtube e Soundcloud, oltre Facebook ovviamente. Poi puntiamo a fare uscire il video nuovo entro maggio.
MAURIZIO DONINI
Membri:
Chitarra: Lorenzo Bertolini
Chitarra: Nicola Bruni
Basso: Tiziano Consolini
Batteria: Alessandro Zadra
Voce: Marco Cardona)
https://www.facebook.com/bombaybanda
http://www.instagram.com/bombaybanda
http://www.tuttorock.net/recensioni/bombay-elephant
Maurizio Donini
CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.