“Close Up” Artisti in primo piano raccontano: Andrea GE & Cristina Scabbia …
Sperando di avere riassunto il più fedelmente possibile quanto scaturito dalle quattro ore del workshop, ecco il resoconto:
CRISTINA: obiettivi, non vuol dire diventare ricchi con la tua voce o strumento, ma fare quello che senti, quando iniziai la carriera con i Lacuna Coil, 20 anni fa, non pensavo di diventare una cantante famosa, ma di cantare, fare tanto studio di registrazione, prove, demos. Pensammo di preparare un kit fatto bene con una bella foto ed una bio stringata, lasciando parlare la nostra musica ed io la mia voce, e la nostra immagine. Nessuno di noi pensava di arrivare dove siamo arrivati, e a tutt’oggi manteniamo lo stesso entusiasmo, perchè il mio sogno è cantare.
Tuttorock: 20 anni fa quando hai iniziato si faceva gavetta e poi si andava in tv, oggi i vari talent show hanno ribaltato il percorso, prima vai in tv, diventi famoso, poi vai sui palchi.
Cristina: adesso è tutto mordi e fuggi e la canzone deve piacere subito e diventare famosa subito, perchè l’anno dopo ci sarà un altro artista. Devo dire ch mi sono fatta un ragionamento abbastanza preciso sul mondo dei talent. Sono tutti incazzatissimi, poi è vero che l’ascoltatore pigro fa zapping, ma in fondo non è molto diverso da 20 anni fa, noi abbiamo mandato un demo a delle giurie quindi ed abbiamo dovuto comunque passare il giudizio di una giuria che ha scelto noi fra altri 100. Ci i trova sempre davanti ad una giuria , ci sarà sempre qualcuno cui dover provare il proprio potenziale. C’è anche Youtube da usare come mezzo. Chiunque decida di partecipare ai talent sa benissimo a cosa va incontro, sanno benissimo che canteranno pezzi fatti da altri.
Andrea: sono assolutamente d’accordo con Cristina, le possibilità si sono ampliate, non è che una cosa escluda l’altra, personalmente io suonavo con le mie band e suonavamo gratis per farci vedere. Non devi pensare che se tu sei nulla e vuoi diventare qualcuno vai al talent, non è che si sia solo quel mezzo, il mio consiglio è suonare dal vivo, farsi conoscere, apprezzare, farsi una fanbase, poi se vali avrai la possibilità di fare televisione. Basta darsi da fare, andare nelle sale prove, avere una band o un gruppo di lavoro, anche a livello basso, jam sessions e cose del genere. Io ero un hooligan, mi pento anche di cose fatte, ma avevo un obiettivo e lo volevo fortissimamente.
2. ANDREA GE: OPEN MINDED, cosa significa per voi Lacuna Coil?
Cristina: ognuno di noi nei Lacuna Coil è open minded, è un fraintendimento, molti pensano che essere open minded voglia dire di mettere tutto nella propria musica per accontentare tutti, invece vuol dire essere aperti a quello che ti circonda, che può influenzarti, a volte anche con esperienze negative, sicuramente non ci siamo mai chiuse nelle nostre quattro mura, non abbiamo mai detto sappiamo tutto e non abbiamo nulla da imparare. L’importante è cercare di capire, anche se qualcosa non ti piace magari trovi modo di estrapolarne una parte buona da prendere dentro e credo che questo sia stato fondamentale per i Lacuna Coil. Ci sono tante opportunità al giorno d’oggi, basta avere internet e chiunque puoi mettere un video e magari diventa virale.
ANDREA: normalmente non piace quello che non si conosce. Il mio metodo di batteria si basa su metodi afro ad esempio. E’ diverso tra musicisti e ascoltatori, il difetto di queste generazioni è di avere mille cose, quello che ascolti non ti influenza, la gara non è avere più pezzi nuovi nella propria playlist, ma avere quello che conta.
3. ANDREA GE: CONOSCERE PERSONE E FARE ESPERIENZE.
Vuol dire uscire, fare e condividere esperienze, mi sono tatuato un lupo come simbolo di creare un branco, noi qui siamo un branco ad esempio, aiutare i vostri colleghi, creare opportunità per voi e per gli altri. Se all’interno di una band sei un chitarrista puoi anche darti da fare per promuovere la band, cercare date, la gente saprà che se i uno che si dà fare. Io mi sono inventato questa cosa da solo, ho registrato due loop di battteria, negli anni ‘90, avevo un hard-disk pieno di patterns, ho voluto registrare il tutto e farlo girare. Questo mi ha fruttato un contratto con la Big Fish Audio, la maggiore etichetta al mondo. Mi hanno dato piu di 8000 euro per un lavoro che poteva fare chiunque.
4. ANDREA GE: ESSERE ATTIVO PROPOSITIVO.
Cristina: scambi di esperienze, anche su internet, a me piacciono molto i videogiochi, fino a poco tempo fa non si sarebbe visto molto il matching Lacuna Coil-videogiochi, tenete conto che io faccio schifo ai giochi, nonostante questo sono riuscita a trovare dei contatti con delle ditte che fanno videogiochi, si sta parlando di canzoni per i videogiochi, addirittura per un film basato su videogiochi..
ANDREA GE: come si è sviluppato il tuo ruolo di lead vocal nella band?
Cristina: io con Andrea sono responsabile dei testi e delle linee vocali, un poco perchè essere l’elemento femminile del gruppo ha portato ad essere quello di spicco, un poco ci abbiamo giocato su questa particolarità. Negli anni abbiamo imparato tante cose, magari ho usato look, in alcuni look cercavo di essere troppo perfetta, di accontentare gli altri con look che non mi rappresentavano, da quando ho iniziato ad usare solo i mezzi che mi rappresentano si sono aperte tante opportunità. Testi, interviste, attività promozionali.
5. ANDREA GE: RIMANI AGGIORNATO.
Partecipare agli eventi, ai clinic, io ho sempre usato molto l’elettronica nella mia musica , fare missaggi, dare un contributo creativo non legato solo alla batteria, la mia visione è a 360 gradi, ascolto il pezzo come se fosse di un altro, il primo Cubase era sull’Atari con 1mb di memoria, mi chiusi in cantina con il libretto per un giorno. Ora sono alla versione aggiornata, negli anni ‘90 la Roland mi chiese anche di fare il dimostratore, qui all’Academy abbiamo introdotto questa attività. La batteria elettronica la useremo per insegnare ai bambini, ha un approccio semplice e la puoi suonare anche in un condominio. non voglio dire che devi sempre avere l’ultimo ritrovato, ma sapere quali e quante possibilità hai per fare cose, devi sapere che esistono mezzi che poi svilupperanno il tuo lato artistico. Ultimamente sto frequentando un DJ ed abbiamo due visioni diverse, ma interagiamo molto bene.
ANDREA GE: come reagisci alle novità e che rapporto hai con l’elettronica?
Cristina: faccio proprio schifo, sono molto brava con i computers, ma tecnologia musicale non fa per me, per fortuna sono in un gruppo di uomini. Come stili non mi piace dare definizioni di genere, ho un approccio molto da bambina, se qualcosa mi piace cerco di assorbire le sensazioni piuttosto che definire lo stile con un nome. Quando il mio fidanzato mi regalò ProTools rimasi a guardarlo, anche perchè io voglio mettere giù subito le idee quando mi vengono, se devo metterci due mesi ad imparare Pro Tools invece con GarageBand posso fare tutto subito, poi ci lavoro sopra.
6. ANDREA: ESSERE ORGANIZZATO PRECISO PUNTUALE: io sono molto preciso e puntuale, chi ha a che fare con me gli conto i minuti, se sono in ritardo mando un sms. Questo mio atteggiamento è per insegnarti un metodo, è una cosa importante, fondamentale per la tua professionalità, organizzato anche con te stesso, avere una sorta di agenda mentale. Se sei organizzato puoi fare più cose, Il che vuol dire arrivare con la strumentazione a posto, presentarsi con tutto funzionante e testato, altrimenti dai una brutta immagine e non ti chiameranno mai.
ANDREA GE: COME VEDI IL PROFILO MUSICISTA, CON QUALI VORRESTI COLLABORARE?
Cristina: per me la puntualità è qualcosa di fondamentale e Andrea lo sa ed il fatto che lavoriamo ancora assieme lo dimostra. E’ che per rispetto nei confronti degli altri, non voglio mettere me stessa al centro. Ci siamo conosciuti con i Queenmania, andai a provare con loro e vidi una squadra puntuale, precisa e professionale, quello mi fece subito dire sì (amo i Queen). Mi portai una valigetta di cambi per essere al top durante il live e dare anche un valore aggiunto.
7. ANDREA GE: PROMUOVERE LA PROPRIA IMMAGINE E ATTIVITÀ: essere coerenti, avere riscontro dalle esperienze passate. Consiglio nelle prime fasi di affidarsi a chi queste cose le fa di professione , se vuoi dare una immagine professionale , conviene prendere un ufficio stampa, quando c’è una comunicazione professionale si vede la differenza. Il video che mi promuove è fatto da professionisti e si vede la differenza. Vedo le copertine e i video dei Lacuna Coil e si vede la qualità.
Tu cosa fai per promuovere la tua attività?
Cristina: io sono molto attiva sui social, non tanto per promuovere, ma perchè mi piace interagire con i fans, anche quando devo discuterci perchè fanno commenti contrari. I miei social li curo personalmente, nel bene e nel male me ne occupo io. Evito di postare cose personali, tengo separate le due cose.
Tuttorock: non pensate che ci sia un rischio di sovraesposizione mediatica a postare continuamente come vedo spesso fare?
Andrea GE: dietro tutto ciò ci deve essere sostanza, la sostanza non ve la posso spiegare, alla fine le canzoni belle restano, devi avere una cognizione di quello che è lo standard qualitativo medio. Se la tua canzone fa schifo puoi sparare video e foto finche vuoi, ma non serviranno. Anche la polemica su tribute band e cover band è inutile, se la tua band suona canzoni pazzesche lo spazio lo troverai. Della sovraesposizone non ne ho paura. L’importante è esserci, poi arriva il migliore, è come una gara , se anche parti da 35 pouoi arrivare primo se sei il migliore.
Cristina: su alcuni social può essere , su altri come Twitter la continuità è fondamentale, su Facebook invece il post rimane sulla pagina.
8. ANDREA: SERIETÀ E SIMPATIA: trasmettere positività, io mi reputo fortunato perche ho tante cose da fare e che mi piacciono, mi metto nei panni di quelli che non hanno questa fortuna. Io ho evidenziato un punto di Cristina che ha fatto la differenza, ho seguito la carriera dei Lacuna, cercavamo con la mia band di capire che passi avevano fatto per avere successo, conobbi Cristina alla presentazione di Guitar Hero e si ponevano con umiltà e disponibilità, cose che mancavano alla mia band di allora che poi cambiai. La sua differenze e dei Lacuna è proprio questa umiltà, parola molto importante, a volte suona male, ma non è intesa ovviamente in quel senso. Quando sale sul palco ha grande grinta e non ha bisogno di far pesare il suo successo a tutti.
Quale è stata l’arma del tuo successo, oltre ovviamente le tue qualità?
Cristina: sono molto simile a te, anche io ho i miei momenti no, ci sono i pro e i contro, la riduzione drastica del tempo che passi con i tuoi, cerco di essere il più professionale possibile nel mio lavoro, nella mia vita sono molto disorganizzata e casinista, ma quando devo lavorare divento un mastino. Ci fu una richiesta tramite una amica e collaboratrice della label, da parte di un artista tedesco, Chirstopher Von Deylen aka Schiller, mi chiese una canzone il 2/12 e gli serviva entro il 6/12, , io dovevo anche partire, ma decisi di farla e praticamente feci tutto fatta dal 3 al 6/12, la canzone gli piacque fu pubblicata, I breathe, e finì primo posto in classifica tedesca.
9. ANDREA: FARE GRUPPO.
Cristina: nei Lacuna ci siamo sempre suddivisi i compiti, chi per i rapporti con il management, chi segue il sito, chi il commercialista, oltre l’organico del gruppo abbiamo anche altre piccole realtà, il management che è di Toronto, la casa discografica che tratta il marketing.
10.ANDREA GE: AFFIDARSI E STIMARSI. E’ fondamentale fidarsi, avere una squadra, le cose accadono se tutti spingono nella stessa direzione, avere un Piano B nel caso tu ti sia fidato e la cosa non funzioni.
Quando Ti sei dovuta confrontare con il mondo del business e hai un piano B?
Cristina: tante cose le abbiamo imparate per strada, il primo EP lo registrammo a Dortmund senza sapere niente, facemmo vedere ad un avvocato che ci disse ”sì va bene”, ovviamente a livello di percentuali c’era la fregatura, l’avvocato valuta solo la forma. I primi anni non sapevamo niente ed a livello di percentuali abbiamo perso tanto, poi negli anni ci siamo svegliati ed abbiamo imparato a giostrare la situazione a nostro vantaggio, avvalendoci di persone professionali e dalla nostra parte, ridiscutendo anche i contratti. La colpa è stata esclusivamente nostra che non ci preoccupammo per tempo, ma l’altra faccia della medaglia è che eravamo nessuno, se ci fossimo impuntati probabilmente non avremmo avuto neanche quel contratto. Abbiamo fatto la gavetta anche in quello. Adesso c’è internet quindi la possibilità di informarsi molto di più, allora era difficile anche trovare le persone giuste. Per quanto riguarda i darsi un valore sono perfettamente d’accordo con Andrea, purtroppo in campo musicale pare sia normale lavorare gratis. Piano B ho disegnato un anello che è in vendita in Inghilterra, per fortuna al momento i Lacuna Coil ci danno da mangiare.
ANDREA GE: quando farai l’attrice?
Cristina: non ci sono piani in tal senso, a me piacerebbe per giocare, mettermi alla prova, noi abbiamo recitato nei nostri video, ho molto rispetto per il lavoro degli autori, credo ci sia molto lavoro dietro.
ANDREA GE: quanto ha contato la fortuna nel tuo successo?
Cristina: nel caso dei Lacuna Coil abbiamo mandato il demo in giro per le labels, alcune hanno risposto positivamente, altre negativamente, abbiamo avuto fortuna che qualcuno quel giorno alla Century Media e alla Nuclear Blast ha gradito la nostro musica, decidendo di darci quella possibilità.
MAURIZIO DONINI
Photoset by ALESSANDRA MERLIN
Credits: si ringrazia Music Academy Since 1999 per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento, Andrea GE e Maximilian per la preparazione e la professionalità, last but not least, la cara amica Cristina che ha dimostrato ancora una volta di avere una acuta intelligenza e profondità di pensiero
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Intervista a Cristina Scabbia e Mario Riso
Cristina Scabbia: Queen of the Rock 2014
Il report del concerto dei Lacuna Coil
CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.