OvLov “soLo”
by tuttorock
24 Settembre 2015
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WOW!!! Questo cd è puro erotismo per le mie orecchie!!! Non capita tutti i giorni di ascoltare un cd che sembra essere stato confezionato per i propri gusti, perché in fondo, quando recensiamo, parliamo di gusti personali, oltre che della qualità dell’album stesso, come spesso amo precisare.
Ho ascoltato gli ovLov dal vivo qualche sera fa e mi ha rapito il loro genere, un power pop/post punk, molto dolce, con qualche spigolatura, dosato, il tutto, in modo sapiente e armonioso. Vi assicuro che sono rimasto estasiato, ho richiesto subito il cd che ancora non conoscevo e me lo sono goduto nel tragitto verso casa, a tutto volume.
E ora sono qui a consigliarvi di ascoltarlo. Gli ovLov hanno impiegato ben 4 anni per pubblicare il loro secondo album, prendendosi il tempo che serviva per creare qualcosa che andasse oltre i soliti standard. Bellissimi i vari cambi di velocità durante le varie canzoni, la voce di Lù (Luisa Pangrazio) è fantastica, usata con maestria, così come la sua chitarra;
Luigi Ancellotti al basso è praticamente perfetto, e alla batteria Simone Cavagnini credo non abbia bisogno di presentazioni (avevamo già apprezzato le sue qualità e la sua professionalità nei Van Cleef Continental) un mix completo, per un risultato che vi colpirà dritto al cuore.
Non riesco nemmeno a scegliere quali sono le canzoni che mi son piaciute di più, dico solo che ogni singola traccia è un piccolo capolavoro.
Ops, quasi dimenticavo (scherzo ovviamente), oltre alla qualità dei singoli musicisti, c’è un’altra chicca per questo gioiellino musicale: la produzione, che è stata affidata ad un certo Andy Rourke. Sì, lo so, avete drizzato le orecchie, proprio “quel” Rourke, il bassista degli Smiths. Tra l’altro l’ex-Smiths ha anche suonato in alcuni dei pezzi del cd e come lui ha dato un contributo importante anche Xabier Iriondo con la sua chitarra in “Fall down”.
Ho ascoltato gli ovLov dal vivo qualche sera fa e mi ha rapito il loro genere, un power pop/post punk, molto dolce, con qualche spigolatura, dosato, il tutto, in modo sapiente e armonioso. Vi assicuro che sono rimasto estasiato, ho richiesto subito il cd che ancora non conoscevo e me lo sono goduto nel tragitto verso casa, a tutto volume.
E ora sono qui a consigliarvi di ascoltarlo. Gli ovLov hanno impiegato ben 4 anni per pubblicare il loro secondo album, prendendosi il tempo che serviva per creare qualcosa che andasse oltre i soliti standard. Bellissimi i vari cambi di velocità durante le varie canzoni, la voce di Lù (Luisa Pangrazio) è fantastica, usata con maestria, così come la sua chitarra;
Luigi Ancellotti al basso è praticamente perfetto, e alla batteria Simone Cavagnini credo non abbia bisogno di presentazioni (avevamo già apprezzato le sue qualità e la sua professionalità nei Van Cleef Continental) un mix completo, per un risultato che vi colpirà dritto al cuore.
Non riesco nemmeno a scegliere quali sono le canzoni che mi son piaciute di più, dico solo che ogni singola traccia è un piccolo capolavoro.
Ops, quasi dimenticavo (scherzo ovviamente), oltre alla qualità dei singoli musicisti, c’è un’altra chicca per questo gioiellino musicale: la produzione, che è stata affidata ad un certo Andy Rourke. Sì, lo so, avete drizzato le orecchie, proprio “quel” Rourke, il bassista degli Smiths. Tra l’altro l’ex-Smiths ha anche suonato in alcuni dei pezzi del cd e come lui ha dato un contributo importante anche Xabier Iriondo con la sua chitarra in “Fall down”.
vOto 9/10
Daniele “DiKi” Di Chiara
Tracklist
- Fall down
- Again, I’m Blinded
- Just taking a while to blossom
- Sore
- Delicious
- It’s not a good feeling
- Hangover cure
- The river
- Menny
- My red faux shoes