Novalisi – Animali
Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, parlare di un disco dopo che sia trascorso del tempo dalla sua messa in circolazione, non può che mostrare aspetti positivi sia per gli autori che per gli ascoltatori. ANIMALI è il maturo successore di PER VERSI SOLI (2012) un discreto full-lenght in cui convergeva un sound energico coniugato ad una personale forma melodica che faceva del cantato in italiano, un sorprendente punto di forza.
La band forte dell’inserimento di una seconda chitarra (Alberto Piccinin fa ingresso nel 2014), amplia la propria veduta musicale orientandosi verso un rock diretto ed espresso attraverso una rabbia interiore, quasi da far pensare che Seattle sia collocata nella media pianura veneta e non anche sulle sponde dell’Oceano Pacifico. I brani pur mantenendo un’asprezza di base ben si fondono a momenti più flessuosi, dando modo alla naturale duttilità vocale di Davide Lisotto di caratterizzare ogni episodio dell’album, e agli impetuosi stati d’animo prendere forma attraverso l’intensità delle note.
Passionalità e alterazione emotiva che emergono anche per via della calibrata sezione ritmica di Michele Catto (basso) ed Enrico Lisotto (batteria), in grado di suggellare anche inaspettati momenti di bruciante poesia urbana. Non fateveli scappare (a me purtroppo è successo), ne sentiremo parlare … avanti tutta NOVALISI.
CLAUDIO CARPENTIERI
Voto 8/10
Tracklist:
01.Gregge
02.Ma Vecchio
03.Solita Minestra
04.Le Attese
05.Oceano
06.Temporale Sopra I Tetti
07.Ad Occhi Chiusi
Etichetta: Irma Records
Genere: Alternative Rock/Post-Rock
Anno: 2015
Members:
Davide Lisotto: Voce e chitarra
Michele Catto: Basso
Enrico Lisotto: Batteria
Alberto Piccinin: Chitarra
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Nasco Ia Ferrara nel 1966 ma dopo alcuni anni per questioni di lavoro il mio papà si trasferisce a Roma dove attualmente vivo. Cresciuto come in molti della mia generazione con lo Zecchino D’Oro dell’indimenticato Mago Zurlì (in pancia però già scalciavo al ritmo di (I Can’t Get No) Satisfaction) muovendo i primi passi verso un ascolto di massa con trasmissioni come Discoring (ispirato al Top of the Pops inglese) e successivamente mi mostravo affascinato all’iperspazio dell’innovativo Mister Fantasy(condotto da Carlo Massarini). I primi amori? Dire Straits, The Police, Deep Purple e Supertramp. Ma nel mio bel mobile ove ancora oggi continuo a custodire ed a collezionare Lp e Cd l’eterogeneità regna sovrana e c’è sempre stato spazio per tutti! Al fianco di un disco di Dylan è facile trovare un album dei Duran Duran, come subito dopo i Van Halen trovare inaspettatamente i Visage, ma anche trovare come “vicini di casa” Linkin Park e Nirvana. Sì, la musica è bella perché varia e Tuttorock incarna al meglio un luogo magico dove la disuniformità del mondo delle sette note, non può non attrarre chi alla musica non ha mai posto confini. Keep the faith…