FREE JAM – What about the funky
by tuttorock
7 Agosto 2015
0
Shares
I Free Jam pubblicano What About The Funky come loro primo lavoro, e già il titolo stesso dà una chiara idea di come questo disco sia impostato. Il Funky è il padrone indiscusso qui e una forte impronta internazionale(a partitre dai testi in inglese) dà spessore e qualità alle 10 tracce totali che compongono l’album. Si tratta di canzoni che rispecchiano tutti i canoni più classici diquesto genere, ma questo non deve far pensare a qualcosa di troppo ridotto sugli stessi, anzi, la contaminazione tra i suoni tipici di musicisti dello stesso genere e una fortissima impronta personale creani un mix che può interessare anchi chi non è propriamente amante del genere e che, visto il rischio di un disco così fortemente improntato su un genere di suonare ripetitivo e noioso, gli dà anche una certa varietà nelle tracce che scorrono una dietro l’altra senza assomigliarsi tra loro rendendo così questo album coerente ed al tempo stesso divertente. Altra cosa che spicca è, a parte l’ottima parte ritmica che ha un groove robusto e solido ma che sa farsi più sinuoso quando serve, l’eleganza e la precisione del sound, che dimostra il fatto che questi musicisti hanno oltre alle ottime qualità tecniche anche una invidiabile creatività e un certo gusto nel suonare
Apre il disco Catch The Monkey(With The Funky) che è un ottimo biglietto da visita e presenta alla perfezione tutto quello che seguirà:il groove marcatissimo e la chitarra che si muove negli spazi per poi aprirsi in un bel ritornello con la voce che si esprime con apprezzabile qualità; I Can’t Live a Live più delicata è anche più sincopata della prima e suona un po’ vintage con il risultato di sembrare un’evoluzione interessante di suoni in voga nei 70′; What About The Funky nelle strofe suona più staccata nella parte ritmica visti i movimenti di basso e batteria e lasciando il campo alla voce;Dancing in the street inizia con una intro che riporta indietro nel tempo per poi diventare una strofa sinuosa e delicata che nonostante il groove ben delineato ha una ritmica delicata; This Time riprende una ritmica più veloce e un basso che suona “rotondo” e deciso su una batteria sicura e passaggi di chitarra delicati e accennati; Make it Better decisamente più veloce e molto americana nei suoni sembra davvero suonata da una band americana, il suono resta molto vintage ma la forte ritmica e le belle sonorità fanno sentire che il pezzo è moderno e sa staccarsi da quelli dell’epoca d’oro del genere; Yeah Yeah, Believe it chiude il disco con un groove carico e deciso e voci che cantano in coro per quello che è un bel pezzo ottimo come chiusura di un gran bel lavoro mantenendo le sonorità delle tracce che lo precedono
What About the Funky è come già detto un album molto interessante, suonato alla grande da gente che sa il fatto suo e porta un sound che, seppure caratterizzato fortemente dal genere e dalle sue sonorità e dinamiche, riesce a non suonare nè troppo retrò nè troppo simile ad altri lavori, rendendosi così apprezzabile un po’ a tutte le orecchie, insomma, sicuramente è un lavoro molto “settoriale” ma questo non deve scoraggiare perchè chi lo suona dà una forte impronta personale rendendo il lavoro in questione a suo modo unico
STEFANO CASCELLA
Voto 8.5/10
Photos by TEFFAN HAWK
Apre il disco Catch The Monkey(With The Funky) che è un ottimo biglietto da visita e presenta alla perfezione tutto quello che seguirà:il groove marcatissimo e la chitarra che si muove negli spazi per poi aprirsi in un bel ritornello con la voce che si esprime con apprezzabile qualità; I Can’t Live a Live più delicata è anche più sincopata della prima e suona un po’ vintage con il risultato di sembrare un’evoluzione interessante di suoni in voga nei 70′; What About The Funky nelle strofe suona più staccata nella parte ritmica visti i movimenti di basso e batteria e lasciando il campo alla voce;Dancing in the street inizia con una intro che riporta indietro nel tempo per poi diventare una strofa sinuosa e delicata che nonostante il groove ben delineato ha una ritmica delicata; This Time riprende una ritmica più veloce e un basso che suona “rotondo” e deciso su una batteria sicura e passaggi di chitarra delicati e accennati; Make it Better decisamente più veloce e molto americana nei suoni sembra davvero suonata da una band americana, il suono resta molto vintage ma la forte ritmica e le belle sonorità fanno sentire che il pezzo è moderno e sa staccarsi da quelli dell’epoca d’oro del genere; Yeah Yeah, Believe it chiude il disco con un groove carico e deciso e voci che cantano in coro per quello che è un bel pezzo ottimo come chiusura di un gran bel lavoro mantenendo le sonorità delle tracce che lo precedono
What About the Funky è come già detto un album molto interessante, suonato alla grande da gente che sa il fatto suo e porta un sound che, seppure caratterizzato fortemente dal genere e dalle sue sonorità e dinamiche, riesce a non suonare nè troppo retrò nè troppo simile ad altri lavori, rendendosi così apprezzabile un po’ a tutte le orecchie, insomma, sicuramente è un lavoro molto “settoriale” ma questo non deve scoraggiare perchè chi lo suona dà una forte impronta personale rendendo il lavoro in questione a suo modo unico
STEFANO CASCELLA
Voto 8.5/10
Photos by TEFFAN HAWK
Tracklist:
1 Catch the Monkey (With the Funky)
2 I Can’t Live a Lie
3 What About the Funky?
4 Dancing in the Street
5 This Time
6 Toward That Light
7 That Light
8 Make It Better
9 Jb Groove
10 Yeah Yeah, Believe It!
Lineup:
Iarin Munari: batteria
Davide Candini: voce
Roberto Catani: basso
Enrico Cipollini: chitarra
1 Catch the Monkey (With the Funky)
2 I Can’t Live a Lie
3 What About the Funky?
4 Dancing in the Street
5 This Time
6 Toward That Light
7 That Light
8 Make It Better
9 Jb Groove
10 Yeah Yeah, Believe It!
Lineup:
Iarin Munari: batteria
Davide Candini: voce
Roberto Catani: basso
Enrico Cipollini: chitarra
http://www.freejamband.com
http://www.facebook.com/FreeJam
http://www.freejamband.com/#
http://www.youtube.com/watch?v=eD8ZmePLGCQ&list=UU0IiNzd_U1BeQ_K2Wx2lhNA&index=2&feature=plcp
http://www.iarinmunari.com/news/acquista-freejam