STEVE HOGARTH – LIVE @ AUDITORIUM PARCO DELLE MUSICA – SALA PETRASSI (ROMA 12-9-2015)
18 Settembre 2015
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Sono oramai passati molti anni da quando Steve Hogarth ha sostituito Fish nei Marillion, era precisamente il 1988. Un compito molto difficile, vista l’importanza che ha avuto Fish nella band, un frontman eclettico e di grande importanza. Ma Hogarth è riuscito subito a farsi apprezzare dai fans della band inglese, anzi è uno dei pochi che è stato subito accolto calorosamente. Ho assistito ad uno dei primi concerti con Hogarth alla voce e l’accoglienza del pubblico fu veramente quasi incredibile. Anno dopo anno Hogarth ha trasformato i Marillion, li ha allontanati dal rock progressivo, ne ha creato quasi una band a sua immagine e somiglianza ed il tutto con l’assoluzione di Rothery, Kelly, Mosley e Trewavas, che crearono la band. C’è ancora, ma in minoranza, chi non ha molto digerito questo nuovo corso, ma Hogarth è sicuramente colui che diede nuova linfa vitale ai Marillion, nel bene e nel male. Nell’attesa di un nuovo album della band inglese che sta per arrivare, Steve Hogarth si prende una pausa con un tour da solista, anche se la maggior parte dei brani fanno parte del repertorio dei Marillion e sceglie Roma come unica data italiana. L’Appuntamento è all’Auditorium Parco Della Musica, alla Sala Petrassi e alle 21 in punto si spengono le luci e Hogarth fa il suo ingresso e la prima parte del concerto è molto intimista per solo voce e pianoforte. Il concerto si apre con “The Evening Shadows”, brano estratto da “Ice Cream Genius” del 1998 e prosegue con gran parte del repertorio dei Marillion e “Fantastic Place”, “Cover My Eyes”, “You’re Gone”, “Afraid Of Sunligh”, brani spogliati e messi a nudo, senza altri strumenti che mettono più in risalto la sua voce e “Easter”, ma qui si sente la mancanza di un assolo di chitarra splendido come quello di Steve Rothery nella versione originale.
Non mancano le cover e “Instant Karma!” di John Lennon, “Here Comes The Flood” di Peter Gabriel e “The Man With The Child In His Eyes” di Kate Bush, sono eseguite in versioni particolari e molto intimiste. Ma alle spalle di Hogarth ci sono degli strumenti, varie chitarre, tastiere, una batteria e le RanestRane, accompagneranno il cantante per il resto del concerto. Le RanestRane sono un band validissima che avvolge completamente la voce ed il piano di Hogarth ed anche il pubblico, riuscendo a dare una base musicale di grande professionalità ed effetto. Il concerto si tinge quindi di colori più vivaci ed ottime sono le versioni di “Afraid OF Sunlight”, di “Out Of This World” e di “Estonia”, sempre dei Marillion. Si va verso la fine con “Waiting To Happen”, con “Made Again” e con “80 Days”. Ma non finisce qui, perché sul palco torna il solo Hogarth per la sua “Cage” e verso metà del brano tornano le RanestRane ad arricchire il sound. Un concerto ricchissimo, due ore a quaranta dove Steve Hogarth si è concesso totalmente ad un pubblico che ha gradito molto la serata.
FABIO LOFFREDO
Photoset by RICCARDO ARENA
Non mancano le cover e “Instant Karma!” di John Lennon, “Here Comes The Flood” di Peter Gabriel e “The Man With The Child In His Eyes” di Kate Bush, sono eseguite in versioni particolari e molto intimiste. Ma alle spalle di Hogarth ci sono degli strumenti, varie chitarre, tastiere, una batteria e le RanestRane, accompagneranno il cantante per il resto del concerto. Le RanestRane sono un band validissima che avvolge completamente la voce ed il piano di Hogarth ed anche il pubblico, riuscendo a dare una base musicale di grande professionalità ed effetto. Il concerto si tinge quindi di colori più vivaci ed ottime sono le versioni di “Afraid OF Sunlight”, di “Out Of This World” e di “Estonia”, sempre dei Marillion. Si va verso la fine con “Waiting To Happen”, con “Made Again” e con “80 Days”. Ma non finisce qui, perché sul palco torna il solo Hogarth per la sua “Cage” e verso metà del brano tornano le RanestRane ad arricchire il sound. Un concerto ricchissimo, due ore a quaranta dove Steve Hogarth si è concesso totalmente ad un pubblico che ha gradito molto la serata.
FABIO LOFFREDO
Photoset by RICCARDO ARENA
Setlist:
01. The Evening Shadows
02. Fantastic Place (Marillion)
03. Cover My Eyes (Pain And Heaven)/The Man With The Child In His Eyes (Marillion/Kate Bush cover)
04. Better Dreams
05. Working Town (How We Live)
06. Hard As Love (Marillion)
07. Here Comes The Flood (Peter Gabriel cover)
08. Instant Karma! (John Lennon cover)
09. You’re Gone (Marillion)
10. Afraid Of Sunlight (Marillion)
11. Easter (Marillion)
12. Beyond You (Marillion)
13. The Deep Water
14. Runaway (Marillion)
15. Afraid Of Sunlight (Marillion)
16. The Space… (Marillion)
17. Out Of This World (Marillion)
18. House (Marillion)
19. Estonia (Marillion)
20. Waiting To Happen (Marillion)
21. Made Again (Marillion)
22. 80 Days (Marillion)
Encore:
23. Cage
Members:
Steve Hogarth: Voce e pianoforte
RanestRane:
Daniele Pomo: Batteria e percussioni
Massimo Pomo: Chitarra acustica
Riccardo Romano: Tastiere, chitarra acustica, arpa
Maurizio Meo: Basso
http://www.stevehogarth.com
https://www.facebook.com/IceCreamGenius
http://www.marillion.com
http://www.ranestrane.net
https://www.facebook.com/RanestRane
http://www.auditorium.com
Credits: Un ringraziamento all’Ufficio Stampa Musica Per Roma dell’Auditorium Parco Della Musica
01. The Evening Shadows
02. Fantastic Place (Marillion)
03. Cover My Eyes (Pain And Heaven)/The Man With The Child In His Eyes (Marillion/Kate Bush cover)
04. Better Dreams
05. Working Town (How We Live)
06. Hard As Love (Marillion)
07. Here Comes The Flood (Peter Gabriel cover)
08. Instant Karma! (John Lennon cover)
09. You’re Gone (Marillion)
10. Afraid Of Sunlight (Marillion)
11. Easter (Marillion)
12. Beyond You (Marillion)
13. The Deep Water
14. Runaway (Marillion)
15. Afraid Of Sunlight (Marillion)
16. The Space… (Marillion)
17. Out Of This World (Marillion)
18. House (Marillion)
19. Estonia (Marillion)
20. Waiting To Happen (Marillion)
21. Made Again (Marillion)
22. 80 Days (Marillion)
Encore:
23. Cage
Members:
Steve Hogarth: Voce e pianoforte
RanestRane:
Daniele Pomo: Batteria e percussioni
Massimo Pomo: Chitarra acustica
Riccardo Romano: Tastiere, chitarra acustica, arpa
Maurizio Meo: Basso
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Credits: Un ringraziamento all’Ufficio Stampa Musica Per Roma dell’Auditorium Parco Della Musica
Fabio Loffredo
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!