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PAPA ROACH op. ROS – Live @ Estragon Club, Bologna 18-6-2019

PAPA ROACH op. ROS – Live @ Estragon Club, Bologna 18-6-2019

Ad aprire la serata dei Papa Roach troviamo la bella sorpresa dei ROS, uno dei migliori prodotti usciti da X-Factor grazie al genio istintivo di Manuel Agnelli, che il cielo ce lo tenga caro, che è riuscito a fare uscire band come ROS e Maneskin dall’affollatissimo girone infernale fatto di rapper e trapper. Non solo bravi, ma anche disponibili e gentilissimi, e saltando la cena, perché il rock vuole la sua parte di sangue, siamo anche riusciti ad intervistarli al volo. “Guerrieri” così amano autodefinirsi i ROS, la formazione definita punk-rock, nomea di cui abbiamo discusso, ma quello che importa è la musica e non la definizione. E sul palco la band spacca, Camilla non solo è bellissima, ma è una front-woman che pare nata per stare sul palco, Lorenzo e Kevin non fanno mancare il resto (Rumore, il loro singolo originale ha totalizzato mezzo milione di visualizzazioni in due mesi dalla messa online su Youtube) e nel complesso forza e potenza sono il loro marchio di fabbrica. Schitarrate senza pietà, balzi, singoli e cover hanno incendiato per bene lo stage con una lista di canzoni ad alto impatto ed una rovente cover dei RATM.

Setlist:
Emma non vuole
Kunai
Mal di male
Ninna nanna
Curve
Trapgirl + Killing in the name
Virus
Valzer del mondo

Band:
Camilla Giannelli – voce, chitarra
Kevin Rossetti – basso
Lorenzo Peruzzi – batteria

https://www.facebook.com/ROSofficialband

La bomba atomica esplode subito dopo con l’entrata in scena di una band di tarantolati quali i Papa Roach, Jacoby è carico al punto di strizzare di sudore più volte la camicia leopardata, poi cambiata con una brandizzata per il bis, con Horton che svetta sul manico della chitarra indiavolato come non mai. In grandissima forma il sound della band si presenta frastagliato e ad alcuni può parere confuso per la varietà di generi, ma è il prodotto finale di continui assestamenti e cambi di umore, il risultato è un genere unico e riconoscibile di primo acchito. Dal rappare selvaggio della opening Who do you trust? alla dolcezza inaspettata di Elevate, dal punkaccio grezzo di Dead cell alla splendida armonia di Getting away with murder passando per il nu-metal puro di Scars in stile Nickelback. L’encore viene chiamato dalla fanbase dei Linkin Park che chiede un brano in ricordo di Chester, Jacoby ricorda le dolorose perdite di Cornell, Bennington e scegliendo Keith Flint si lancia nella cover di Firestarter dei Prodigy inframezzandola tra la ruvida Last resort e la sentenza definitiva dell’anthem di Born for greatness, con quel suo irresistibile mix di rap e ritornelli ammalianti. Un live che si piazza immediatamente ai primissimi posti del 2019, pur reduci dai fasti del Firenze Rocks, impossibile non restare innamorati di una serata come quella proposta da Vertigo all’Estragon Club.

MAURIZIO DONINI
Photoset by NINO SAETTI

Credits: si ringrazia Vertigo per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

Setlist:
Who Do You Trust?
Dead Cell
Help
Getting Away With Murder
Renegade Music
Between Angels And Insects
Elevate
Not the Only One
Traumatic
Forever
Scars
Falling Apart
Feel Like Home
…To Be Loved
Encore:
Last Resort
Firestarter (The Prodigy cover)
Born for Greatness
 
Band:
Jacoby Shaddix – voce
Jerry Horton – chitarra
Tobin Esperance – basso
Tony Palermo – batteria
 
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