NOA – Live @ Teatro Romano, Verona 31-5-2018

Noa, al secolo Achinoam Nini, nasce a Tel Aviv il 23 giugno 1969. La sua origine israeliana la pone ovviamente al centro del conflitto che infiamma il medio-oriente da oltre mezzo secolo. Impegnatissima da sempre sul fronte sociale e della fratellanza tra i popoli, Noa è percussionista oltre che cantante, ebrea yemenita fuggita dal suo paese natio verso New York da bambina al seguito della famiglia, All’età di 17 anni, a seguito di una profonda crisi d’identità («non ero bianca e non ero nera» ricorda «chi era Achinoam Nini?») decide di fare ritorno in Israele, dove presta servizio militare obbligatorio per due anni. In seguito, Noa ricorderà spesso lo smarrimento di quel periodo: «ero sola, in mezzo a ragazze che parlavano un ebraico che non capivo, si dormiva col fucile sotto il letto».

La cantante è profondamente impegnata nell’utilizzo della musica come strumento di riavvicinamento fra popoli in conflitto. Ambasciatrice di buona volontà della FAO, Cavaliere della Repubblica Italiana, il Chrystal Award del WEF di Davos, la Colomba della Pace di Shimon Peres, ha collaborato con altre star internazionali tra cui Quincy Jones, Sting e Pat Metheny. Nel 1994 si è esibita in Vaticano davanti a Papa Giovanni Paolo II, cantando una suggestiva versione dell’Ave Maria; è stata l’unica, tra i principali artisti israeliani, a esibirsi durante la storica manifestazione per la pace in cui è stato assassinato Yitzchak Rabin ed ha co-scritto e cantato Beautiful That Way, tema principale della colonna sonora de La vita è bella, del premio Oscar Roberto Benigni.

Al Teatro Romano l’artista ha inaugurato “Rumors, il Festival delle Illazioni Vocali”, rassegna dedicata alla voce e alle sperimentazioni vocali, organizzata da Imart, International Music & Arts, per la direzione artistica di Elisabetta Fadini. Noa ha proposto i brani del suo nuovo disco, “Love medicine”. Con lei, una band formata da Gil Dor (chitarra acustica), Adam Ben Ezra (contrabbasso) e Gadi Seri (percussioni). Tra pop, jazz e world music, un set raffinato in cui si fondono ritmi occidentali e mediorientali.