GHALI “In tour” – Live @ Unipol Arena, Casalecchio di Reno (BO) 27-10-20 …
by tuttorock
29 Ottobre 2018
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Vedere un ragazzone di 25 anni che manda in visibilio ogni palazzetto dello stivale, che inizia il live con una tuta acetata color arancio firmata Gucci e lo chiude con una giacca di velluto blu bordata di brillanti, che da esser cacciato dai locali ora viene pagato (e bene) per dirigerne le danze all’interno, senza esser stato sfornato da un talent; che in questa Italia di Salvini, barriere e razzismo viene applaudito insieme da colleghi, addetti ai lavori, ragazzi freak, hip hop, nerd, genitori, zii, fotografi, preti e politici e chiude il live con una bandiera tunisina in mano e una pioggia di applausi mentre canta “Cara italia”… è qualcosa di speciale e ci si rende conto che Ghali è “un dono che riceviamo e nasce proprio quando il paese ne ha più bisogno”, come dichiarato dalla stampa ai suoi esordi.
L’attesa e’ piena di altro, tipico delle grandi occasioni. All’Unipol Arena non manca proprio nessuno. Un caleidoscopio umano è presente ad assistere questo spilungone (così lo definisce Jimmy il suo amico immaginario) cresciuto nell’hinterland meneghino – sono passato dai palazzi di Baggio ai palazzetti dello stivale – afferma il rapper milanese.
Il concerto inizia con una conversazione tra Ghali e Jimmy, il suo amico immaginario/alterego che in scena è una navicella spaziale e non di rado interrompe la performance per lanciare messaggi commerciali o partorire altre provocazioni. Il concerto è arricchito da un maxischermo che proietta frame sfumati ed effettati del live o videoclip di cartoni animati o di guerre e città distrutte che contribuiscono a creare quell’ “urban fantasy” di cui Ghali parla nelle sue interviste: “Mi sento Disney nel mio show, è qualcosa che evoca nostalgia tra i più grandi e stupisce i più piccini”. La navicella di Jimmy insieme alle americane creano poi, effetti luci da applausi, mentre al resto ci pensa il bravissimo Ghali e un meraviglioso pubblico.
Il concerto vede i primi quattro brani cantati dal rapper in solitaria, poi su Wily Wily c’è l’ingresso in stile setta massonica della sua band, con tanto di cappucci e canti gregoriani, composta da due voci femminili, batteria elettronica, basso, synth e Dj. Su Come Milano il rapper (che non prende mai posizioni se non nei testi delle sue canzoni) chiede un urlo a tutte le donne presenti che rispondono e ringrazia di cuore chi l’ha seguito e spronato fin dal giorno uno. Su Happy Days salgono sul palco gli stessi ballerini del videoclip da 65mln di views su yt mentre su Habibi dei cannoni lasciano esplodere una pioggia di coriandoli su tutto il parterre dell’Unipol.
Il suo amico immaginario Jimmy gli ruba la scena a metà concerto per recitare un gran monologo sulla diseguaglianza, sulla rabbia che ricolma le nostre vite spesso creata da chi neanche ci conosce, sulla critica senza conoscenza diretta dovuta all’esperienza, sul fatto che vediamo troppe minacce dove non esistono minacce e chi riteniamo di doverci difendere da pericoli che in realtà non esistono se non nella nostra testa.
Si assiste ad uno spettacolo corale nutrito di ritmo ed energia, che permea ogni singolo spettatore di speranza e consapevolezza che i muri di gomma che esistono la fuori forse non sono cosi solidi come si vuole fare credere.
Il talento del rapper milanese che sta rivoluzionando le gerarchie della musica italiana, va al di là dei confini della scena trap dalla quale proviene. E’ riuscito a creare un immaginario davvero potente, attraverso le parole, la musica, lo stile. Ghali non è l’ennesima distrazione, l’ennesimo diversivo specchiato di una realta’ annoiata. Non e’ l’ennesimo clown in una parata di circensi che ormai non diverte più nessuno. Ghali ha qualcosa di felliniano nella libertà in cui vive l’aspetto onirico del suo rapporto con Jimmy, qualcosa di Michael Jackson nei tanti cambi d’abito e nella presenza sul palco, qualcosa di ipnoticamente arabeggiante nella timbrica e nell’autotune che regola la sua voce. ..Ghali piace e la gente gli crede.
Le views dei suoi video su YouTube hanno superato i 500 milioni, dopo aver battuto tutti i record con “Cara Italia” prodotto da Charlie Charles che, in poche ore dall’uscita, si è guadagnato la posizione n.1 nella TOP 200 charts di Spotify e ha raggiunto 4.200.000 views su youtube in un solo giorno (attualmente ha quasi 100 milioni di views).“
Molti dei suoi brani sono stati certificati multiplatino: Ninna Nanna (quadruplo platino), Habibi (triplo platino), Happy Days (triplo platino) e ci fermiamo qui solo per non annoiarvi con un lunghissimo elenco.
Ghali merita tutto il successo che sta ricevendo e lo gestisce grazie ad anni di gavetta nell’underground rap. Siamo convinti sia solo l’inizio. Stiamo a vedere.
L’attesa e’ piena di altro, tipico delle grandi occasioni. All’Unipol Arena non manca proprio nessuno. Un caleidoscopio umano è presente ad assistere questo spilungone (così lo definisce Jimmy il suo amico immaginario) cresciuto nell’hinterland meneghino – sono passato dai palazzi di Baggio ai palazzetti dello stivale – afferma il rapper milanese.
Il concerto inizia con una conversazione tra Ghali e Jimmy, il suo amico immaginario/alterego che in scena è una navicella spaziale e non di rado interrompe la performance per lanciare messaggi commerciali o partorire altre provocazioni. Il concerto è arricchito da un maxischermo che proietta frame sfumati ed effettati del live o videoclip di cartoni animati o di guerre e città distrutte che contribuiscono a creare quell’ “urban fantasy” di cui Ghali parla nelle sue interviste: “Mi sento Disney nel mio show, è qualcosa che evoca nostalgia tra i più grandi e stupisce i più piccini”. La navicella di Jimmy insieme alle americane creano poi, effetti luci da applausi, mentre al resto ci pensa il bravissimo Ghali e un meraviglioso pubblico.
Il concerto vede i primi quattro brani cantati dal rapper in solitaria, poi su Wily Wily c’è l’ingresso in stile setta massonica della sua band, con tanto di cappucci e canti gregoriani, composta da due voci femminili, batteria elettronica, basso, synth e Dj. Su Come Milano il rapper (che non prende mai posizioni se non nei testi delle sue canzoni) chiede un urlo a tutte le donne presenti che rispondono e ringrazia di cuore chi l’ha seguito e spronato fin dal giorno uno. Su Happy Days salgono sul palco gli stessi ballerini del videoclip da 65mln di views su yt mentre su Habibi dei cannoni lasciano esplodere una pioggia di coriandoli su tutto il parterre dell’Unipol.
Il suo amico immaginario Jimmy gli ruba la scena a metà concerto per recitare un gran monologo sulla diseguaglianza, sulla rabbia che ricolma le nostre vite spesso creata da chi neanche ci conosce, sulla critica senza conoscenza diretta dovuta all’esperienza, sul fatto che vediamo troppe minacce dove non esistono minacce e chi riteniamo di doverci difendere da pericoli che in realtà non esistono se non nella nostra testa.
Si assiste ad uno spettacolo corale nutrito di ritmo ed energia, che permea ogni singolo spettatore di speranza e consapevolezza che i muri di gomma che esistono la fuori forse non sono cosi solidi come si vuole fare credere.
Il talento del rapper milanese che sta rivoluzionando le gerarchie della musica italiana, va al di là dei confini della scena trap dalla quale proviene. E’ riuscito a creare un immaginario davvero potente, attraverso le parole, la musica, lo stile. Ghali non è l’ennesima distrazione, l’ennesimo diversivo specchiato di una realta’ annoiata. Non e’ l’ennesimo clown in una parata di circensi che ormai non diverte più nessuno. Ghali ha qualcosa di felliniano nella libertà in cui vive l’aspetto onirico del suo rapporto con Jimmy, qualcosa di Michael Jackson nei tanti cambi d’abito e nella presenza sul palco, qualcosa di ipnoticamente arabeggiante nella timbrica e nell’autotune che regola la sua voce. ..Ghali piace e la gente gli crede.
Le views dei suoi video su YouTube hanno superato i 500 milioni, dopo aver battuto tutti i record con “Cara Italia” prodotto da Charlie Charles che, in poche ore dall’uscita, si è guadagnato la posizione n.1 nella TOP 200 charts di Spotify e ha raggiunto 4.200.000 views su youtube in un solo giorno (attualmente ha quasi 100 milioni di views).“
Molti dei suoi brani sono stati certificati multiplatino: Ninna Nanna (quadruplo platino), Habibi (triplo platino), Happy Days (triplo platino) e ci fermiamo qui solo per non annoiarvi con un lunghissimo elenco.
Ghali merita tutto il successo che sta ricevendo e lo gestisce grazie ad anni di gavetta nell’underground rap. Siamo convinti sia solo l’inizio. Stiamo a vedere.
ALESSANDRO BARBARO
Photoset by NINO SAETTI
Credits: si ringrazia Studio’s Online per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
Scaletta:
Lacrime
Sempre me
Bugiardi
Pizza kebab
Wily Wily
Mamma/Vai tra
Ora d’aria
Ricchi dentro
Marijuana
Boulevard
Come Milano
Dende/Vida
Happy days
Ne e’ valsa la pena
Milano
Peace and love
Zingarello
Cazzo mene (visionario)
Libertè
Habibi
Encore:
Ninna Nanna
Cara Italia
www.ghali.live
www.livenation.it
Facebook:http://on.fb.me/1DUthR3
Instagram:http://bit.ly/1nfpCZ2ERA
Twitter:http://bit.ly/1EsFvkn
Spotify:http://bit.ly/GhaliSpotify
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Ne e’ valsa la pena
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