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GEMITAIZ “Paradise Lost club tour 2018” – Live @ Estragon Club, Bologna …

GEMITAIZ “Paradise Lost club tour 2018” – Live @ Estragon Club, Bologna …

Che la serata sarebbe stata particolare, oltre che per il fatto che un rocker metallaro si recasse ad un concerto del tanto bistrattato trap, avrei dovuto capirlo dal primo incontro fatto. Un solerte e simpatico addetto al parcheggio del Parco Nord, posto a guardia (?) dell’ingresso direttamente sulla via Stalingrado, mi ferma urlando e chiedendomi se vado al concerto. Alla mia domanda di quale alternativa avessi nell’accedere al parcheggio di un concerto oltre che recarmi allo stesso, il ragazzo rimaneva un attimo interdetto, salvo poi borbottare qualcosa e darmi il via libera. Pagata la gabella di € 3 alla società concessionaria del comune, cifra più che giustificata per potersi permettere un percorso tipo Camel Trophy su di una carretera sudamericana con buche che sono guardate con invidia anche a Roma e fango che nemmeno al Wacken, si arriva a ritirare l’accredito dalla gentilissima e super-efficiente organizzazione. La sorpresa la troviamo all’entrata, dove due energumeni stranieri privi di qualunque riconoscimento, guidati da un caporale pieno di arroganza e supponenza, pretendono di far svuotare gli effetti personali di fronte a tutti in dispregio di qualunque forma di privacy, non paghi si prodigano anche in una perquisizione corporale senza averne nessun titolo con la minaccia di interdire l’accesso al live (con la forza?) pur in possesso di regolare titolo. Ci siamo chiesti per un momento se eravamo nella civile Bologna o sulla Bowery delle gang… Magari i soggetti in questione avrebbero potuto interessarsi degli strani personaggi che si aggiravano tra le auto in sosta senza motivo o dei tanti venditori abusivi (come poi ricordato durante il concerto da Gemitaiz) presenti in ogni angolo, ma così vanno le cose nel bel paese.
 
Per fortuna dentro non ci sono le gang, ma un locale stracolmo di migliaia di ragazzi festanti, con una straordinaria voglia di cantare e ballare al ritmo di Gemitaiz (con tanto di t-shirt Metallica) e Mixer T. Perché se è vero che il rap ed il trap sono al centro delle polemiche dei puristi, è altrettanto vero che questo è il genere che adesso va per la maggiore e che non è solo patrimonio dei progenitori a stelle e strisce, degli Eminem e compagnia varia. Da quando Davide De Luca aka Gemitaiz ha iniziato con il nuovo singolo, Rollin’, il suo popolo ha cantanto a memoria tutte le canzoni che il rapper (o trapper?) romano ha sciorinato sul palco. L’ultimo disco di inediti, Davide, ha visto la partecipazione di tante importanti feat, basti ricordare Fabri Fibra in Pezzo trap, ma da notare anche la Chiamate Perse dedicata a Michael Jackson, aggiungendo l’evocativa Keanu Reeves per rimanere nel solco di questa nuova moda che sta dilagando.
 
Il successo del genere potrà anche irritare, essere etichettabile come ‘non musica’ in un paese come il nostro dove si inventa ogni giorno un nuovo filone metal, ma è indiscutibile che gli artisti di questa nuova genìa sono quelli che riescono ad interpretare e dare voce ai ragazzi di oggi. Gemitaiz parla in maniera diretta e semplice, senza manufatti, senza pomposità, racconta degli amori e dei dolori, dei problemi di tutti i giorni che affliggono i giovani. Frasi che entrano di diritto nel dizionario della urban music, dalle strade ai testi,  Faccio i soldi senza chiederli, Rap di classe sono il proprietario, Vogliono fottere con me, ma non han capito che a fare questa merda sono il re, Perché da ragazzini non avevamo un soldo, ho vissuto per vent’anni come un vagabondo, Perchè siete come le chiamate dei call center, A evitare le sirene, frate, siamo atleti, poi ci andiamo a cena, vino e capesante, spendo 50 euro per un piatto di pasta,  C’ho due tipe al braccio Fra, Colombia e Russia, Entro con lei vestita sadomaso, Fra farebbe eccitare anche San Tommaso.
Gemitaiz sul palco emette energia, diretta, raccoglie i bisogni dei giovani e li empatizza, il genere piacerà di sicuro agi appassionati del trap, non sarà gradito agli altri, ma il cantante romano è bravo e si merita pienamente il successo raggiunto. E se uno riesce a far fare tanta festa a 2.000 ragazzi, una pacca sulla spalla gliela vogliamo dare?
 
MAURIZIO DONINI
Photoset by DANIELE AVERSANO
 
Credits: si ringrazia Studios Online per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
 
 
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