F.O.O.S. – LIVE @ Cortile del Maglio (Torino 12-7-2015)
Il live dei F.O.O.S va in scena, all’insegna del rock’n’roll, nella storica location torinese del Cortile del Maglio; i nostri salgono su un palco che si fa ad ogni istante più fumoso e senza alcun preambolo investono il pubblico con una sferzata di chitarra e batteria per le prime note di Real Love, tratta dal loro primo EP, Love in the 21st Century.
L’energia è palpabile, le ritmiche si susseguono senza tregua rendendo difficile restare seduti anche agli ascoltatori più restii: la grande esperienza del duo torinese in fatto di esibizioni live si fa sentire. Poche sapienti cover, di cui i F.O.O.S si sono ormai appropriati tanto da farne veri e propri marchi di fabbrica, faranno da intercalare ai pezzi tratti da Showcase e The Endless Knot.
La prima cover che incontriamo è appunto una splendida Omen (Prodigy), decisamente apprezzata dal pubblico, cui faranno seguito Minimum (Muse), 1000000 (Nine Inch Nails), la distortissima Unsustainable (Muse), e la teutonica Sonne (Rammstein), con cui infine si chiuderà il sipario.
Tutto il resto è F.O.O.S: nella scaletta spiccano i brani più potenti, come il singolo Watch Out!, in cui Simone si esibisce in uno dei guitar solos più coinvolgenti di tutto il live, mentre Fabrizio picchia duro alla batteria, Hot Coals con il suo sound elettronico e catchy, The Monster dagli irresistibili riff di chitarra; dall’altro lato non mancano i brani più introspettivi, a tratti sussurrati, come Showcase, ma anche in parte Riot!.
Quando il caldo inizia a farsi sentire i nostri si prendono un momento di riposo con il distico Her + Me, Simone passa di nuovo alla tastiera e l’atmosfera si fa intima e foriera di accendini.
Subito dopo però si riparte ad alzare i decibel ed i bpm perché tocca a G.O.L, My demons e 1000000, in un vero e proprio crescendo di energia.
Da qualche parte nel mezzo di questo sprint, saltando e scorrazzando per il palco, Simone si ferisce un dito, ma continua imperterrito a suonare finchè la sua Gibson bianca non mostra chiaramente alle prime file le tracce del suo sangue coagulato. Già da questo particolare si capisce che il finale sarà davvero rock, e quando le ultime note di Sonne stanno per spegnersi i F.O.O.S terminano (temporaneamente) il loro concerto scaraventando a terra chitarra, piatti e rullanti, fra le ovazioni del pubblico.
Le incessanti richieste di un bis da parte dei fan (qualcuno ha tirato fuori l’esilarante cartello “no bis, no cachet”) costringono poi i nostri a raccattare i resti degli strumenti, per riproporre di nuovo Watch Out!, incredibilmente eseguita con ancora più cattiveria che all’inizio del live.
Grandissima performance dunque per i nostri rocker torinesi, capaci di coinvolgere un pubblico di tutte le età, da 1 a 60 anni!
L’energia è palpabile, le ritmiche si susseguono senza tregua rendendo difficile restare seduti anche agli ascoltatori più restii: la grande esperienza del duo torinese in fatto di esibizioni live si fa sentire. Poche sapienti cover, di cui i F.O.O.S si sono ormai appropriati tanto da farne veri e propri marchi di fabbrica, faranno da intercalare ai pezzi tratti da Showcase e The Endless Knot.
La prima cover che incontriamo è appunto una splendida Omen (Prodigy), decisamente apprezzata dal pubblico, cui faranno seguito Minimum (Muse), 1000000 (Nine Inch Nails), la distortissima Unsustainable (Muse), e la teutonica Sonne (Rammstein), con cui infine si chiuderà il sipario.
Tutto il resto è F.O.O.S: nella scaletta spiccano i brani più potenti, come il singolo Watch Out!, in cui Simone si esibisce in uno dei guitar solos più coinvolgenti di tutto il live, mentre Fabrizio picchia duro alla batteria, Hot Coals con il suo sound elettronico e catchy, The Monster dagli irresistibili riff di chitarra; dall’altro lato non mancano i brani più introspettivi, a tratti sussurrati, come Showcase, ma anche in parte Riot!.
Quando il caldo inizia a farsi sentire i nostri si prendono un momento di riposo con il distico Her + Me, Simone passa di nuovo alla tastiera e l’atmosfera si fa intima e foriera di accendini.
Subito dopo però si riparte ad alzare i decibel ed i bpm perché tocca a G.O.L, My demons e 1000000, in un vero e proprio crescendo di energia.
Da qualche parte nel mezzo di questo sprint, saltando e scorrazzando per il palco, Simone si ferisce un dito, ma continua imperterrito a suonare finchè la sua Gibson bianca non mostra chiaramente alle prime file le tracce del suo sangue coagulato. Già da questo particolare si capisce che il finale sarà davvero rock, e quando le ultime note di Sonne stanno per spegnersi i F.O.O.S terminano (temporaneamente) il loro concerto scaraventando a terra chitarra, piatti e rullanti, fra le ovazioni del pubblico.
Le incessanti richieste di un bis da parte dei fan (qualcuno ha tirato fuori l’esilarante cartello “no bis, no cachet”) costringono poi i nostri a raccattare i resti degli strumenti, per riproporre di nuovo Watch Out!, incredibilmente eseguita con ancora più cattiveria che all’inizio del live.
Grandissima performance dunque per i nostri rocker torinesi, capaci di coinvolgere un pubblico di tutte le età, da 1 a 60 anni!
IRENE DOGLIOTTI
Photoset by Andrea Boschetti
SETLIST:
List (Intro)
Real love
Omen (Prodigy)
Watch out!
This is the day
Showcase
Insatiable
Hot coals
Monster
Unsustainable (Muse)
Modern
Riot!
Her+me
G.o.l
Minimum (Muse)
My demons
1000000 (Nine Inch Nails)
Mirror
Sonne (Rammstein)
http://foos-official.com
https://www.facebook.com/foosofficial
List (Intro)
Real love
Omen (Prodigy)
Watch out!
This is the day
Showcase
Insatiable
Hot coals
Monster
Unsustainable (Muse)
Modern
Riot!
Her+me
G.o.l
Minimum (Muse)
My demons
1000000 (Nine Inch Nails)
Mirror
Sonne (Rammstein)
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