FEDEZ “POP-HOOLISTA TOUR FINAL DATE” – LIVE @ MODENAROCK (PONTE ALTO MO …
Siamo nell’Arena sul Lago di ModenaRock, l’ultima volta che abbiamo fatto un servizio su Fedez eravamo ad Assago, la differenza data dalla diversità delle location è immediata. Niente costumi, niente pupazzi e colori, nulla di maquette, ma non è una critica, l’attenzione si concentra sulla musica. L’opening è affidato a Vivian Grillo, che purtroppo non riesce a smaltire le perplessità che mi porto dietro dalle precedenti esibizioni, c’è da dire che anche il pubblico non si scalda granchè, anzi. Poi entra Fedez, cappellino in testa, niente costumi strani, solo l’immancabile maxi schermo alle spalle che passa il TeleFedez, divertente e travolgente come al solito, continua a conquistare per quel suo essere “vero” che frammista stupore e consapevolezza, il mondo che vorresti e quello in cui vivi. Una scaletta ridotta rispetto al tour dei palazzetti, ma ricca lo stesso di musica e gioia, la titletrack Pop-Hoolista apre le danze, ed è subito tripudio, i fans sono una base immarcescibile per il cantante, si parla degli amori di tutti i giorni e delle notizie dei quotidiani se non dei talk-show riportate in chiave fedezziane, senza fare sconti a nessuno. Dalla religione a “Barbarona” non si sono sconti per i “merdaioli” (cit. Liga). Mancano Noemi e Francesca Michielin, due collaborazioni di cui si sente la dolorosa mancanza. Non manca invece Alfonso Signorini, le canzoni sono ormai stra-conosciute, la folla che assembra l’arena le canta a memoria, incurante degli scrosci di pioggia occasionali, tanto si salta e si canta per scaldarsi. In mezzo un medley immancabile della passione che ha portato il cantante milanese alla musica, non lo diresti, ma sono i Blink-182, 10 e lode ai Blink e a Fedez che li riportati qui.
Si arriva in fondo, Fedez è irresistibile, si diverte e fa divertire, è sincero e sereno, interpreta il sentire della sua generazione, ne catalizza gli umori, ne conosce il bello e il brutto, i dubbi e le certezze, gli anfratti dei ragazzi della generazione 2.0, ne amplifica i bisogni e li mette in rima, un paio d’ore scarse di ottime canzoni e di spettacolo che hanno lasciato una folla felice.
40 date hanno prodotto uno spettacolo solido e collaudato, la band si trova alla perfezione, Paola Zadra è oramai un punto di forza, bassista già con Stef Burns, ha un tocco torrido sulle corde e regala passaggi deliziosi andando a caratterizzare la trama che fa da prato alle evoluzioni canore del cantante.
MAURIZIO DONINI
Photo by NINO SAETTI
Credits: si ringrazia Manservisi Eventi per la perfetta organizzazione e la splendida disponibilità e gentilissima collaborazione.
Pop-hoolista
Generazione Boh
Cardinal chic
Pensavo fosse amore
Olivia Oil
Amore eternit
Sirene
Medley Blink
Non c’è due senza trash
Duetto Vivian
Alfonso Signorini
L’hai voluto tu
Faccio brutto
Polaroid
Magnifico
Cigno nero
Ti porto con me
L’arte di accontentare Band:
DJ Zak – giradischi,
Fausto Cogliati – chitarra,
Sopreman alle doppie
Vivian Grillo alle seconde voci,
Fabiano Pagnozzi – tastiere
Paola Zadra – basso
Paola Caridi – batteria
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CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.