CRADLE OF FILTH + Moonspell – Live @ Zona Roveri Music Factory, Bologna 13-2-2018
by tuttorock
19 Febbraio 2018
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Pubblico quasi delle grandi occasioni questa sera al Zona Roveri Music Factory di Bologna, nonostante sia martedì, per la seconda data italiana di questo tour di Cradle Of Filth e Moonspell, probabilmente aiutati dall’aver incastrato la data tra le due bolognesi dei Metallica, ho visto diversi stranieri che essendo in città per i four horsemen, hanno optato per una capatina al locale per sentire come se la cavano Ribeiro, Filth & soci.
Proprio Fernando Ribeiro, leader dei portoghesi Moonspell, è il primo a presentarsi sul palco sulle note dell’intro del nuovissimo ed ottimamente riuscito “1755”, coperto da un mantello con cappuccio e con una lanterna in mano.
Sin da subito si capisce lo stato di grazia e il carisma del frontman portoghese, che coinvolge ed esalta il pubblico nell’arco di pochi secondi. La band è carica e precisa, ma il vero mattatore è proprio Ribeiro, che canta il secondo pezzo con il volto coperto da una bellissima maschera da medico della peste nera in chiave steampunk.
I brani di “1755” dal vivo rendono molto bene e travolgono il pubblico, con bordate di suono che si miscelano sapientemente a melodie folk ed arabeggianti, guidati dal sound incisivo dell’axeman Ricardo Amorìm, buon protagonista.
Molti gli estratti dall’ultimo lavoro, ma nella parte finale la band ripropone i grandi classici, come la bellissima Opium, Alma Mater e Full Moon Madness.
Un’ottima prestazione per una band che a mio avviso sta vivendo quasi una seconda giovinezza.
Formazione:
Fernando Ribeiro (Langsuyar) – voce
Miguel “Mike” Gaspar (Nisroth) – batteria
Pedro Paixão (Passionis/Neophytus) – tastiere, sampler, chitarra
Ricardo Amorim (Ricardo/Morning Blade) – chitarra (1995-presente)
Aires Pereira (Ahriman) – basso
https://www.moonspell.rastilho.com
https://www.facebook.com/moonspellband
https://twitter.com/moonspell
https://instagram.com/moonspellofficial
Proprio Fernando Ribeiro, leader dei portoghesi Moonspell, è il primo a presentarsi sul palco sulle note dell’intro del nuovissimo ed ottimamente riuscito “1755”, coperto da un mantello con cappuccio e con una lanterna in mano.
Sin da subito si capisce lo stato di grazia e il carisma del frontman portoghese, che coinvolge ed esalta il pubblico nell’arco di pochi secondi. La band è carica e precisa, ma il vero mattatore è proprio Ribeiro, che canta il secondo pezzo con il volto coperto da una bellissima maschera da medico della peste nera in chiave steampunk.
I brani di “1755” dal vivo rendono molto bene e travolgono il pubblico, con bordate di suono che si miscelano sapientemente a melodie folk ed arabeggianti, guidati dal sound incisivo dell’axeman Ricardo Amorìm, buon protagonista.
Molti gli estratti dall’ultimo lavoro, ma nella parte finale la band ripropone i grandi classici, come la bellissima Opium, Alma Mater e Full Moon Madness.
Un’ottima prestazione per una band che a mio avviso sta vivendo quasi una seconda giovinezza.
Formazione:
Fernando Ribeiro (Langsuyar) – voce
Miguel “Mike” Gaspar (Nisroth) – batteria
Pedro Paixão (Passionis/Neophytus) – tastiere, sampler, chitarra
Ricardo Amorim (Ricardo/Morning Blade) – chitarra (1995-presente)
Aires Pereira (Ahriman) – basso
https://www.moonspell.rastilho.com
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La tensione sale, il pubblico inizia ad agitarsi, ed ecco che sulle note dello splendido intro Ave Satani salgono sul palco i Cradle Of Filth: Dani in posizione arretrata, coperto da una mantello con cappuccio, è l’unico che resta in disparte, mentre gli altri salutano il pubblico bolognese che li accoglie con un boato.
La curiosità era sicuramente alta, soprattutto dopo che la band ha sfornato un album bello e complesso come “Cryptoriana – The seductiveness of decay” e la band non ha sicuramente deluso le aspettative: Dani sembra quasi ringiovanito ed è sicuramente in perfetta forma fisica e vocale, la bravissima tastierista Lindsay dimostra di ben sostenere sia le parti liriche che quelle più melodiche, le due chitarre di Šmerda e Shaw ben si alternano melodie, assoli e riff infiammati, che completano perfettamente le orchestrazioni, mentre la sezione ritmica è come al solito precisa e granitica.
Sin da subito si capisce che la band darà molto peso ai brani più datati, dato che si inizia sin da subito con la bellissima Gilded Cunt, seguita da Beneath The Howling Stars e la lunghissima e favolosa Bathory Aria, per poi passare a Dusk and Her Embrace.
L’encore ci regala perle come Nymphetamine, Her Ghost in the Fog e in chiusura la meravigliosa From The Cradle To Enslave.
La curiosità era sicuramente alta, soprattutto dopo che la band ha sfornato un album bello e complesso come “Cryptoriana – The seductiveness of decay” e la band non ha sicuramente deluso le aspettative: Dani sembra quasi ringiovanito ed è sicuramente in perfetta forma fisica e vocale, la bravissima tastierista Lindsay dimostra di ben sostenere sia le parti liriche che quelle più melodiche, le due chitarre di Šmerda e Shaw ben si alternano melodie, assoli e riff infiammati, che completano perfettamente le orchestrazioni, mentre la sezione ritmica è come al solito precisa e granitica.
Sin da subito si capisce che la band darà molto peso ai brani più datati, dato che si inizia sin da subito con la bellissima Gilded Cunt, seguita da Beneath The Howling Stars e la lunghissima e favolosa Bathory Aria, per poi passare a Dusk and Her Embrace.
L’encore ci regala perle come Nymphetamine, Her Ghost in the Fog e in chiusura la meravigliosa From The Cradle To Enslave.
Davvero una serata all’insegna dell’oscurità e della qualità, che ha lasciato il folto pubblico pienamente soddisfatto.
Report & photoset by ALESSANDRA MERLIN
Credits: si ringrazia Vertigo per la gentilissima disponibilità e Zona Roveri per la perfetta organizzazione dell’evento.
Setlist:
Intro:Ave Satani
Gilded Cunt
Beneath the Howling Stars
Blackest Magick in Practice
Heartbreak and Seance
Bathory Aria: Benighted Like Usher / A Murder of Ravens in Fugue / Eyes That Witnessed Madness
Dusk and Her Embrace
The Death of Love
You Will Know the Lion by His Claw
Encore:
A Bruise Upon the Silent Moon
The Promise of Fever
Nymphetamine (Fix)
Her Ghost in the Fog
Born in a Burial Gown
From the Cradle to Enslave
Outro:Blooding the Hounds of Hell
Formazione:
Dani Filth – voce
Martin “Marthus” Škaroupka – batteria Daniel Firth – basso
Lindsay Schoolcraft – tastiere & voce Richard Shaw – chitarra
Marek “Ashok” Šmerda – chitarra
http://www.cradleoffilth.com
http://www.facebook.com/cradleoffilth
http://www.twitter.com/cradleoffilth
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https://instagram.com/cradleoffilth
Intro:Ave Satani
Gilded Cunt
Beneath the Howling Stars
Blackest Magick in Practice
Heartbreak and Seance
Bathory Aria: Benighted Like Usher / A Murder of Ravens in Fugue / Eyes That Witnessed Madness
Dusk and Her Embrace
The Death of Love
You Will Know the Lion by His Claw
Encore:
A Bruise Upon the Silent Moon
The Promise of Fever
Nymphetamine (Fix)
Her Ghost in the Fog
Born in a Burial Gown
From the Cradle to Enslave
Outro:Blooding the Hounds of Hell
Formazione:
Dani Filth – voce
Martin “Marthus” Škaroupka – batteria Daniel Firth – basso
Lindsay Schoolcraft – tastiere & voce Richard Shaw – chitarra
Marek “Ashok” Šmerda – chitarra
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