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CAPAREZZA “Prisoner 709 tour” – Live @ Castello a Mare, Palermo 7-8-2018

CAPAREZZA “Prisoner 709 tour” – Live @ Castello a Mare, Palermo 7-8-2018

Sole, Vento, Pioggia e Sudore, Cosa sei disposto a fare per una concerto di Caparezza?
Fermati pioggia e facci divertire!
 
Alle 19 in punto si aprono i cancelli del complesso monumentale del Castello a Mare di Palermo, ed il popolo di Caparezza comincia ad entrare nonostante tuoni e fulmini.
Il cielo sembra non voler dare scampo alla nostra serata, probabilmente qualcuno tarda ad arrivare per questo ma a scaldare l’atmosfera c’è  Christian Picciotto e il Dj Gheesa,  rapper palermitano, vincitore nel 2017 del premio “Musica contro le Mafie” che porta alcuni dei suoi brani più conosciuti come La mia casa, Capitale e Amarcord.
 
Ma andiamo avanti e diamo un senso al fiume di gente che ha invaso stasera il Castello a Mare. Si spengono le luci, i primi tre pezzi scivolano senza interruzioni fra i robot dell’Infinito, i fuochi d’artificio del Prisoner 709 e le possenti mascelle del Cerbero di Argenti Vive. Un attimo di fiato per spiegare il perchè di questo tour estivo e il suo stesso significato. Si perchè per gli affecionados di Caparezza sanno che abbiamo lasciato Caparezza e la sua tribù incatenati ed intrappolati nelle maglie di una profonda prigione mentale. Ma adesso è partita la rivoluzione, e partita la sommossa per la liberazione “Noi siamo finalmente liberi!”. La verità è che non lo siamo mai stati e mai lo saremo perchè la nostra libertà ha comunque forma di una gigantesca gabbia fatta di bisogni e convenizioni sociali. Anche Dante ( Diego Perrone) ci prova a cambiare, non più scrittore ma stilista con i suoi modelli “Belli e Dannati”. Ma niente, Michele più ci pensa più capisce che non riesce ad essere libero e riparte con La mia parte intollerante, Larsen, Il tuo sogno eretico. A questo punto fa il suo ingresso la sacra  lavatrice che    monderà i nostri peccati, c’è qualcosa di diverso in lei rispetto a quest’inverno, adesso è tutta ricoperta d’oro… sarà un caso o un segno di una ancor peggiore evoluzione di questo nostro nuovo credo il Confusianesimo???

Di sicuro Michele non si sente libero, neanche “libero di cancellare un pezzo dalla scaletta”, perchè questo pezzo è purtroppo ancora sempre troppo attuale Vengo dalla Luna. Ne lui ne i suoi amici si arrendono e non si conformano perchè siamo tutti Dalla parte del Toro e quello che per lui conta non è il mondo moderno e tecnologico ma la carta e l’inchioistro di China Town, uno splendido esempio dell’amore che Michele Caparezza ha nei confronti del suo lavoro, le sua vera passione. E allora è giusto lanciare un breve appello di solidarietà a tutti coloro che come Michele non si sentono adeguati al mondo in cui vivono con Una chiave, “no, non è vero che non sei capace” perchè in fondo siamo tutti uguali e tutti in qualche modo non ci sentiamo adeguati, quindi ricorda che non sei solo e come te anche io “if you call my name, I don’t recognise it” e allora Prosopagno Sia! affidata come sempre alle prorompenti voci di Carmen Montagna e Anna Lo Vecchio.

Giusto il tempo per un nuovo cambio d’abito per il nostro Michele che si presenta sul palco con una splendida e sobria camicia che fa molto ’68, per ricordare quei giovani che cinquant’anni fa scendevano in piazza per dar voce alla loro voglia di libertà, dai loro padri, dalla società e dalle costrizioni sessuali e quindi parliamo della Rivoluzione del Sessointutto, ma quei tempi sono lontani, rimane solo l’eco di una storia che parlava di giovani che si ribellano avendo nel cuore e nella mente un sogno. Tempi troppo lontani, quasi persi e quindi Goodbye Malinconia. Un pò la stessa malinconia che ci assale quando pensiamo alla nostra casa, quella che amiamo, quella che però non ci vuole bene, quella che a volte ci caccia, ma che come un enorme magnete ci riporta da lei. E anche Michele ha la sua casa, dalla quale non riesce a staccarsi, la sua amata puglia, portata sul palco in una simpatica versione mariachi, Vieni a ballare in Puglia, a cui segue dalla presentazione dell’intero corpo di ballo ed una  Non me lo posso permettere che suona quasi come una risposta al precedente invito al recarsi in Puglia.

Michele e Diego come al solito fanno ridere il pubblico, con le loro piccole gag e le loro battute a doppio senso. Abiura di me, Ti fa stare bene, Il testo che avrei voluto scrivere è l’infilata di pezzi che ci fa capire che il tempo è quasi giunto al termine. I ringraziamenti di Michele sono prima di tutto per il suo pubblcio di Palemrmo che ha sfidato il sole, il vento, la pioggia ed anche il sudore. Ovviamente immancabile la band, gli addetti alle luci, ai suoi, ai bilici… centro con quello che porta sul palco ogni volta il nostro pensiero va a chi tutta questa baracca la trasporta, la monta e la smonta, quelli che lavorano quando tutto non ha ancora avuto inizio e quando tutto è già finito… quelli che in qualche modo non partecipano alla vera festa, quelli che sono Fuori dal Tunnel di questo nostro divertimento. Potrebbe concludere così, con il sorriso Michele, ma a lui non piace così, non sarebbe un modo giusto di rappresentare sul palco la vita vera. Il mondo è pieno di storie tristi, storie di “uno che magari si, ce l’ha fatta, dell’unico che era davvero libero, ed il suo nome era Vincenzo”, ma il prezzo della sua libertà mentale fu pagato con la sua carcerazione fisica, perchè un uomo realmente libero viene semrpe considerato un pazzo!
Ciao Palermo!
 
Vorrei raccontarvi di tante altre cose avvenute durante la serata, vi potrei raccontare delle tante coreografie, dei fantastici oggetti di scena, di famiglie con bambini sdraiati sulle stuoie ad assistere ad un concerto in cui la gente salta, si abbraccia e urla a squarcigola. Ma voglio raccontarvi di un piccolo gruppo di giovani, forse un pò sbronzi ma con un cuore immenso, che durante alcune canzoni osservano da lontanto un ragazzo su una sedia a rotelle fin tanto che decidono di andare da lui imbracciare la sua carrozzina e issarlo su oltre la muraglia di persone per consentirgli di vedere il palco di Caparezza! Grazie Capa e grazie al tuo fantastico pubblico!
 
Giuseppe Mercadante
Photoset Azzurra De Luca
 
Credits: si ringrazia la Vertigo e Terzomillennio Progetti Artistici per la gentilissima disponibilità e l’organizzazione dell’evento.

Setlist:
1. L’infinito
2. Prisoner 709
3. Argenti Vive
4. La mia parte intollerante
5. Larsen
6. Sono il tuo sogno eretico
7. Confusianesimo
8. Vengo dalla Luna
9. Dalla parte del toro
10. China Town
11.Una Chiave
12. Prosopagno sia! (La latitanza)
13. La rivoluzione del Sessintutto
14. Goodbye Malinconia
15. Vieni a Ballare in Puglia
16. Non me lo posso permettere
17. Abiura di me
18. Ti fa stare bene
19. Il testo che avrei voluto scrivere
20. Fuori dal tunnel
21. Mica Van Gogh
 
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