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ARCHIVE “Viteculture Festival 2017” – LIVE @ Ex-Dogana, Roma 12-7-2017

ARCHIVE “Viteculture Festival 2017” – LIVE @ Ex-Dogana, Roma 12-7-2017

Gli Archive sono una di quelle band che mi sorprendono ad ogni uscita e il nuovo “The False Foundation” è uscito quasi in sordina lo scorso anno, rispetto ai precedenti lavori, forse per il fare camaleontico della band inglese che cambia nuovamente volto e pelle. Dopo le influenze più progressive degli ultimi due album e specialmente di “Axiom”, stavolta gli Archive hanno spostato il loro sound verso la musica elettronica dei Tangerine Dream e dei Kraftwerk, ma non mancano le incursioni nel prog e tante altre sfumature create da una band che non mette mai limiti alla fantasia. Sono tornati a Roma per il Viteculture Festival all’Ex Dogana in zona San Lorenzo, ma stavolta mi aspettavo di più. Lo show offerto dalla band è stato comunque molto bello ed avvolgente, la cura di ogni parte musicale e anche di quella visiva con il grande schermo alle loro spalle con filmati particolari ed affascinanti, ma sembrava che tra i presenti (purtroppo pochi) e il pubblico ci fosse un muro di freddezza. Solo dodici i brani presentati, tre estratti dall’ultimo album, “Driving In Nails” e “The False Foundation” che hanno aperto, all’insegna della musica elettronica, il concerto e “Splinters”, intervallata dagli altri due brani da “Crushed”, estratta da “Restriction”.
 
Poi una serie di brani storici come “Fuck U” e “Bullets”, poi ancora la parentesi dedicata ad “Axiom” con le splendide “Distorted Angeles” e “Baptism” e con le immagini del cortometraggio. Il concerto si chiude con “Numb” altro splendido brano che dal vivo sa come far presa sul pubblico. Poi ci sono loro, gli Archive, le particolari e simpatiche movenze di Darius Keeler, l’immobilità di Danny Griffiths e i due veri protagonisti della scena, Pollard Berrier e il suo nuovo look e Dave Pen, che creano grandi atmosfere e spesso rubano la scena per le loro grandi voci e per sapere dare varie sfumature ai brani con chitarre e percussioni. Ora i lati negativi, erano assenti le due cantanti della band, Maria Q, voce storica e di origini italiane e la strepitosa Holly Martin, con la band dal 2012 e che ha dato nuove sfumature e nuovi orizzonti alla band con la sua splendida voce e che avrebbe dato più calore e più colori ai brani e per concludere la durata del concerto, solo ottanta minuti, pochissimi per una band che ha più di venti anni di carriera alle spalle, sarebbe bastato un bis per accontentare i presenti, ma la band saluta con freddezza e torna nel backstage. Tutti acclamano e urlano di tornare sul palco, ma i tecnici iniziano a smontare il tutto e la serata finisce così.
 
FABIO LOFFREDO
Photoset by RICCARDO ARENA

Credits: si ringrazia l’Ufficio Stampa Big Time per la gentilissima disponibilità e  collaborazione.
Setlist:

  1. Driving In Nails
  2. The False Foundation
  3. Crushed
  4. Splinters
  5. Bullets
  6. Bright Lights
  7. Distorted Angels
  8. Baptism
  9. Fuck U
  10. Sane
  11. Controlling Crowds
  12. Numb

 
Members:
Darius Keeler: Sintetizzatori, tastiere, pianoforte e programmazione
Danny Griffiths: Sintetizzatore, tastiere, campionamenti e programmazione
Pollard Berrier: Voce, chitarra e programmazione
Dave Pen: Voce, tastiere, chitarra e percussioni
Jonathan Noyce: Basso
Steve “Smiley” Barnard: Batteria
 
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