L’artista brasiliana TULIPA RUIZ per la prima volta in tour in Italia
per la prima volta in tour in Italia
Ponderosa Music & Art ed A Buzz Supreme, sono lieti di annunciare il primo tour italiano dell’artista brasiliana Tulipa Ruiz.
Accompagnata dal fratello e partner musicale Gustavo alla chitarra, Tulipa Ruiz suonerà tre date in Italia, l’ 11 Maggio al Biko di Milano, il 12 Maggio al Bravo Caffè di Bologna ed il 13 Maggio all’interno del cartellone della prestigiosa rassegna Fabbrica Europa.
Tre concerti in cui la dimensione intima potrà mostrare tutte le sfaccettature della sua incredibile voce.
Tulipa Ruiz presenterà in anteprima italiana il suo nuovo album “TU”, registrato a New York ed uscito a Dicembre scorso che la vede per la prima volta reinterpretare suoi brani ed inediti in una versione acustica.
“TU” è stato registrato con il percussionista Stéphane San Juan (già con Vanessa da Mata, Amadou e Mariam, Jane Birkin) che ha anche prodotto i brani insieme a Gustavo Ruiz. Insieme a loro collaborazioni con artisti come Mauro Refosco (Forrò in The Dark, David Byrne, Red Hot Chili Peppers, Atoms For Peace) e Adan Jodorowsky, musicista, regista e attore, figlio del grande Alejandro.
Questo è il video di “Game” tratto da “TU” https://youtu.be/y96JGK7XhaA
Questo tour italiano è l’occasione per poter ammirare una delle più belle voci del nuovo Brasile, oltre che una autrice tra le più ricercate, esponente di primo piano della creatività artistica della scena musicale di San Paulo. Vincitrice del Grammy Latino per il miglior Album pop Brasiliano nel 2015, col suo terzo album “Dancê” da poco pubblicato in digitale in Italia con l’aggiunta di “Cura Di Te” versione cantata in Italiano del brano “Prumo”, Tulipa Ruiz è considerata in Brasile una delle giovani personalità musicali più di spicco riuscendo a coniugare sperimentazione e pop, testi moderni, doti vocali eccezionali ed una grande presenza scenica.
Sul palco della Stazione Leopolda a Firenze, il concerto di Tulipa Ruiz sarà aperto da quello di Gui Amabis, musicista e produttore anch’esso paulista, che presenterà in anteprima il suo nuovo album, “Miopia”, in uscita a breve in Brasile.
TULIPA RUIZ
11 Maggio – Biko (Milano)
12 Maggio – Bravo Caffè (Bologna)
13 Maggio – Fabbrica Europa (Firenze) + Gui Amabis
Link utili:
Facebook pagina ufficiale https://www.facebook.com/tuliparuizoficial/
Sito web ufficiale http://www.tuliparuiz.com.br/
Tulipa Ruiz presenta il suo quarto album, “TU”.
In una dimensione intima, la cantante e compositrice di São Paulo (Brasile) raccoglie canzoni inedite e pezzi del suo repertorio, riarrangiandole con l’aiuto della produzione di suo fratello e partner musicale Gustavo Ruiz e Stéphane San Juan. Registrato interamente a New York, TU uscirà solo in formato digitale (ONErpm), strizzando marcatamente l’occhio al mercato estero.
TU per Tulipa RuizTU, con lettera maiuscola, in capslock per accentuare la grafica della parola e quindi trascinarci nel suo significato. TU sono io e sei tu.TU siamo noi. TU è anche due, come la pronuncia in inglese di “two”, io e Gustavo, mio fratello e partner musicale. TU è un’offerta, un dono. L’idea dell’album è nata dopo un tour che abbiamo fatto voce e chitarra, un formato che mi piace chiamare “nudo” perché le canzoni si “spogliano” diventando scarne e minimali. Suonarle in questo modo ci ha avvicinato al midollo di ogni canzone e ho voluto registrarle così: una chitarra, una voce e poche percussioni.
Questo è il concetto del disco. Soprattutto in un momento in cui la tecnologia ci allontana dall’essenza e l’overdose di informazioni ci sovraccarica, ho voluto fare un disco più intimo, accogliente, più crudo. In tempi di relazioni superficiali, questo è un disco che mi avvicina al rituale del falò, allo sguardo in faccia, ai miei amici, vecchi e nuovi. TU siamo io, Gustavo e Stéphane San Juan. Gustavo alla chitarra e artefice della creazione delle canzoni con me. Stephane alle percussioni. Entrambi nella produzione del disco, con Scotty Hard come ingegnere del suono.
La prima intuizione che abbiamo avuto per TU è che sarebbe stato un disco di riletture, ma durante il processo compositivo sono apparse nuove canzoni. Cinque nuovi pezzi e quattro riletture. In tutto ci sono nove tracce e mi è piaciuto questo numero perché il 9 contiene l’esperienza di tutti gli altri numeri precedenti ed ha anche a che fare con il concetto del disco: quello di incorporare nella sua atmosfera ed esistenza, l’esperienza dei dischi precedenti.
Tra i recuperi, sono arrivate la mia “Pedrinho” e “Desinibida”, scritta insieme al musicista portoghese Tomás Cunha Ferreira, della band Os Quais. Sono entrate nel disco perché parlano di personaggi liberi e le persone libere meritano di essere evidenziate, sono praticamente la stessa cosa. “Algo Maior” (mia, di Gustavo e di nostro padre Luiz Chagas) e “Dois Cafés” (mia e di Gustavo) sono state registrate perché avevo bisogno di cantare quelle parole, le abbiamo suonate poche volte live e riprenderle mi ha dato forza.
Tra le tracce nuove ci sono “Pólen”, “Game” e “Tu” con Gustavo, mentre “Terrorista del amor” è la mia seconda esperienza in una composizione collettiva (la prima fu “Víbora”): una canzone scritta con Ava Rocha, Paola Alfamor, Gustavo Ruiz e Saulo Duarte. “Pedra”, che chiude il disco, è un pezzo fatto da mio padre Luiz Chagas, l’anno in cui sono nata e mai ancora registrato. Ho anche due ospiti molto speciali sull’album: Mauro Refosco in “Algo Maior” e Adan Jodorowsky in “Terrorista del amor”.
Abbiamo registrato tutte le canzoni nello studio di Scotty Hard a Brooklyn (NY) in due settimane. Incredibile il modo in cui lui riesce a “catturare” il suono, la chitarra di Gustavo è venuta veramente speciale. Impressionante anche l’intesa nata tra noi e il contributo che ognuno ha dato: Gustavo alla regia di tutto e nella percezione della mia musicalità e Stephane, con il suo sguardo da francese radicato a Rio e nel Mali contemporaneamente, ha portato la nostra musica in luoghi nuovi ed ha dato anche qualcosa di primordiale e ancestrale al nostro fuoco, oltre ad un’aria cosmopolita.
Questa è la nostra prima uscita digitale al 100% e abbiamo scelto come partner ONErpm, che ci ha accolto a braccia aperte sia in Brasile che a New York, mettendo tutte le sue strutture a nostra disposizione. Le partnership sono state fondamentali per la realizzazione di TU.
Questo album è anche il risultato dei nostri viaggi. Negli ultimi due anni abbiamo suonato molto in America Latina, specialmente in Messico, e TU arriva anche dalla volontà di dialogare in modo più diretto con quel mondo che ci circonda, ma sembra lontano per via della barriera linguistica. Questo disco mi avvicina a tutti i miei cordoni ombelicali.
La band
Gustavo Ruiz è il mio produttore. Insieme abbiamo fatte tante conquiste, come un Grammy per il miglior album contemporaneo brasiliano pop. Gustavo, oltre a produrre me, ha prodotto band e artisti che sono sempre presenti nel mio giradischi: Junio Barreto, Trupe Chá de Boldo, Zé Pi, Juliana Kehl, Porcas Borboletas, Verônica Ferriani, Pedro Moraes, Plutão Já Foi Planeta e Maurício Pereira.
Gustavo ha conosciuto Stéphane San Juan quando suonavano insieme nella band di Vanessa da Mata. Stephane ora vive tra il Brasile e gli Stati Uniti e ha suonato con nomi importanti come il duo africano Amadou e Mariam e l’inglese Jane Birkin. Ci ha presentato Scotty Hard, conosciuto per il suo lavoro con artisti hip-hop e jazz come Cypress Hill, Medeski Martin e Wood. In Brasile, Scotty ama lavorare con il gruppo di Recife Nação Zumbi.
Stephane è amico di Mauro Refosco, percussionista brasiliano che vive a NY e che un giorno è venuto a trovarci in studio. Già conoscevamo il suo lavoro con la band Forró in The Dark e i suoi contributi con David Byrne, Red Hot Chili Peppers e Tom York, oltre ad avere molti amici in comune. Gli abbiamo mostrato alcune canzoni e la sua presenza sull’album si è rivelata inevitabile. Ha fatto l’arrangiamento di percussioni insieme a Stephane in “Algo Maior”.
Adan Jodorowsky è entrato in gioco perché durante le registrazioni ho capito che avevo bisogno di una voce che doveva accompagnarmi in “Terrorista del amore”. Adan è figlio del regista Alejandro Jodorowsky e abbiamo suonato due volte insieme in onore a suo padre, una al Guadalajara International Book Fair e poi al Phoenix Film Awards. Adan, oltre ad essere un musicista, è anche regista e attore.