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Kurt Cobain 50: Il Grunge nelle fotografie di Michael Lavine | opening 13 DICEMBRE, @ ONO …

Kurt Cobain 50: Il Grunge nelle fotografie di Michael Lavine | opening 13 DICEMBRE, @ ONO …

Kurt Cobain 50: Il Grunge nelle fotografie di Michael Lavine | opening 13 DICEMBRE,
@ ONO arte, BOLOGNA
​ONO arte contemporanea
via santa margherita, 10
bologna | www.onoarte.com

ONO arte contemporanea è lieta di presentare Kurt Cobain 50: Il grunge nelle foto di Michael Lavine una personale di Michael Lavine, celebre fotografo pubblicitario che negli ultimi venticinque anni ha realizzato alcune delle fotografie più iconiche del mondo dello spettacolo, e che ha realizzato alcuni dei ritratti più famosi di Kurt Cobain, lo storico leader della band Nirvana.

In occasione del cinquantesimo anniversario della nascita di Kurt Cobain, una mostra vuole celebrare l’avventura della band di Seattle e tutta la scena musicale della città che fu di Jimi Hendrix. «È la scena più eccitante prodotta da una singola città, come non accadeva dai tempi della Londra punk»: così sentenzia Everett True, «il giornalista che ha coniato il termine grunge». Seattle è il palcoscenico del cambiamento. Qui, la “Sub Pop” – ormai famosa etichetta indipendente – aveva dato visibilità a gruppi del rango dei Mudhoney e dei Soundgarden, insieme ai Nirvana, cuore pulsante del movimento. Un movimento però nichilista, che si sviluppa sullo sfondo di una pressante crisi economica che negli anni Ottanta aveva messo in ginocchio la fiorente America, segnata ora dell’eroina e dell’AIDS.

È proprio in quell’America che nasce un nuovo suono per rispondere alle esigenze di quei giovani che non avevano più un punto di riferimento e che guardano al punk inglese, ormai passato e storicizzato, per trovare nuova espressione. A livello visivo e mediatico, Kurt Cobain inaugura un’era e uno stile: con i suoi jeans strappati, le pesanti camicie
di flanella a cui si aggiungono i capelli lunghi è il non plus ultra dell’anti-fashion o del do-it-yourself (imperativo per la moda del periodo). Sono questi gli anni in cui nascono i primi movimenti giovanili no- global (dove il nologo nell’abbigliamento ne rappresenta un perfetto corrispettivo) in risposta alla diffusione di multinazionali quali
Starbucks o Microsoft, nate nella cerchia periferica di Seattle.

Michael Lavine immortala i Nirvana in studio in quattro diversi momenti, dai mesi della loro prima formazione, quando al posto di Dave Grohl alla batteria c’era ancora Chad Channing, fino agli anni del successo mondiale, quando accanto al leader della band c’era la moglie Courtney Love, regalandoci scatti che sono diventai simbolo
di un’era.

Accanto alle immagini dei Nirvana la mostra presenta anche per la prima volta in Italia le immagini di altri gruppi simbolo degli anni novanta fotografati da Lavine: da Kim Gordon a Nick Cave passando per i Beastie Boys, Hole e Cramps, un vero e proprio spaccato della musica americana della fine del secolo scorso.

La mostra (13 dicembre 2017 – 31 gennaio 2018) è composta da 50 fotografie ed è prodotta in collaborazione con Gas Jeans che per l’occasione realizzerà una capsule collection in edizione limitata di 2000 t-shirt e felpe con una rielaborazione grafica delle immagini più iconiche di Lavine.