MICOJOAO & OS MACACOS LOUCOS – Intervista all’artista calabrobrasiliano
In occasione dell’uscita dell’Ep d’esordio “MicoJoao & Os Macacos Loucos Vol. 1” (Etichetta Marley360), ho avuto il piacere di intervistare MicoJoao, calabrasiliano cresciuto tra i grattacieli di São Paulo e le piazzette di Cosenza. MicoJoao è figlio della modernità brasiliana e della devozione italiana per la dolce vita. I suoi pezzi nascono dalla necessità di dar forma alla quotidiana saudade della contemporaneità. Il progetto nasce nel 2022 con un live sold out a Bologna insieme ad altri artisti come Francesco Morrone, Davide Amati e Leo Gassman, organizzato dal collettivo Marley Session, entrando a farne parte successivamente.
Nel corso dell’anno tra i portici bolognesi incontra i Macacos Loucos, musicisti provenienti da varie zone d’Italia che vanno a formare il core del gruppo. Insieme a questa nuova famiglia adottiva si iniziano a scrivere canzoni che mischiano le due anime di MicoJoao, quella calabra e Sudamericana, a sonorità variegate che vengono contaminate dalle diverse esperienze musicali dei membri della band.
Ciao e benvenuto su Tuttorock, parliamo subito di questo tuo nuovo Ep d’esordio, “MicoJoao & Os Macacos Loucos Vol. 1”, che riscontri stai avendo?
Ciao a Tuttorock! Al momento i riscontri dell’Ep sono positivi, specialmente tra i nostri amici, che sono i nostri fan principali, oltre che spesso musicisti molto capaci. Attualmente siamo al lavoro per organizzare una serie di date nel corso della primavera così da poter promuovere l’Ep dal vivo a più persone possibili.
Chi sono gli Os Macacos Loucos?
Os Macacos Loucos, tradotto dal portoghese “Le scimmie pazze”, sono la mia famiglia adottiva senza cui non sarebbe stato possibile registrare l’Ep. Dall’inizio del progetto ad ora il gruppo è cresciuto dall’essere una band di quattro elementi (chitarra, basso, tastiera e batteria) a godere della collaborazione di più musicisti e non, che sono prima di tutto amici. Ciò che riteniamo essere la nostra forza è il forte affiatamento che abbiamo quando suoniamo assieme, perché in primis ci divertiamo tra di noi dentro e fuori la musica.
Ci sono tantissimi musicisti ospiti in questo disco, li hai scelti per amicizia, per stima, per altro?
Un mix di tutti questi elementi. Si tratta di musicisti conosciuti nel corso degli anni a Bologna. Oltre a stimarne la loro bravura si è andato formando un rapporto personale con ognuno nel corso del tempo.
Come nasce solitamente un tuo brano?
All’inizio del progetto posso dire che funzionava più o meno così: da un giro di chitarra iniziale strutturavo una prima forma di canzone che presentavo ai Macacos e da lì la portavamo a termine. Già da diversi mesi l’approccio è cambiato ed è diventato più corale, ora come ora un brano nasce e si sviluppa tra di noi in sala prove.
São Paulo, Cosenza, Bologna, c’è qualcosa che accomuna queste tre città lontane tra loro?
Ad un primo sguardo sono tre città che non hanno nulla da spartire tra di loro, però andando più a fondo forse un punto di contatto è che tutte hanno un modo proprio di vivere la musica che ha influenzato il mio percorso.
Hai mai pensato di ritornare a vivere in Brasile?
Sì, anche se attualmente vorrei tornarci a vivere grazie alla musica, quindi probabilmente se ne parlerà più in là.
Quando e come ti sei avvicinato al mondo della musica?
Il mio primo approccio con uno strumento è stato durante l’adolescenza a 14 anni a Cosenza. Diciamo che è stato un periodo in cui insieme ai miei amici ci siamo avvicinati tutti allo strumento, chi per un motivo, chi per l’altro. Molti di loro hanno lasciato, ma con quei pochi che hanno continuato a coltivare il proprio sogno siamo diventati come fratelli, sopportandoci a vicenda nei momenti di difficoltà.
Hai qualche esibizione live in programma?
Attualmente stiamo lavorando per organizzare una serie di date in primavera/estate che vadano a toccare diverse città italiane, in modo da far conoscere la nostra musica a più persone.
A quando il Vol. 2?
Siamo intenzionati a iniziare i lavori per il “Vol. 2” già per l’estate prossima. Probabilmente conterrà alcune delle canzoni scritte nel 2023 che non sono confluite nel primo volume, insieme a parte del nostro nuovo materiale.
Grazie mille per il tuo tempo, ti lascio piena libertà di chiudere come vuoi questa intervista.
Grazie a voi! A nome dei macacos salutiamo i lettori. Potete recuperare il nostro Ep su tutte le piattaforme digitali e seguirci sui socials per supportarci.
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.