GENUS ORDINIS DEI – Intervista su Eternal cycle con Ambre e tour europeo
In occasione dell’uscita della data live all’Alchemica Music Club di Bologna, ho intervistato i GENUS ORDINIS DEI.
Come è nato il progetto Genus Ordinis Dei? E’ dal 2011 che siete in attività, un bel tempo.
Il nostro primo album è del 2015, The middle, ma è vero che ci siamo formati nel 2011. Io (Nick) e Tommy siamo cresciuti assieme, le nostre famiglie sono molto amiche, ci siamo sempre frequentati.
Oltre che musicisti risulta che siete anche insegnanti, giusto?
In effetti io (Nick) sì, poi Tommy fa anche il produttore e Nico ha uno studio, ma anche lui tende più alla produzione che all’insegnamento.
Come primi ascolti, da dove provenite?
E’ stato il padre di Nick a introdurci al magico mondo del metal, Iron Maiden, Camelot, Stratovarius, abbiamo iniziato presto, andavamo in vacanza che avevamo 4-5 anni, e lui ci metteva su cose come i Saxon a manetta. Poi nell’adolescenza abbiamo cominciato a esplorare altre cose, all’inizio Nick era solo chitarrista e io (Tommy) facevo chitarra e tastiera, poi Nick ha iniziato a cantare e abbiamo assunto un’identità ben precisa, tipo i Nightwish.
Nick: io scoprii i Lamb of God e l’ispirazione mi è venuta da Randy Blythe, unendo alla capacità di scrittura musicale di Tommy e, successivamente, l’arrivo di Nico ha portato la velocità e ci siamo sistemati per bene come band.
I vostri testi spesso richiamano storie oscure, religione e mitologia. Come scegliete i temi da trattare?
E’ una rielaborazione dei testi sacri in chiave epica, legati a ereticità e paganesimo, ma sostanzialmente in chiave fantasiosa.
Il vostro ultimo album, The beginning del 2023, tratta proprio di queste tematiche.
Nick: Noi abbiamo un concept personale che nasce, come dicevamo prima, dalla rivisitazione di testi sacri, biblici, ma la storia resta originale, l’abbiamo sviluppata io e Tommy in tre macro-album, di cui due sono già usciti e uno deve, invece, essere ancora finalizzato, poi smembrato come se fossero degli spin-off, ne abbiamo estratto gli aspetti più specifici, alla Star Wars per dire.
Dal 2011 a oggi, come si è evoluto il vostro suono?
Nick: Il primo album lo abbiamo prodotto a Crema, la nostra città natale, e durante la registrazione abbiamo perso il nostro batterista, che era anche il fonico, per cui c’è stato qualche problemino. Per il successivo siamo riusciti ad andare nello studio di Simone Mularoni, che per me è il numero uno. Il precedente batterista era anche molto bravo con la scrittura, poi l’album “Glare of Deliverance” lo abbiamo prodotto in studio da me, anche qui abbiamo cambiato sound, ci hanno detto che richiamava i Gojira, gruppo che, in effetti, ci piace moltissimo.
Tommy: come diceva Rick, sono tutti concept album, non partiamo da tantissime canzoni, ma con un’idea ben precisa, se abbiamo dieci canzoni, quelle finiranno nell’album.
“The beginning” è del 2023, ne avete già uno nuovo in preparazione?
Tommy: sì, ma non vogliamo anticipare nulla, è una storia che avevamo in mente io e Nick da quando eravamo ragazzini, e dicevamo sempre “prima o poi dobbiamo farlo”, e adesso lo stiamo facendo.
La dimensione live per voi è molto importante? Dal vivo spaccate di brutto!
Grazie, grazie. Per noi è davvero il momento fondamentale, e i fans ci dicono spesso che siamo meglio dal vivo che sugli album. Si creano delle connessioni emozionali con il pubblico davvero incredibili.
E a proposito di live, avete in corso questo fantastico tour con Xandria e Sirenia, tanta roba no?
Davvero tanta roba! Ambre Vourvahis degli Xandria, era nostra fan da anni, dai tempi di Salem, e abbiamo scoperto che ci seguiva da anni. Quindi, loro cercavano un opening per il tour, e lei ha pensato subito a noi. Ci ha scritto che volevano fortemente averci con loro, e abbiamo colto al volo questa fantastica opportunità.
Così è nato questa bellissima canzone, “Eternal cycle”, Genus Ordinis Dei feat Ambre Vourvahis, cosa ha aggiunto una collaborazione a due voci?
Nick: Ambre è una professionista esemplare, una cantante eccezionale e una donna di cuore, quando ci ha fatto questa proposta abbiamo pensato di fare qualcosa di nuovo con lei da portare in tour. Preciso che tutto questo è nato prima di decidere e definire il tour.
Avete in mente di fare ulteriori cose con Ambre?
Nick: Why not? Bisogna pensarci, perché questo è stato un evento unico, non è detto che replicarlo possa essere positivo, comunque teniamo la porta aperta e vedremo il futuro cosa ci porterà.
Il tour come sta andando?
Nick: Torniamo ora in Italia e siamo davvero stracontenti, siamo tornati in tour dopo gli anni della pandemia, stiamo incontrando un pubblico eccezionale, che a volte non ci conosce, noi siamo l’opening band. Inoltre, ci stiamo trovando molto bene con le altre band, con lo staff e l’organizzazione. Ora lascio dire Nico le impressioni sul tour.
Nico: è la mia prima esperienza on the road, davvero emozionante uscire dall’Italia e condividere il palco con queste grandi band, stringere rapporti così belli con loro e accogliere tutto il calore del pubblico.
Si dice che all’estero il pubblico sia più portato verso il metal, un genere che in Itala fatica a raccogliere grandi platee.
Noi ci siamo trovati molto bene anche in Italia, è vero che qui la musica è nata sulla musica folk, pop, cantautorale, il rock è più dentro le righe anglo-sassoni. Mancano certe figure forse, direi che abbiamo tante band di grandissimo valore e il nome dei gruppi italiani, anche grazie a noi Genus Ordinis Dei, sta migliorando. Certe label, in passato, non ti firmavano se eri italiano, comunque, noi in Italia ci troviamo molto bene, poi ci sono venue poco organizzate in Italia, al contrario dell’Alchemica dove siamo stasera che è perfetto e super-organizzato. In certi posti dove abbiamo suonato nell’est europeo, non siamo mai riusciti a fare una doccia calda.
MAURIZIO DONINI
Band:
Niccolò (Nick K’) Cadregari – Vocals, Guitars
Tommaso (Tommy) Monticelli – Guitars, Keyboards
Nicola Pedrali – Drums
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genusordinisdei.bandcamp.com
open.spotify.com/artist/4PorUDN5C5JRpJtinoVyTD
CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.