MARTA FERRADINI – “Rane nella pancia” è il nuovo singolo
Da venerdì 15 novembre arriva in radio “Rane nella pancia” il singolo di Marta Ferradini, brano ironico e profondo, già disponibile in digitale (Nar International / Ada – Warner Music Italy).
“La canzone è nata alla fine di una storia d’amore impossibile, che proprio per la sua natura di impossibilità, mi ha lasciato senza voce, senza lacrime, senza senso e con questa canzone – afferma Marta Ferradini – ho cercato di trovare appunto un senso, un nome, un suono a quello che avevo appena vissuto. Vorrei dire a tutte quelle persone che soffrono per amore che anch’io ci sono passata e quella che racconto è stata la storia d’amore impossibile per eccellenza! Il titolo, non scelto a caso, vuole sottolineare l’ironia beffarda che si cela a volte dietro un nostro innamoramento.”
Il video, per la regia di Namas Acerboni, girato tra Milano e la Brianza, in particolare modo nello storico locale Bloom di Mezzago, racconta in modo simbolico, con questa rana-pupazzo che segue ovunque la protagonista, l’ossessione dell’innamoramento, che poi lascia andare alla fine del video quando incontra veramente “l’altro”, interpretato, con uno splendido cameo, dal grande cantautore Pierdavide Carone.
Marta Ferradini nasce a Milano il 9 aprile in una famiglia dove si respira aria di musica. Inizia il suo percorso con le dodici note già all’età di 4 anni con lo studio del pianoforte classico e a 16 con quello del canto moderno. Parallelamente si appassiona al teatro e alla scrittura e si laurea in Interpretariato e Comunicazione allo Iulm con il massimo dei voti e la lode. Nella musica come interprete, presta la voce a diversi ensemble tra cui gli Archimia, rinomato quartetto d’archi italiano. Sente però la necessità di mettersi in gioco totalmente iniziando a scrivere testi e musiche dei suoi brani. A luglio del 2011 è finalista al Premio Lunezia e nel 2012 arriva alle semifinali di Musicultura.
Ad oggi è una cantautrice che vanta illustri collaborazioni come quella con Bungaro, con il quale scrive “Martarossa”, brano con cui arriva sul podio del Premio Bianca d’Aponte nel 2012. Moltissime le esperienze discografiche, come l’album tributo a Herbert Pagani “La mia generazione: Marco Ferradini canta Herbert Pagani”, accanto a grandi artisti come Ron, Eugenio Finardi, Fabio Concato, Moni Ovadia. Nel frattempo scrive col producer Matteo Buzzanca il brano “We are Lost” che viene selezionato per l’opera prima di Letizia Lamartire, “Saremo giovani e bellissimi”, unico film italiano in concorso alla Settimana Internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia, vincitore del premio speciale Soundtrack Stars Award. Si esibisce a vari premi come il Bindi e il Pigro.
Nel 2019 pubblica “Arcobaleno” e nel 2022 “Ai bordi delle strade” brano rock ecologista che viene inserito in un vinile dedicato al grande Enzo Jannacci, intitolato “Canzoni per L’ImmENZO”. Marta porta avanti anche la collaborazione con il padre e a giugno del 2019 esce “Le Parole”, il primo singolo del nuovo album di Marco Ferradini “L’uva e il vino”, che contiene altri tre duetti con Marta: “Pane”, “Solamente uniti siamo” e “Buona stella”. Si è diplomata in Pianoforte Pop/Rock e al biennio di specializzazione in Canto Pop/Rock al Conservatorio Verdi di Milano. Dal 2022 porta in giro per l’Italia il suo spettacolo “Di rose e di spine”, un concerto in quartetto acustico dove racconta le rose e le spine della vita alternando grandi perle del cantautorato italiano e internazionale a sue composizioni originali. Ad ottobre del 2023 Marta ha pubblicato il suo primo ep cantautorale, “Martarossa”. A novembre 2024 esce in digitale il singolo “Rane nella pancia”.
Foto: Marco Di Marco
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Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.